BENTIVOGLIO, Guido
Alberto Merola
Nacque a Ferrara da Cornelio e da Isabella Bendidio il 4 ott. 1577. Visse i suoi primi anni nella città natale, educato alla raffinatezza usuale nei giovani dell'aristocrazia [...] restituzione dei beni. Cose che il re dovette fare con l'uso della forza e, non bastando questa, dovette risarcire gli Ugonotti della confisca con beni del tesoro reale.
Nel gennaio del 1621 il B. ricevette la notizia della sua nomina a cardinale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il trionfo della Chiesa e delle monarchie assolute favorisce l’affermazione dello [...] primaria importanza: qui infatti si rifugiano, dopo la revocadell’editto di Nantes, molti degli artigiani francesi di fede ugonotta. Fra questi troviamo l’architetto e disegnatore Daniel Marotche diventa fornitore di Guglielmo III d’Orange e quando ...
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CATTANEO, Aurelio
Franca Petrucci
Nacque a Milano intorno al 1515 da Giacomo e da Beatrice Bottaccia. La famiglia era originaria di Novara, ma già il padre, giurista, si era trasferito a Milano, dove [...] annui, al tasso piuttosto alto di circa il 12%. Ma la situazione politica europea e in particolare la virulenza della minaccia ugonotta in Francia lo indussero a un atteggiamento di vero e proprio panico circa le sorti della Chiesa di Roma. Nel corso ...
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CALANDRA, Silvio
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Mantova intorno al 1540 da illustre famiglia (il Bertolotti lo dice figlio di Sabino). Ricevuta un'educazione adeguata al suo rango, ben presto ebbe [...] Bologna si trovavano 100.000 eretici e affermò che il Bellegarde era in grado di esibire un "rollo" contenente informazioni sugli ugonotti. Il C., eccitato da tale rivelazione, si lasciò andare a grandi promesse di ricompense e aiuti, in cambio della ...
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Nacque a Valladolid il 21 maggio 1527 da Carlo V d'Asburgo e da Elisabetta di Portogallo. Fu battezzato il 5 giugno, e gli fu dato il nome del nonno paterno: ma, a differenza di Filippo il Bello, fiammingo [...] ancora fu la guerra con Elisabetta, che, di contro alle pretese di F., si elevò a campione del protestantesimo, e aiutò gli ugonotti, e si schierò dalla parte degl'insorti dei Paesi Bassi, e seminò i mari di pirati, primo fra tutti F. Drake, per ...
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Croce e il Concordato del 1929: ‘Parigi non vale una messa’
Daniele Menozzi
Una rievocazione del discorso al Senato del 1929
Nel discorso pronunciato l’11 marzo 1947 all’Assemblea costituente sul progetto [...] Cinquecento a Enrico di Navarra, il quale avrebbe con quella locuzione manifestato la piena disponibilità ad abbandonare la fede ugonotta e convertirsi al cattolicesimo pur di salire sul trono di Francia, diventando in tal modo Enrico IV, iniziatore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] studiato l’eredità romana nello spazio inglese, a Jean Doujat, giurista e storico francese, al protestante di origine ugonotta, ma poi luterano, Charles Dumoulin, a François Hotman, consigliere di Enrico di Navarra, senza evitare il confronto con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In buona parte dell’Europa occidentale, nel corso della prima età moderna, parallelamente [...] tirannia. Nel 1579 vedono la luce le Vindiciae contra tyrannos, generalmente attribuite allo scrittore politico francese di fede ugonotta Hubert Languet e il De iure regni apud Scotos dell’umanista scozzese George Buchanan, due testi al cui interno ...
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SPINOLA, Ambrogio.
Giampiero Brunelli
– Nacque a Genova nel 1569, primogenito di Polissena Grimaldi e di Filippo, marchese di Venafro e di Sesto Campano.
Apparteneva a una delle più importanti famiglie [...] per la Francia, accompagnato dal figlio Filippo. Visitò addirittura l’accampamento francese che assediava La Rochelle, importante piazzaforte ugonotta. Quindi, alla fine di febbraio, arrivò in Spagna, dove rimase fra il 1628 e il 1629, mettendo in ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] a Haarlem, Soestdyck e Utrecht.
In Germania è il Winckelmann che seguendo l'evoluzione naturale della scuola, detta ugonotta, del Longuelune dà origine alla scuola più rigidamente classica la quale trae prevalentemente la sua ispirazione non da Roma ...
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ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besançon]. – Appartenente al movimento...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...