Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] gli uomini dalle frodi. Vi sono anche macchine la cui caratteristica precipua è di blandire i sensi dilettando vista e udito (si pensi alle fontane pneumatiche o agli automi di Erone). Tali macchine "non sunt ad necessitatem sed ad deliciarum ...
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BERNARDO di Chiaravalle, Santo
B. Baroffio
Nato nel 1090 a Fontaines-lès-Dijon, presso Digione, da famiglia della piccola nobiltà, dopo aver compiuto i suoi studi presso i Canonici regolari di Saint-Vorles [...] -605; E. Manning, Bibliographie bernardine (1957-1970) (Documentation cistercienne, 6), Rochefort 1972; M.L. Gavazzoli, Senso dell'udito e senso della vista nell'estetica di Bernardo di Clairvaux, Rivista di filosofia neoscolastica 65, 1973, pp. 807 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Sofisti
Aldo Brancacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età dei sofisti è caratterizzata dall’emergenza del soggettivismo in campo [...] manifesto a chi ascolta, senza aver veduto? Allo stesso modo, infatti, che la vista non conosce i suoni della voce, così neanche l’udito ode i colori: e certo dice chi dice, ma non un colore o una cosa. D’altra parte, ciò che uno non ha presente ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
Da circa un secolo e mezzo nell’ambito degli studi scientifici sulla mente si è progressivamente sviluppata l’idea che il linguaggio, come le altre facoltà [...] sottoposto un gruppo di soggetti normali a un compito di elaborazione di parole che prevedeva due tipi di presentazione (uditiva e scritta) e tre tipi di analisi (semantica, fonologica e ortografica). Il primo compito consisteva nel decidere se due ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] terzo trimestre di gravidanza, il feto è già in grado di ricevere ed elaborare informazioni, principalmente di carattere uditivo e olfattivo.
Conclusioni
Negli ultimi trent'anni del 20° secolo la psicobiologia dello sviluppo ha conquistato un ruolo ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] esempi di discorso in volgare in stile elevato; per es. (inizio della Pro Ligario):
Ben nuovo malificio e unque mai non udito ha proposto quel mio parente Teverone dinanzi da te, Iulio Cesare, dicendo che Quinto Ligario fue in Africa contro a te e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’ambito cinquecentesco della corte, che richiede una teorizzazione letteraria [...] , per avervi parte la vuol fare italiana, o cortigiana che egli si dica.
GIUSTO: Io non l’ho letto, e anche ne ho udito ragionar a caso; come di quell’altro che fa il Dialogo delle Lingue, dove si dice che questa è biasimata tanto. E di questo ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] rumore 'innocente' evoca, nella mente di un personaggio, un altro rumore, per es., di un'arma, di un motore ecc., udito in condizioni drammatiche e che ancora lo sgomentano). In diversi casi il rumore assume un significato metaforico, sia usato nei ...
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SCARLATTI, Domenico (Giuseppe Domenico). – Nacque a Napoli il 26 ottobre 1685, sesto di dieci figli di Antonia Anzalone e di Alessandro Scarlatti, musicista palermitano che l’anno prima si era trasferito [...] nelle sue Sonate», suo unico intento essendo peraltro «di non dispiacere al solo senso cui si rivolge la musica, l’udito» (Burney, 1773, p. 248). Risalgono agli ultimi anni due composizioni da chiesa antitetiche nello stile: una Missa quatuor vocum ...
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mi (me, m', mee, mel, men)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di I singol. comprendono quelle toniche, me, usata dopo preposizione tranne in un limitato numero di casi in alcuni dei quali [...] e de l'altra; IV Le dolci rime 7 li atti disdegnosi e feri / ... m'han chiusa la via / de l'usato parlare; XXIX 1 O voi che udito m'avete; I I 10 quelli che dietro m'ho lasciati); nelle Rime circa l'80% del totale è diviso egualmente tra le due prime ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...