Virtuale, estetica del
Daniela Angelucci
Il termine
L'aggettivo virtuale, dal latino medievale della scolastica virtualis, derivato a sua volta da virtus, ovvero facoltà, potenza, si presenta generalmente [...] , è un viaggio tra il naturale e l'artificiale, un'esperienza sensoriale che coinvolge la vista, il tatto e l'udito, ma anche un evento interiore, che vuole mettere al centro elementi simbolici come l'equilibrio e la respirazione. Come descrive ...
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Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] caratteristici del Kitsch nell'arte. Nel teatro è Kitsch l'ambizione dello ‛spettacolo totale', che coinvolge contemporaneamente la vista e l'udito, l'intelligenza e i sensi, ed è insieme colore e forma, scena e personaggi, musica e poesia; e che, se ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] nel contempo rinvengono nella creatura che possiede la stazione eretta, la mano abile, il linguaggio articolato, la vista e l'udito sottili atti a percepire la varietà delle forme e delle armonie del sensibile (Summa theol., I, 91, 3), il connaturale ...
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Disegno industriale
Antonio Paris
Gli oggetti artificiali invadono ogni momento della nostra vita quotidiana: nello spazio domestico, nella scuola e nei luoghi di lavoro, nella città e nel tempo libero; [...] di relazione dell’oggetto con il suo utilizzatore; determina i punti dell’oggetto sensibili al tatto, alla vista, all’udito di chi ne entrerà in possesso e potrà coglierne persino odore e sapore. Esso riunisce un complesso sistema di componenti ...
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LORENZO di Credi (Lorenzo d'Andrea d'Oderigo)
Michele Di Monte
Nacque a Firenze tra il 1456 e il 1460 dall'orafo Andrea d'Oderigo e da una non meglio identificabile monna Lisa.
Non è possibile definire [...] pure collegato a Borgianni, il quale infatti, in una lettera indirizzata all'amico Pandolfo Rucellai, riferiva di aver udito, proprio nella bottega di L., il racconto di alcuni frati domenicani che testimoniavano della veridicità di un miracolo ...
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Anglosassoni, Arte degli. Metalli lavorati
J. Graham-Campbell
METALLI LAVORATI
La produzione anglosassone di metalli lavorati nei secc. 8° e 9° era ben conosciuta nel continente europeo, dove si possono [...] figure sono intere e rappresentano (in senso orario a partire dall'alto a destra): l'Olfatto, il Tatto, l'Udito e il Gusto. Questa complessa iconografia mostra un nuovo interesse per le significazioni 'intellettuali' della decorazione, come è ...
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Design per tutti
Renato De Fusco
Il titolo è in primo luogo un auspicio, quello che in futuro si abbia una maggiore qualità diffusa dei beni di consumo nella sfera sociale più vasta, vale a dire nella [...] questione della loro collocazione: quelli ottici, tattili e acustici andrebbero posti nell’area della vista, del tatto, dell’udito. Così facendo, secondo l’autore, l’‘abitare’ assumerà un nuovo significato: non più quello di ‘parcheggiare’ il nostro ...
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Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] gli uomini dalle frodi. Vi sono anche macchine la cui caratteristica precipua è di blandire i sensi dilettando vista e udito (si pensi alle fontane pneumatiche o agli automi di Erone). Tali macchine "non sunt ad necessitatem sed ad deliciarum ...
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BERNARDO di Chiaravalle, Santo
B. Baroffio
Nato nel 1090 a Fontaines-lès-Dijon, presso Digione, da famiglia della piccola nobiltà, dopo aver compiuto i suoi studi presso i Canonici regolari di Saint-Vorles [...] -605; E. Manning, Bibliographie bernardine (1957-1970) (Documentation cistercienne, 6), Rochefort 1972; M.L. Gavazzoli, Senso dell'udito e senso della vista nell'estetica di Bernardo di Clairvaux, Rivista di filosofia neoscolastica 65, 1973, pp. 807 ...
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CORNO
M.A. Lala Comneno
Si definisce c. la caratteristica sporgenza del capo di vari mammiferi ungulati (pl. le corna), il materiale cheratinoso osseo di cui questo è formato e, per estensione, ogni [...] The Law of Hywel Dda, 1986, p. 40); sia in ambito celtico sia tra le popolazioni germaniche infine la distanza a cui poteva essere udito il suono di un c. venne usata come unità di misura (Skjerne, 1931, pp. 297-298; The Law of Hywel Dda, 1986, p. 23 ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...