Abu al-Fadl 'Allami
Abu al-Fadl ‛Allami
Storico e funzionario mughal (Agra 1551-Narwar 1602). Consigliere dell’imperatore Akbar, che spinse ad affrancarsi dalla tutela religiosa degli ‛ulama, fu autore [...] dell’Akbarname («Libro di Akbar»), storia dell’imperatore Akbar e dei suoi antenati, primo esempio di storia dinastica in India. Morì ucciso da cortigiani rivali ...
Leggi Tutto
'Abd al-'Aziz IV al-Filali
‛Abd al-‛Aziz IV al-Filali
Sultano alawita del Marocco (Marrakech 1878-Tétouan 1943). Figlio di Hasan I, regnò dal 1894, subendo l’ingerenza delle potenze europee, sfociata [...] nel protettorato francese sul Marocco. Al suo debole governo, contrastato dall’aristocrazia e dagli ‛ulama, mise fine la ribellione del fratello ‛Abd al-Hafiz, che gli successe nel 1908. ...
Leggi Tutto
Governo di un califfo e territorio sotto il suo dominio. Istituito dopo la morte di Maometto (8 giugno 632), il califfato ha avuto termine nel 1258, con la conquista di Baghdad da parte dei mongoli.
I [...] questo che spetta solo a Dio). In seguito molti di questi compiti vennero affidati ai loro stretti collaboratori: ministri, ulama ("dotti") e giudici.
Il califfato omayyade
Nel 661 salì al potere la famiglia degli Omayyadi, che instaurò un califfato ...
Leggi Tutto
'Ali ibn Dunama
‛Ali ibn Dunama
Mai («re») e fondatore del califfato del Bornu, od. Nigeria (fine del sec. 15°). Dopo il collasso del Kanem alla fine del sec. 14°, il gruppo dirigente Sefuwa migrò con [...] molti seguaci nella più ospitale regione del Bornu. ‛A. ibn D., ricordato come riformatore islamico, fondò il nuovo califfato eliminando i sincretismi e circondandosi di consiglieri ‛ulama. ...
Leggi Tutto
Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] fu affidata ai seguaci o ai discepoli dei seguaci del Profeta: lettori del Corano, dottori di diritto e di teologia ('ulamā'), asceti e mistici che elaborarono e codificarono i principî dei ḥadīth, del diritto, della teologia e del misticismo su cui ...
Leggi Tutto
Re di Arabia, nato a er-Riyāḍ il 19 aprile 1906, morto ivi nel 1975. Secondogenito del fondatore del regno saudiano, esordì negli affari di stato nel 1926, quando fu nominato vicerè dell'appena conquistato [...] principe ereditario e nominato primo ministro e ministro degli Esteri. Nel 1958 i membri della famiglia reale e gli ‛ulamā', allarmati da una crisi finanziaria provocata dalla cattiva gestione di Sa‛ud, lo investirono di pieni poteri nella direzione ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] si era consolidata prima di quella degli Ottomani. Per esempio, esistono casi i quali dimostrano che nel XVII sec. gli ῾ulamā᾽ di Damasco, in stretto contatto con il centro di Istanbul, insegnavano le scienze razionali in linea con questa tradizione ...
Leggi Tutto
Stato dell’Asia sud-occidentale, che comprende la parte centrale della Penisola Arabica, di cui occupa la parte maggiore di territorio. Confina a N con Giordania, Iraq e Kuwait, a SE con Qatar, Emirati [...] in un regolare governo. Nel 1958, allarmati dalla confusa gestione di Sa‛ūd, i membri della famiglia reale e gli ’ulamā’ investirono Faiṣal dei pieni poteri nella direzione degli affari interni ed esteri. Superata la crisi, nel 1960 Sa‛ūd riassunse ...
Leggi Tutto
alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] ufficiale della cancelleria califfale crearono un duplice monopolio dell’uso della lingua scritta, detenuto dagli uomini di religione da un lato (➔ ‛ulama), dagli scribi di corte dall’altro. Tra il 12° e il 13° sec. l’intera Europa e l’Italia in ...
Leggi Tutto
Jinnah, Muhammad Ali
Politico indiano (Karachi 1876-Quetta 1948). Fu considerato il padre fondatore del Pakistan e designato dai suoi seguaci con l’appellativo di Qa’id-i a‛zam («comandante supremo»). [...] al rilancio del partito sia sul piano organizzativo, mediante efficaci iniziative di radicamento sociale e di mobilitazione di ulama (dotti musulmani) e studenti, sia su quello programmatico sulla base della «teoria delle due nazioni» (indù e ...
Leggi Tutto
ulama
ùlama (o ùlema) s. m. pl. [dall’arabo ῾ulamā’, plur. di ῾alīm «dotto»]. – Nome con cui si designano nel mondo musulmano i dotti nelle scienze religiose (teologia, diritto, ecc.), cioè soprattutto i teologi e giureconsulti, i quali, considerati...