TRIESTE, Leopoldo
Paolo Puppa
– Nacque a Reggio Calabria, il 3 maggio 1917, da Giuseppe e da Santa Barresi, originaria di Scilla, sopravvissuta miracolosamente al terremoto del 1908.
Soprannominato [...] Fu lo zio paterno, Turi, ufficiale della Marina mercantile che viveva a Trieste, e in grado di leggere l’Ulisse di James Joyce in originale (sconosciuto all’epoca in Italia), ad aiutarlo moralmente ed economicamente nella sua vocazione di drammaturgo ...
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ZAPPI, Giovan Battista Felice.
Claudia Tarallo
Nacque a Imola il 18 marzo 1667 da Giovanni Evangelista e da Maria Maddalena Borelli. Ebbe un fratello, che gli premorì, e una sorella, Costanza che sposò [...] umanistici e Alessandro Guidotti per gli studi di legge. Si laureò nel 1685 ricevendo il diploma dottorale dalle mani di Ulisse Giuseppe Gozzadini. Nel 1687, dopo aver effettuato un breve tirocinio a Bologna, si trasferì a Roma, alloggiando presso i ...
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Corsica
Adolfo Cecilia
Dopo le alterne vicende storiche del periodo barbaro, nell'ottavo secolo l'isola fu annessa al regno longobardo. Successivamente fu a lungo tormentata dalle frequenti incursioni [...] con le loro lotte.
D. non nomina mai direttamente la C., anche se essa è senz'altro da considerarsi tra le terre che Ulisse dice di aver visto, pur non elencandole specificamente: e l'altre che quel mare [il Mediterraneo] intorno bagna (If XXVI 105 ...
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annidarsi
. Il verbo ricorre solo nella Commedia, sempre in rima. Propriamente, detto di uccelli e di animali in genere, vale " fare il nido " e quindi " avere stanza ", " trovar naturale luogo ". In [...] a simboleggiare lo Spirito Santo.
Altrove il termine ha un valore più chiaramente traslato, che doveva essere peraltro nell'uso (cfr. Pagliaro, Ulisse 636), come in Pd V 124 Io veggio ben sì come tu t'annidi / nel proprio lume, cioè come " t'alluoghi ...
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schivo (schifo)
Luigi Vanossi
L'aggettivo ricorre quattro volte nella Commedia, col valore di " ritroso ", " restio ", " che rifugge da qualcosa ": l'alternanza fra le due forme è sempre determinata [...] idea di dispregio in If XXVI 74 Lascia parlare a me, ch'i' ho concetto / ciò che tu vuoi; ch'e i [Ulisse e Diomede] sarebbero schivi, / perch' e' fuor greci, forse del tuo detto, cioè " non degnerebbero forse di ascoltarti e di risponderti " (Sapegno ...
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chiappa
Napoleone Eugenio Adamo
Vocabolo di origine mediterranea, attinto alla parlata rurale (Pagliaro), che nel significato di " sasso ", " roccia sporgente ", è usato in If XXIV 33 per indicare gli [...] poterat ruere deorsum propter asperitatem loci " (Benvenuto). Diversamente il Parodi: " il vocabolo ha il senso evidente di un semplice deverbale da ‛ chiappare ', cioè ' afferrare ' ".
Bibl. - Parodi, Lingua 290; Pagliaro, Ulisse 327 n. 1, 576. ...
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Pittore (n. Modena 1509 circa - m. forse Fontainebleau 1571). Uno dei più brillanti rappresentanti del manierismo emiliano, si formò guardando all'arte dei Dossi, del Correggio e poi del Parmigianino; [...] . Chiamato a Fontainebleau da Enrico II (1552), vi dipinse affreschi su disegni del Primaticcio (sala da ballo, galleria di Ulisse, ecc.), ma lavorò anche a Parigi, Rouen e Chantilly per Anne de Montmorency e diede un suo notevole contributo nell ...
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Così si chiama una collezione di piante disseccate fatta a scopi e con metodi scientifici. Oggi ai grandi istituti botanici non sono sufficienti le raccolte personali degli studiosi; essi inviano appositamente [...] id., Contributo alla Storia degli erbari, Milano 1907; G. B. De Toni, Cinque lettere di Luca Ghini ad Ulisse Aldrovandi tratte dagli autografi, Padova 1905; id., Sull'origine degli erbari. Nuovi appunti dai manoscritti aldrovandiani, Modena 1906; id ...
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UGO primate d'Orléans
Salvatore BATTAGLIA
Poeta latino medievale, nato forse nel 1093. U. d'Orléans è ricordato dai contemporanei come il tipico rappresentante della classe goliardica (v. goliardi, [...] ci restano pochi frammenti di poemetti classicheggianti (Orfeo ed Euridice; la "Caduta di Troia"; il Viaggio di Ulisse all'inferno) e parecchie poesie occasionali, di contenuto assai personale, come brevi confessioni della propria vita inquieta e ...
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Fu colonia di diritto latino, fondata dai Romani nel 393 a. C. (Diod., XIV, 102, 4) nel pieno del territorio volsco e sull'omonimo promontorio. Fu tra le dodici città latine che rifiutarono contingenti [...] sosteneva il tempio della maga Circe. È errato però che il nome del promontorio derivi dalla leggenda della sosta di Ulisse; l'origine di esso va ricercata nella stessa configurazione del monte, rotondo (κίρκος, circus) e quasi isolato nel mare ...
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ulisside
ulìsside (o ulissìde) s. m. e f. [der. del nome di Ulisse]. – Discendente di Ulisse. In usi fig., letter. o elevati, chi, come Ulisse, è spinto da un ardore incontenibile a nuove conoscenze ed esperienze; in questo ultimo sign. il...
odissea
odissèa s. f. [gr. ᾿Οδύσσεια, der. di ᾿Οδυσσεύς, nome greco di Ulisse; lat. Odyssēa]. – 1. Propr., titolo (Odissea) di uno dei due grandi poemi greci (l’altro è l’Iliade) attribuiti dalla tradizione a Omero, in cui si narrano le vicende...