SCELSI, Giacinto Francesco Maria
Sandro Marrocu
– Nacque l’8 gennaio 1905 a Pitelli, frazione del comune di Arcola presso La Spezia, primogenito di Guido, ufficiale di marina, e di donna Giovanna, discendente [...] s.). Scelsi identificò infatti l’essere musicista con il sacerdozio di una sorta di rivelazione: Evam mayā śrutam («così ho udito»); e la partitura con una scrittura del «suono giusto» (p. 7): dhvani, tonus per evocare quella «forza sonora che è ...
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FANO, Giulio
Mario Crespi
Nacque a Mantova, da Benedetto e da Angelica Viterbi, il 29 marzo 1856. Compiuti nella sua città gli studi liceali, durante i quali fu allievo in filosofia di R. Ardigò, s'iscrisse [...] , in Centralbl. für Physiologie, IV [1894] pp. 787 s., con G. Masini; Effetti delle lesioni portate sull'organo dell'udito. Ricerche sperimentali, in Lo Sperimentale, XLVII [1893], Memorie originali, pp. 353-405, con G. Masini; Intorno ai rapporti ...
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GUGLIELMO d'Altavilla, duca di Puglia
Hubert Houben
Nato intorno al 1096, era figlio di Ruggero Borsa, duca di Puglia dal 1085 al 1111, succeduto al padre Roberto il Guiscardo della famiglia normanna [...] tutti i suoi beni a Onorio II. L'autore, che era stato a Roma presso la Curia pontificia, sosteneva di aver udito ciò dallo stesso pontefice, ma Gualtieri fraintese forse un accenno fatto dal papa relativo a una promessa di G., secondo cui questi ...
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TERZI, Ottobuono
Andrea Gamberini
– Nacque dopo la metà del Trecento, primogenito di Niccolò e di una non meglio precisata Margherita, ebbe due fratelli: Jacopo, dottore in utroque iure, e Giovanni.
Alla [...] fu appeso alle porte di Modena. Non sarebbero mancati nemmeno episodi di cannibalismo (Manni, 1925, pp. 167 s.). Pio II ricorda di avere udito da fanciullo un cantare in morte di Terzi (T. Casini, Studi di poesia antica, 1913, pp. 273 s.).
A Terzi si ...
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PEPOLI, Giovanni
Cesarina Casanova
PEPOLI, Giovanni. – Figlio di Filippo e di Elena Fantuzzi, nacque a Bologna il 28 maggio 1521. In gioventù continuò la vocazione militare che aveva caratterizzato [...] a Pepoli.
Una lettera inviata da un corrispondente del cardinale Alessandro Farnese, riportata da Gozzadini, riferiva di aver udito il vicelegato di Bologna, monsignor Domenico Toschi, ordire una trama con l’auditore del Torrone per incriminare anche ...
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PACICHELLI, Giovanni Battista
Annastella Carrino
PACICHELLI, Giovanni Battista. – Nacque a Roma, probabilmente nel 1641, da genitori pistoiesi. Non si hanno notizie sull’identità del padre, mentre pare [...] autenticità delle informazioni riportate, nelle quali si sarebbe dovuto «distinguere ciò che egli stesso ha veduto, da ciò che ha udito narrare per tradizione» (Tiraboschi, 1793, p. 98).
Dopo quella di Pacichelli, nel 1794 vide la luce un’altra opera ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] . Sopra la caccia non s'è esteso meco più che tanto, […] ma della musica m'hà detto tanto ch'io non ne hò udito altretanto in un anno intiero" (cit. in Durante - Martellotti, 1979, pp. 192 s.). Al seguito del G., oltre a nobili accompagnatori come C ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] magazzini dentro, perciocché sendovi del grano, del vino, della carne, dell'olio e del latte in abbondanza, come avete udito, ènecessario che vi siano granai, cantine, carnai, fattoi e precuoi, li quali votandosi tutti per la sua immensa liberalità ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] di loro sostenga l'argento vivo ne, cannelli dopo fattone il vuoto (1677); Del suono, de' tremori armonici e dell'udito (1679); Del ghiaccio e della coagulazione (1681).
Il B. ebbe inoltre un'inclinazione vivissima - né poteva essere altrimenti in ...
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SCARLATTI, Domenico (Giuseppe Domenico). – Nacque a Napoli il 26 ottobre 1685, sesto di dieci figli di Antonia Anzalone e di Alessandro Scarlatti, musicista palermitano che l’anno prima si era trasferito [...] nelle sue Sonate», suo unico intento essendo peraltro «di non dispiacere al solo senso cui si rivolge la musica, l’udito» (Burney, 1773, p. 248). Risalgono agli ultimi anni due composizioni da chiesa antitetiche nello stile: una Missa quatuor vocum ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...