CALVI, Iacopo Alessandro, detto il Sordino
Silla Zamboni
Nacque a Bologna il 22 febbr. 1740 da Giuseppe e Rosa Ceneri. Interrotti gli studi primari per una malattia che lo privò dell'udito, fu avviato [...] dal padre - un commerciante di droghe, dilettante di poesia e in familiarità con G. P. Zanotti - allo studio della pittura, nella bottega di Giuseppe Varotti (maggio 1750). Nel 1752 il C. era già in grado ...
Leggi Tutto
PICCINNI, Antonio Nicola Donato
Rosalba Dinoia
PICCINNI, Antonio Nicola Donato. – Discendente dalla famiglia del musicista barese Niccolò Piccinni, nacque a Trani il 14 maggio 1846 da Giacinto, droghiere, [...] (Bassi, 1978, p. 19). A causa di un’infezione tifoidea molto grave, Piccinni perse quasi del tutto l’udito nei primi anni di vita, menomazione che incise significativamente nello sviluppare sin dall’infanzia una capacità di osservazione precocemente ...
Leggi Tutto
CORTICELLI, Ulisse
Michelangelo Pascale
Nacque a Ravenna il 30 genn. 1821 da Mariano. Le condizioni della famiglia erano disagiate, e solo per l'interessamento dello zio materno Diego Mattia, che era [...] delle lettere e successivamente quello della musica nella quale si mostrava particolarmente dotato. Si racconta che Rossini, avendolo udito suonare il pianoforte, lo avesse incoraggiato a proseguire lo studio. Lo zio lo mandò a perfezionarsi al ...
Leggi Tutto
GIORGINI, Aristodemo
Roberto Staccioli
Nacque a Castel Gandolfo, presso Roma, nel 1879, in una famiglia di modestissime condizioni. Rimasto orfano di entrambi i genitori all'età di nove anni, dovette [...] fonditore, marmista, fornaio, cuoco, e infine pescivendolo. Un insegnante di canto, un non meglio identificato maestro Ugolino, avendolo udito per caso cantare mentre sul litorale di Anzio richiamava l'attenzione dei passanti sulla sua merce, lo fece ...
Leggi Tutto
CUTINI, Daria
Roberta Ascarelli
Nacque a Livorno il 16 marzo 1835 da Luigi, commerciante, e da Elisabetta Casali. Dopo alcune esperienze tra i dilettanti della sua città, venne scritturata da Antonio [...] Mancini. Nel 1854 passò, insieme con il marito, alla Compagnia reale sarda su invito, del direttore, Francesco Righetti, che aveva udito la C. ad Alessandria l'anno precedente ed era stato colpito dall'arguzia e dal brio della sua recitazione. Per ...
Leggi Tutto
COSSELLI, Domenico
Alessandra Cruciani
Nacque a Parma il 27 maggio 1801 da Alessandro e da Fiorita Borelli. Giovinetto, studiò canto e dopo una parentesi di studi ecclesiastici e di lavoro come sellaio [...] la famiglia, riprese a cantare per diletto e studiò musica da autodidatta. Fu il maestro F. Carozzi che, avendolo udito cantare in strada, conquistato dalla meravigliosa voce e dal grande talento, lo incoraggiò e prese a insegnargli i rudimenti dell ...
Leggi Tutto
FERRAZZI, Ferruccio
Carlo Alberto Bucci
M. Quesada
Nacque a Roma il 15 marzo 1891 da Stanislao e da Ester Maria Papi. Insieme col fratello Riccardo, che divenne anche lui pittore, venne precocemente [...] ). Nel 1896 il F. si trasferì con la famiglia a Recanati, dove si ammalò-gravemente riportandone una menomazione all'udito che ne condizionò il carattere, rendendolo chiuso e introverso. Tre anni dopo la famiglia rientrò a Roma e andò ad ...
Leggi Tutto
CAMPORI, Cesare
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 15 ag. 1814 dal marchese Carlo e da Marianna dei conti Bulgarini di Mantova, a dieci anni entrava come convittore nel locale Collegio dei nobili, o di [...] in famiglia a causa di una grave malattia che durò a lungo, ed ebbe come conseguenza una progressiva diminuzione dell'udito, tale da portarlo nel giro di pochi anni alla completa sordità. Continuò però gli studi privatamente sotto la guida di ...
Leggi Tutto
CONO (Conone), santo
Mario Pagano
Probabilmente nacque nel 1139 a Naso, in provincia di Messina, da un nobile uomo d'armi e da una nobildonna.
Nulla di C. sappiamo al di fuori di quanto viene riferito [...] , ci resta oggi solo la traduzione latina (in Bibl. hagiogr. Lat., Suppl., n. 1943d) di F. Maurolico.
Secondo l'anonimo, agiografo, l'avere udito "chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me" (Marteo 10, 37) avrebbespinto il giovane C. a ...
Leggi Tutto
ATTAVANTI, Giannozzo
Antonella Dolci
Nato probabilmente a Firenze, intorno al 1581, da unsa delle famiglie più cospicue di Castel Fiorentino, fu avviato, fin da giovinetto, al sacerdozio. Il 17 febbr. [...] alcune proposizioni eretiche di Galilei, sul movimento solare e sull'interpretazione delle Sacre Scritture, che dichiarava aver udito dall'A., "settatore" di Galilei. Contro queste accuse la deposizione dell'A. fu onesta e coraggiosa: assicurò ...
Leggi Tutto
udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...