Fisiologo, matematico e fisico (Potsdam 1821 - Berlino 1894). Figura di eccezionale complessità e profondità, contribuì in modo sostanziale all'evoluzione del pensiero scientifico del XIX secolo, compiendo [...] Lehre von den Tonempfindungen als physiologische Grundlage für die Theorie der Musik (1863), compendio dei suoi pionieristici studi sull'apparato uditivo.
Vita e attività
Si laureò in medicina a Berlino nel 1842 con J. Müller. Pochi anni dopo (1847 ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] la direzione di Kölliker, ma dichiara esplicitamente che, dopo, aveva intrapreso in modo indipendente le ricerche sull'organo dell'udito. Nella stessa lettera egli dice d'essere stato invitato come professore a Torino, ma di aver rinunciato "ad ogni ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] "bonis et opulentis civibus" (Armand-Hugon, p. 7). Nel 1532, durante la predicazione quaresimale ad Asti, fu udito proferire proposizioni eterodosse mentre discuteva questioni teologiche con un frate, forse il minore osservante Giovanni da Fano. Il ...
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CORTESE, Francesco
Bruno Zanobio
Angelo Carimati
Nacque in Treviso il 14 febbr. 1802 da Giovanni e da Giulia Sassonia, da famiglia ragguardevole, originaria di Bergamo, che risiedeva nella città veneta [...] . Di interesse analogo appare anche la sua ricerca sull'anatomia e la fisiologia dell'organo dell'udito, Delle recenti scoperte sull'organo dell'udito (Milano 1854). Tra i suoi primi lavori si trova la memoria Sulla prima invasione del cholera ...
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GLIELMO, Antonio
Teresa Megale
Nacque a Magliano Vetere, nel Salernitano, il 29 ott. 1596 da Pompeo, dottore in legge, e Giovanna Falese. Di salute cagionevole, ebbe un'infanzia travagliata da malattie [...] ne' quali predicava, vedeasi la chiesa piena d'uditori d'ogni condizione: acquistò gran credito appresso i signori viceré et udito molte volte con gran sodisfazione nella Cappella" (Toppi, p. 27). Definito dal Marciano dux verbi (p. 285), lo G ...
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DAL PORTICO, Vincenzo
Laura Ronchi De Michelis
Nacque a Lucca dal nobile Girolamo il 4 marzo 1520. Intrapresa la carriera ecclesiastica, prestò a lungo servizio nella Curia romana e fu governatore delle [...] 'invio di rappresentanti romani a Mosca. Dando al Commendone notizia dei suo operare, il D. aveva scritto: "Io son visto volentieri, udito volentieri non ho da mendicare udienze, et Sua RIaestà pare che mi creda più che non merito assai" (A. Theiner ...
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AVALOS, Costanza d', duchessa d'Amalfi
Claudio Mutini
Nacque a Napoli nella prima metà del secolo XVI da Iñigo (II), marchese del Vasto, e da Laura Sanseverino.
Educata secondo un ideale fastoso della [...] nella biografia dell'Avalos. Da qualche anno ella era in rapporti con i propugnatori della riforma religiosa e aveva forse udito personalmente il Valdés e B. Ochino: ora ricerca e ottiene la familiarità di Vittoria Colonna che di quell'ansia mistica ...
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GATTESCHI, Gattesco
Giorgio Taffon
Nacque a Castel San Niccolò, nel Casentino, nel 1854 o 1855 da Dionigi e Rosa Minucci. Visse gli anni dell'infanzia e della fanciullezza nell'alta valle dell'Arno, [...] poche soddisfazioni riservate ai drammaturghi viventi suoi contemporanei.
La città di Firenze offrì, al suo sguardo e al suo udito attenti e curiosi, i modelli viventi di quei caratteri che abitano il mondo delle sue commedie; non è quindi semplice ...
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GADDI, Paolo
Giulia Crespi
Nato a Modena il 1° ott. 1805, si laureò in medicina e chirurgia nella sua città natale nel 1832. Durante il corso di laurea (1825-30) redasse un gran numero di appunti e [...] . Una delle sue più originali ricerche nel settore dell'anatomia umana fu la dimostrazione della fine morfologia dell'apparato uditivo, per la quale ideò una tecnica quanto mai ingegnosa: dopo aver colato nelle cavità del temporale una certa quantità ...
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LANFRANCHI ROSSI, Carlo Giuseppe
Paola Lunetta Franco
Figlio di Federigo, nacque intorno al 1730 quasi certamente a Pisa, poiché in diversi suoi libretti è indicato come patrizio pisano.
Apparteneva [...] l'8 sett. 1766 gli scrisse da Vienna una lettera di ringraziamento in cui dichiarava di avere "già per l'innanzi udito rammentar con elogio" il nome dell'autore e ne lodava il talento poetico: "La bellissima e giudiziosa lettera dedicatoria, il ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...