(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] degli Amali. Nel 4° sec. si diffuse tra i V. il cristianesimo, accolto nella forma dell’arianesimo predicato dal vescovo Ulfila. Sotto la pressione degli Unni i V. abbandonarono le terre in cui si erano stabiliti e, ottenuta l’autorizzazione ad ...
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(lat. Gothi o Gothones) Tribù germanica orientale, alla cui formazione concorsero diverse stirpi, le principali delle quali erano di origine scandinava. I Gutoni, menzionati da Plinio il Vecchio e Tacito, [...] uno) nel 6° sec. da scribi ostrogoti; autori bizantini testimoniano che la traduzione è opera del vescovo ariano visigoto Ulfila (m. 383). Tra la restante documentazione sono da considerare alcune pagine di un commento al Vangelo giovanneo; un ...
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RUNE
Otto von Friesen
Caratteri grafici particolari al mondo germanico che compaiono inizialmente presso i Goti sul Mar Nero verso l'anno 300 d. C., raggiungono la massima diffusione tra la fine dell'antichità [...] scrittura runica si sia veramente acclimata e svolta ulteriormente. Dalla scrittura caratteristica di cui il grande missionario dei Goti, Ulfila, si servì per la sua traduzione della Bibbia e ch'egli foggiò basandosi sulle rune e sull'alfabeto greco ...
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(lat. Vandăli o Vandilii) Nome che indicò dapprima un vasto gruppo di popoli germanici orientali di cui facevano parte, tra gli altri, i Burgundi e i Goti, e si restrinse poi a una singola gente cui Tacito [...] religione già dagli ultimi decenni del 4° sec. era l’ariana, diffusa fra i V. dai Goti loro vicini dopo la predicazione di Ulfila. La tregua fra l’Impero e i V. durò poco: nel 406 questi, insieme ad Alani e Svevi, ripresero il cammino verso occidente ...
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Nacque a Reval (ora Tallinn) il 15 ottobre 1622 da Iacopo, di famiglia originaria della Linguadoca e venuta nei paesi scandinavi nella seconda metà del sec. XVI. Pontus de la Gardie s'era infatti posto [...] biblioteca dell'università di Lund e donò, nel 1669, alla biblioteca dell'università di Upsala la famosa bibbia di Ulfila (Codex Argenteus).
Bibl.: Barenius, Högförräderimålet mot M. G. D. år 1675, 1897; id., Räjsten med Karl XI's förmyndarstyrelse ...
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STIERNHIELM, Georg
Giuseppe Gabetti
Poeta e poligrafo svedese, nato a Vika in Dalecarlia il 7 agosto 1598, morto a Stoccolma il 22 aprile 1672. Salutato "padre della letteratura svedese", fu l'introduttore [...] svedese antico: Gambla Swea- och Götha-måles fatebur (1643). Come filologo, diede l'edizione della Bibbia di Ulfila (1671), tracciando nell'introduzione i lineamenti storici dell'evoluzione della lingua. Come filosofo, introdusse per primo nel Nord ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] , greci e latini. Questo insigne documento non segna peraltro l'inizio della letteratura tedesca scritta sia perché lo sforzo di Ulfila non ebbe continuatori, sia perché la breve civiltà visigotica del sec. IV si spense senza traccia durevole per la ...
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NUCCI, Avanzino
Stefano De Mieri
NUCCI, Avanzino. – Nacque a Gubbio (Carloni, 1993) intorno al 1552, forse figlio del pittore Luca Nucci o Nuccio da Gubbio, attestato a Gualdo Tadino nel 1574 (Storelli, [...] sua «pacata e corsiva cifra stilistica» è stata avvistata nella scena raffigurante il Sogno diInnocenzo III e nel Vescovo Ulfila, rispettivamente nel salone Sistino e nella Galleria, mentre nella Scala Santa (rampa centrale) gli è stato attribuito il ...
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CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Angelo Paredi
Figlio del conte Alfonso e di Eleonora Crivelli, nacque a Milano il 23 ott. 1785. Il padre, deputato dalla Congregazione dello Stato di Milano a risiedere presso [...] in Italia dalla fine del V alla metà del VI secolo, della traduzione della Bibbia in gotico fatta dal vescovo Ulfila nel IV secolo, dei cinque palinsesti ambrosiani scritti in gotico. Di ciascuno di questi essi pubblicano una pagina in caratteri ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] . - Della versione in gotico (lingua sorella dell'antico tedesco) possiamo nominare l'autore e quasi precisare la data. Ulfila o Wulfila, vescovo dei Goti stanziati nella Mesia romana, sotto l'imperatore Valente (364-378) tradusse nella loro lingua ...
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germanico1
germànico1 agg. [dal lat. Germanǐcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Germani antichi: le genti g.; la religione g.; il diritto g., ecc. (v. germano1). 2. Della Germania moderna: confederazione g.; gli stati g.; la cultura g.; Istituto g....
gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...