al-Mu'tasim
al-Mu‛tasim
Califfo abbaside (m. 842). Figlio di Harun al-Rashid, salì al trono (833) alla morte del fratello e regnò fino alla morte. Valente generale, il suo califfato si distinse per [...] contro i bizantini, alcune dirette personalmente (presa di Amorio, 838) e per la persecuzione della rivolta di Babak. Spostò la capitale del regno a Samarra e continuò a imporre il mu‛tazilismo con tutti i mezzi, perseguitando gli ulema dissidenti. ...
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CASTELNUOVO, Arturo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno, il 5 sett. 1856, da Giacomo, patriota e medico del re Vittorio Emanuele II, che lo nominò barone, e da Rachele Herrera. Studente di chimica farmaceutica [...] , nato alla Goletta (Tunisi) il 28 nov. 1854, fu egualmente pubblicista, firmandosi perlopiù con lo pseudonimo di "Ulema". Corrispondente della Riforma dalla Tunisia, dove il padre aveva largamente operato, sostenne la presenza e le ragioni dell ...
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mcdonaldizzazione
(macdonaldizzazione), s. f. Espansione colonialistica, penetrazione capillare basata sulla capacità di suggestione, che produce un appiattimento culturale a livello mondiale. ◆ Macdonaldizzazione. Così chiamano gli studiosi...
ulama
ùlama (o ùlema) s. m. pl. [dall’arabo ῾ulamā’, plur. di ῾alīm «dotto»]. – Nome con cui si designano nel mondo musulmano i dotti nelle scienze religiose (teologia, diritto, ecc.), cioè soprattutto i teologi e giureconsulti, i quali, considerati...