PROFETI
F. Gay
Nell'Antico Testamento sono definiti p. coloro che parlano per ispirazione divina, annunciando il futuro o facendosi portavoce e interpreti di Dio.La Bibbia cristiana riconosce sedici [...] nel sec. 13° venne introdotta una novità nella rappresentazione dei p. nella Vergine con il Bambino di Cimabue (Firenze, Uffizi). In questo caso la struttura originale dell'opera, in ultima istanza piuttosto vicina a quella delle icone, deriva da una ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] ' (Legenda aurea, 140) ripete il medesimo schema narrativo, come nel polittico di Iacopo di Cione, del 1370 ca. (Firenze, Uffizi), così come la tarda leggenda provenzale di s. Marta di Betania che cattura la Tarasque, d. della città provenzale di ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] è qui titolare dei modelli per le scene con Dedalo che costruisce la mucca per Pasifae (Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, GDSU), per la Festa di Venere (New York, Museum of art, Schindler Collection), per Achille tra le figlie di Licomede ...
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GRAZIANI, Ercole
Roberto Cannatà
Nacque a Bologna il 14 ag. 1688 da umili genitori (Zanotti, II, p. 275). Rimasto orfano del padre in tenera età, fu alloggiato presso un parente perché apprendesse l'arte [...] Molinari Pradelli si appoggia per la composizione a un disegno di Creti nel Gabinetto dei disegni e delle Stampe agli Uffizi (n. 63177), anche se il G. "svolge l'estrosa composizione in andamenti di prevedibile ed aggiustata simmetria" (Biagi Maino ...
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GIAQUINTO, Corrado
Susanne Adina Meyer
Figlio di Francesco, sarto di origine napoletana, e di Angela Fontana di Bari, nacque, quinto di sette figli, l'8 febbr. 1703 a Molfetta, dove venne battezzato [...] 'opera, in particolare, esistono vari bozzetti fra cui il più significativo è quello conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. In queste opere, destinate all'esportazione, si può osservare una minore aderenza alla nuova tendenza classicista ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] di Dresda con la variante di Praga (Puppi, 1963), probabilmente "di qual cosa più tarda"; il Putto alato degli Uffizi (n. 8408) così simpaticamente ghisolfiano; e specialm. la struggente trenodia sulla Morte di Leandro, dalle versioni più acerbe di ...
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GIRALDI (Ziraldi), Guglielmo (Guglielmo del Magro)
Federica Toniolo
Figlio del sarto Giovanni de' Ziraldi detto il Magro; rimane ancora sconosciuta la sua data di nascita, nonostante esista una ricca [...] 'organo di Ferrara, e, in specie, delle tavole con S. Giacomo (Caen, Musée des beaux-arts) e con S. Domenico (Firenze, Uffizi). Da una dimensione più robusta e articolata del linguaggio, ricca di ornati colorati e fantasiosi, visibile per esempio nel ...
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Vedi ISIDE dell'anno: 1961 - 1995
ISIDE
S. Donadoni
B. M. Felletti Maj
(῏Ισις, Isis). − Dea egiziana, di molto antica origine, probabilmente basso egiziana (v. ISEUM). Il nome sembra significhi "il [...] del I sec. a. C. Tipico esempio d'opera neoclassica, fiorita forse negli ultimi decenni del Il sec., è l'I. degli Uffizî, di cui si conoscono repliche al Louvre e al Metropolitan Museum. Forse un originale di un classicismo accademico vicino all'età ...
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Vedi LAOCOONTE dell'anno: 1961 - 1995
LAOCOONTE
F. Magi
C. Bertelli
Sacerdote troiano per lo più associato dalle fonti letterarie all'episodio del cavallo di legno, del quale denunzia l'inganno guadagnandosi [...] conosciuto carattere enfatico e discentrato; ricorderemo anche la più famosa delle copie, quella cinquecentesca di Baccio Bandinelli (Firenze, Uffizî), e il meno noto, ma molto importante calco di bronzo del Louvre, eseguito intorno al 1540; infine ...
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HERMANIN (Hermanin di Reichenfeld), Federico
Paola Nicita
Nacque a Bari il 16 sett. 1868, da Federico Leopoldo e Camilla Marstaller, entrambi protestanti appartenenti a famiglia di origine austro-tedesca.
Il [...] Gallerie e Musei della Toscana, occupandosi in particolare di avviare i restauri di alcuni dipinti della Galleria degli Uffizi e del riordinamento dei depositi della stessa Galleria. Nel contempo, l'H. diresse anche numerosi restauri di monumenti ...
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uffizio
uffìzio s. m. – Variante di ufficio, com. soprattutto nel sign. eccles. e liturgico (l’u. divino, l’u. dei defunti, recitare l’u., ecc.), oltre che in denominazioni tradizionali (Galleria degli U., nel Palazzo degli U., a Firenze,...
guida
s. f. [der. di guidare]. – 1. L’azione di guidare: affidarsi alla g. di una persona esperta; la g. di una motocicletta, di un autoveicolo; per le navi o gli aeromobili è sinon. di pilotaggio, che è termine più frequente. Usato assol.,...