BARLACCHI, Tommaso
Alfredo Petrucci
Mancano del B. esatti dati biografici. Attivo a Roma dopo il Sacco del 1527, ènoto più che come incisore come editore-calcografo e mercante di stampe. Dopo che la [...] G. F. Guamati, Bianco e nero,Milano 1937, pp. 228, 242, 269 (per Francesco, p. 240); A. De Witt, R. Gall. degli Uffizi. La collez. delle stampe,Roma 1938, p. 41; A. Petrucci, Arte e cultura nel commercio cinquecentesco delle stampe a Roma,in La nuova ...
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IPPOLITO
A. de Franciscis
(῾Ιπποᾒλυτος, Hippolytus). − Figlio di Teseo e di una Amazzone (le diverse versioni tramandano i nomi di Melanippe, Ippolita e Antiope).
L'occupazione principale di I. era [...] in K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957. Sarcofagi: C. Robert, Sarkophagreliefs, iii, p. 164 ss.; Q. A. Mansuelli, Galleria Uffizi, Le Sculture, Roma 1958, p. 237, n. 255. Sarcofago ad Arles: J. B. Ward Perkins, in Journ. Rom. Studies, xlvi ...
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BIASIOLI (Biasoli), Angelo
Fabia Borroni
Mancano notizie biografiche di questo incisore e calcografo, meno noto come disegnatore, che sarebbe nato a Bassano nel 1790. La sua attività, che i repertori [...] fiorentine della Bibl. Nazionale (v. anche la raccolta delle carte geogr. e del fondo Palatino, della Marucelliana e degli Uffizi).
Bibl.: O. Brentari,Storia di Bassano e del suo territorio, Bassano 1884, p. 728; P. Arrigoni-A. Bertarelli,Carte ...
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Pittore (Borgo S. Sepolcro 1406 o 1412 - ivi 1492); figlio di Benedetto dei Franceschi (cognome noto anche nella forma della Francesca, che poi si è imposta nella tradizione) e di Romana di Pierino da [...] i ritratti di profilo di Federico e Battista Sforza con uno sfondo di paesaggio e sul retro i loro "trionfi" (1465, Uffizi); un senso più intimo di accostarsi al soggetto si rivela nella Madonna di Senigallia (Urbino, Gall. naz. delle Marche), dove i ...
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Denominazione che dovrebbe, a rigore, riferirsi soltanto all’attività degli artisti delle Fiandre, ma la preminenza sociale, politica e culturale di quella contea ha fatto sì che tale denominazione si [...] H. van der Goes, temperamento eccezionale (molti artisti fiorentini furono influenzati dal suo trittico Portinari, conservato agli Uffizi). Suo contemporaneo fu Giusto di Gand, attivo per il duca Federico di Montefeltro a Urbino. Nelle orbite di ...
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Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] fece in Italia in occasione del giubileo del 1450 sono legate due opere: una Deposizione nella tomba (Firenze, Uffizi) e una Madonna e Santi (Francoforte, Städelsches Kunstinstitut). L'influenza dell'arte italiana rimane tuttavia limitata alla scelta ...
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tarsia Termine usato sin dal 14° sec. in riferimento a una sorta di mosaico (intarsio) ottenuto accostando sottili lastre lignee, di varia forma, facendole aderire su una superficie, a formare un disegno [...] ), e fiorì fino alla metà del 18° secolo. In Toscana, con il vallombrosano E. Hugford e il suo allievo L.C. Gori (1730-1801; sua una Relazione dell’arte di lavorare in scagliola, ms. nella Biblioteca degli Uffizi), ebbe sviluppi virtuosistici. ■TAV. ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] .
In una (Hind, p. 36 n. 3) Ercole alza il gigante di fianco come in un disegno conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze; nell'altra (ibid., n. 1) i due lottatori sono affrontati e l'eroe solleva Anteo petto contro petto. La popolarità ...
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DEL TASSO
Marco Collareta
Famiglia di legnaioli, scultori ed architetti fiorentini attivi nell'Italia centrale nel corso del XV e del XVI secolo. Il Vasari (1568) fa menzione di alcuni membri di questa [...] quella attuale, della pala dipinta da Filippino Lippi per la sala dei Dugento nel palazzo della Signoria ed ora agli Uffizi (Poggi, 1909) e che nel 1492 compiva intorno all'altare della badia fiorentina lavori in seguito andati perduti (Middeldorf ...
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IFIGENIA
G. Ambrosetti
(᾿Ιºιγεᾒνεια, Iphigenīa). − Con le varianti del nome Ifianassa ed Ifigone è, secondo la versione più corrente del mito, figlia di Agamennone e Clitennestra.
Appare nell'Iliade [...] Musei di Berlino, e nel gruppo centrale di un'ara rotonda, detta di Kleomenes da una falsa iscrizione (Firenze, Uffizî). Il riadattamento di varî modelli appare in questo monumento neoattico evidente da numerose goffaggini ed incongruenze: secondo il ...
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uffizio
uffìzio s. m. – Variante di ufficio, com. soprattutto nel sign. eccles. e liturgico (l’u. divino, l’u. dei defunti, recitare l’u., ecc.), oltre che in denominazioni tradizionali (Galleria degli U., nel Palazzo degli U., a Firenze,...
guida
s. f. [der. di guidare]. – 1. L’azione di guidare: affidarsi alla g. di una persona esperta; la g. di una motocicletta, di un autoveicolo; per le navi o gli aeromobili è sinon. di pilotaggio, che è termine più frequente. Usato assol.,...