Pittore (m. Firenze 1455), di cognome Manzini, padre di Giusto d'Andrea. Lavorò a Firenze con Bicci di Lorenzo fino al 1424, e fu con Masaccio a Pisa, nel 1426, collaborando al grande polittico del Carmine. [...] Il trittico della galleria di Prato (1435) è una fedele copia dell'opera di Lorenzo Monaco agli Uffizi, l'Assunzione dell'Accademia di Firenze è ligia alle forme dell'Angelico. Gli vengono inoltre attribuiti alcuni affreschi nella cappella dell' ...
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Pittore (Colonia 1797 - Parigi 1890). Formatosi su H. Vernet, A.-L. Girodet-Trioson e A.-J. Gros, soggiornò in Italia (1823); insegnò (dal 1855) alla Scuola di belle arti di Parigi, di cui fu anche direttore [...] (1863). Le sue pitture, prevalentemente ritratti o soggetti storici (Galileo davanti all'Inquisizione, 1847, Parigi, Louvre; Autoritratto, Firenze, Uffizi; ecc.), sono di spirito fortemente accademico. ...
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Banchiere fiorentino (sec. 15º); stabilitosi in Fiandra, divenne il banchiere di Carlo il Temerario e poi dell'imperatore Massimiliano; fu uno dei grandi rettori delle filiali dei Medici a Bruges (intorno [...] al 1455) e a Londra. Nel 1480 fu ambasciatore alla corte di Spagna. Commissionò a H. van der Goes il trittico conservato agli Uffizi (1476-78). ...
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Pittore (Firenze 1446 - ivi 1498), scolaro di Neri di Bicci. Intorno all'unica opera certa, commissionatagli nel 1484 (Tabernacolo del Sacramento per la collegiata di Empoli, ora nel museo), la critica [...] (n. 1477 - m. dopo il 1520), è andata perduta nella seconda guerra mondiale la Pietà (1508), già conservata agli Uffizi; il Museo della collegiata di Empoli possiede due pannelli, siglati e datati (1500), forse di una perduta Madonna col Bambino. ...
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ALLORI, Alessandro
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 31 maggio 1535 da Cristofano di Lorenzo, spadaio, e da Dianora Sofforom. Ebbe i fondamenti dell'arte da Agnolo Bronzino, amico di [...] specie nei tardi ritratti del Bronzino. Ma il suo forte influsso è evidente, più che nell'autoritratto giovanile dell'A. (Uffizi), nel bellissimo ritratto di Caterina Soderini Ginoni, tuttora presso la famiglia, che si pone intorno al 1560, e lo sarà ...
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Pittore (Firenze 1560 circa - ivi 1607). Allievo di Santi di Tito, lavorò dal 1600 nelle Marche (Madonna e santi nel duomo di Macerata, 1600; tele e affreschi nella chiesa della Mad. della Misericordia, [...] S. Elpidio a Mare, 1603; ecc.), poi nuovamente a Firenze, con stile assai personale, che meglio si rivela nei suoi numerosi vivaci disegni (Uffizi). ...
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Scultore (Livorno 1806 - ivi 1884). Allievo di P. Tenerani, fu attento alle soluzioni di L. Bartolini; prof. all'istituto tecnico di Livorno e membro dell'accademia di Firenze, fra le sue opere si ricordano: [...] il bassorilievo sulla base del monumento a Ferdinando III a Livorno; la statua di Giovanni dalle Bande Nere a Firenze (portico degli Uffizi); varî busti (Livorno, Biblioteca Comunale). ...
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Scultore (Firenze 1812 - ivi 1887). Studiò dapprima presso L. Pampaloni, poi con L. Bartolini, di cui divenne aiuto e allievo prediletto e del quale eseguì in marmo molte opere; alla morte del maestro [...] studio. Delle sue opere originali, oltre ai ritratti, notevoli la statua di F. Ferrucci (1847, Firenze, loggiato degli Uffizi) e il monumento funebre di L. Bartolini (Firenze, Santa Croce). R., fervidissimo patriota, fu anche perseguitato ed esiliato ...
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Pittore svizzero (Ginevra 1850 - Genthod-Bellevue, Ginevra, 1914). Allievo di F. Diday a Ginevra, poi di A. Cabanel a Parigi, si dedicò soprattutto al paesaggio (montagne, scene della vita dei montanari [...] svizzeri), in quadri spesso di grandi dimensioni: La culla della Confederazione elvetica, Le nubi, ecc. Fu anche abile ritrattista (Jean Coquelin, Parigi, Musée Carnavalet; Autoritratto, Firenze, Uffizi). ...
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DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, Golpazo), Bernardo (Bernardino)
Pier Nicola Pagliara
Nacque presumibilmente entro il 1475 a Firenze, e fu con molta probabilità il maggiore dei figli maschi dell'orologiaio [...] a Giovan Francesco ed al D., ma con particolarità grafiche che lo distinguono, un consistente gruppo di disegni, alcuni dei quali (Uffizi, A. 311 e 312), in precedenza, lo stesso Buddensieg (1968, pp. 69 s.) e Frommel (1973, 11, p. 267)" tendevano ad ...
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uffizio
uffìzio s. m. – Variante di ufficio, com. soprattutto nel sign. eccles. e liturgico (l’u. divino, l’u. dei defunti, recitare l’u., ecc.), oltre che in denominazioni tradizionali (Galleria degli U., nel Palazzo degli U., a Firenze,...
guida
s. f. [der. di guidare]. – 1. L’azione di guidare: affidarsi alla g. di una persona esperta; la g. di una motocicletta, di un autoveicolo; per le navi o gli aeromobili è sinon. di pilotaggio, che è termine più frequente. Usato assol.,...