. Per "concubinato" oggi s'intende la convivenza coniugale dell'uomo e della donna fuori del matrimonio. Nell'antichità esso, diversamente da oggi, era, specialmente per il diritto romano, un istituto [...] La polis grecque, Paderborn 1907, pp. 83-84; J. H. Lipsius, Das attische Recht, II, Lipsia 1912, p. 480 segg.; U. E. Paoli, Studi di diritto attico, III: Lo stato di cittadinanza in Atene, Firenze 1930, p. 273 segg.
Diritto romano. - Sotto il nome di ...
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. Esposti o trovatelli sono i fanciulli abbandonati, figli d'ignoti, che siano rinvenuti in un luogo qualsiasi, i fanciulli, per i quali sia richiesta la pubblica assistenza, nati da unioni illegittime [...] l'obbligo di provvedere alla cura degli esposti; ma era, questa, un'assistenza del tutto insufficiente.
Ad opera di S. Vincenzo De Paoli (1576-1660) le pie istituzioni ebbero novello impulso e si ebbe in Parigi la Maison de la couche. Sotto Sisto V ...
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Qualunque azione, volontaria o involontaria, che ecciti lo sdegno degli dei e reclami, perciò, la punizione degli uomini, affinché il diritto umano e sacrale, che quell'azione ha offeso, sia reintegrato [...] sächs. Gesell. für Wissensch., XX, i, n. I (1900). Sulla posizione della γραϕὴ ἀσεβείας in diritto attico si consulti anche U. E. Paoli, Legge e giurisdizione in diritto attico, in Rivista di Diritto processuale civile, III (1925), ii, p. 105 segg. ...
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Come il più antico esempio di amnistia generale gli scrittori latini e greci ricordano la convenzione stipulata nel 403, alla caduta dei Trenta, fra gli Ateniesi sostenitori del dominio oligarchico rimasti ad Atene e i democratici che occuparono il Pireo. Le due fazioni in guerra giurarono il patto di non dar corso ad alcuna azione penale o civile relativa a fatti avvenuti sotto i Trenta; escluse le ...
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. Negli stati greci l'ufficio dell'araldo (κÀρυξ) rispondeva da una parte alla necessità di mantenere per mezzo d'intermediarî inviolabili il contatto con popoli diversi, anche nemici, e, quindi, la possibilita di relazioni che il diritto comune rendeva difficili o escludeva, dall'altra a quella di render solenni tutte le forme che il rito religioso e pubblico riteneva essenziali, e in particolare, ...
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Col nome di etère (ἑταῖραι "compagne"), chiamavano i Greci le cortigiane. Nel mondo greco, essendo il matrimonio sentito piuttosto come un dovere, l'uomo non prendeva moglie se non dopo aver saggiato, un po' più un po' meno, la vita libertina. I rapporti che i giovanotti avevano, anche pubblicamente, con le donne di facili costumi non sembravano scandalosi. Di solito l'etera ha un'educazione superiore ...
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È un singolare istituto di diritto finanziario attico. Chiunque si reputasse ingiustamente designato per l'assunzione di un pubblico peso (λῃτουργία), come l'obbligo di armare una nave e fornirla di ciurma (τριηραρχία) o d'istruire un coro (χορηγία) poteva offrire a un altro cittadino, che ritenesse più ricco, la scelta fra l'assumersi il carico e lo scambiare i patrimonî. L'offerta veniva fatta mediante ...
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È con Luciano e con Alcifrone, sebbene assai più tardo, uno dei maggiori rappresentanti della prosa mimetica nella letteratura greca. Col suo nome, che del resto è tutt'altro che sicuro, ci è giunta una raccolta di lettere erotiche, conservateci in un unico codice viennese. Sono due libri di epistole: il primo ne contiene 28, il secondo 22; ma quest'ultimo è mutilo, interrotto a metà della proposizione ...
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GALLO
UgoEnricoPAOLI
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. I galli sono uccelli del gruppo dei Gallinacei (v.), rappresentati da 4 specie selvatiche (v. galli selvatici), delle quali la più nota è il Gallus bankiva da cui discendono [...] probabilmente le razze domestiche di polli (v. polli).
I combattimenti di galli.
Fra i Greci erano in uso i combattimenti di galli, spettacolo reso più appassionante dalle scommesse, anche fortissime, ...
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strumento a percussione, corrispondente in certo modo alle nostre nacchere o castagnette. I cròtali potevano essere di argilla, di legno (di bossolo, secondo Properzio), di rame o anche di avorio, e qualche volta erano costituiti da due conchiglie. La forma più comune che avevano nell'età greca era quella di due piastrelle rettangolari, rastremate a un'estremità, con la quale venivano impugnate e tenute ...
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