Poeta tedesco (Tubinga 1787 - ivi 1862). Studiò diritto nella città natale ed esercitò come legale a Stoccarda. Nel 1820 entrò nel parlamento del Württemberg, e vi rimase fino al 1830, anno in cui ottenne all'univ. di Tubinga la cattedra di letteratura tedesca antica, cui dovette rinunciare per un nuovo mandato parlamentare (1832-38). Ancora deputato all'assemblea nazionale di Francoforte (1848), nel ...
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Filologo (Pleidelsheim, Württemberg, 1812 - Tubinga 1883), allievo di L. Uhland; editore di numerosi testi medievali; fu professore di filologia germanica all'università di Tubinga. Soggiornò a lungo in [...] Italia ...
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Scrittore tedesco (Stoccarda 1792 - ivi 1850). Legato d'amicizia con Uhland, Varnhagen e Kerner, pubblicò con essi il Deutscher Dichterwald (1813) che fu una prima palestra della cosiddetta scuola poetica [...] sveva. A Stoccarda visse come insegnante, predicatore e poi (1845) come consigliere concistoriale. Conforme ai canoni della scuola poetica che egli stesso contribuì a creare, predilesse la composizione ...
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Letterato serbo (Sarajevo 1791 - Belgrado 1847). In Germania conobbe J. Grimm, L. Uhland e Goethe e contribuì molto a far conoscere ai Tedeschi canti popolari serbocroati. Ma il suo merito principale è [...] di aver esercitato un forte influsso sul suo allievo, il poeta e principe montenegrino P. Petrović-Njegoš. Tra le sue opere: il poema Serbijanka ("Serbiade", 1826) e il dramma Miloš Obilić (1837) ...
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Scrittore tedesco (Ludwigsburg 1786 - Weinberg 1862). Studiò medicina e scienze naturali all'università di Tubinga, dove si legò d'amicizia a L. Uhland, G. B. Schwab e altri giovani poeti della scuola [...] sveva. Terminati gli studî, viaggiò in varie città tra le quali Vienna, da cui scrisse le lettere che formano i Reiseschatten von dem Schattenspieler Lux (1911), testimonianza tra le più significative ...
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Poeta austriaco (Praga 1801 - ivi 1882). Archivista e bibliotecario del principe Fürstenberg a Donaueschingen fino al 1833, fu in seguito amministratore dei suoi beni in Boemia. È autore di racconti idillici [...] (Das Kloster, 1833; Wald und Liebe, 1874), cui deve soprattutto la sua fama, e di ballate alla maniera di L. Uhland, giudicate favorevolmente anche da Goethe. Scrisse pure un poema drammatico (Bretislaw und Jutta, 1829) e pubblicò una raccolta di ...
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Trovatore provenzale (sec. 12º), principe di Blaye, nella Saintonge, signore di Pons e di Bergerac. Seguì nel 1147 Luigi VII alla crociata in Terra Santa, dove probabilmente morì. Restano di lui sei canzoni [...] Melisenda di Tripoli di Siria, che egli incontra in punto di morte: leggenda che appare in un'antica biografia (sec. 13º) e ispirò, unitamente al tono malinconico e misterioso delle liriche, varî poeti moderni (Heine, Uhland, Carducci, Rostand). ...
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Poeta russo (Mišenskoe, gov. di Tula, 1783 - Baden-Baden 1852), vissuto dal 1841 alla morte quasi sempre in Germania; a Roma (1835) incontrò Gogol´. Dopo alcune prove, in prosa e in versi, in cui veniva [...] -12), cui è maggiormente legata la sua fama. Di scarsa originalità, la sua opera consiste, quasi tutta, di traduzioni (da Schiller, Uhland, La Motte Fouqué, Byron; tutta l'Odissea, frammenti dell'Eneide e dell'Iliade, ecc.). Ma Ž. ha il grande merito ...
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Pseudonimo dello scrittore tedesco Nikolaus Niembsch von Strehlenau (Csatád, Temesvár, 1802 - Oberdöbling, Vienna, 1850). Di indole passionale e malinconica, condusse una vita nomade sospinto da una permanente [...] 'irrequietudine che si tramutò in autentico nomadismo. Nel 1829, passò in Svevia, a Stoccarda, ove conobbe G. B. Schwab, L. Uhland e J. Kerner; poi emigrò nell'America Settentrionale, dove, nel 1832, acquistò un terreno in Pennsylvania; ma già l'anno ...
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BOLZA, Giovanni Battista
Alberto Destro
Nacque il 3 ag. 1801 a Loveno sopra Menaggio sul lago di Como, di famiglia originariamente spagnola, stabilitasi in Lombardia nel sec. XVII. Studiò dapprima presso [...] . 3-35; A. Chiurio, Una novella di E.Zschokke tradotta nellaRivista viennese, in Rivista della letteratura tedesca, II (1908); T. Longo, L. Uhland, Firenze 1908, pp. 353 ss.; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1934, pp. 582, 637, 1365; F. Fattorello, Il ...
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