LORENZO di Credi (Lorenzo d'Andrea d'Oderigo)
Michele Di Monte
Nacque a Firenze tra il 1456 e il 1460 dall'orafo Andrea d'Oderigo e da una non meglio identificabile monna Lisa.
Non è possibile definire [...] pure collegato a Borgianni, il quale infatti, in una lettera indirizzata all'amico Pandolfo Rucellai, riferiva di aver udito, proprio nella bottega di L., il racconto di alcuni frati domenicani che testimoniavano della veridicità di un miracolo ...
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Anglosassoni, Arte degli. Metalli lavorati
J. Graham-Campbell
METALLI LAVORATI
La produzione anglosassone di metalli lavorati nei secc. 8° e 9° era ben conosciuta nel continente europeo, dove si possono [...] figure sono intere e rappresentano (in senso orario a partire dall'alto a destra): l'Olfatto, il Tatto, l'Udito e il Gusto. Questa complessa iconografia mostra un nuovo interesse per le significazioni 'intellettuali' della decorazione, come è ...
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Illusione
Luciano Mecacci
Il termine illusione (dal latino illusio, derivato di illudere, "deridere, farsi beffe") indica in genere ogni errore dei sensi o della mente che falsi la realtà. Nel linguaggio [...] alla modalità visiva, esse tuttavia si verificano anche per le altre modalità sensoriali (in particolare, il tatto e l'udito). Una illusione tattile molto conosciuta è l''illusione di Aristotele', così denominata perché fu il filosofo a descriverla ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] " concepito dal G., pur basato su una distinzione tra "arti della vista" (mezzo plastico e mezzo pittorico) e "arti dell'udito" (mezzo verbale e musicale), conosce una gerarchia non solo tra le diverse arti (o mezzi espressivi), ma anche all'interno ...
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Romano, Cunizza da
Fernando Coletti
Sorella del più famoso dei da R., Ezzelino III (v.), e di Alberico, signore di Treviso.
È ricordata nel cielo di Venere (Pd IX 13-66; cfr. v. 33) fra le anime di [...] sua prima adolescenza, egli abbia intravisto a Firenze l'ormai stanca e pia superstite degli Ezzelini, o meglio ne abbia udite rievocate le molte turbinose vicende; ma tutto ciò ora appare lontano ed estraneo al suo vero interesse, che non è volto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica nel pensiero pitagorico
Carlo Serra
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’individuazione matematica delle consonanze, sistematizzata [...] dall’idea di una scienza musicale, di qualcosa che permetta di ricostruire sul piano quantitativo quanto viene registrato dall’udito. In quel momento, il filosofo ascolta i suoni provenienti dai martelli che giungono dall’officina di un fabbro e ...
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Razza
Brunetto A. Chiarelli
Il termine razza compare per la prima volta in Europa nel 14° secolo e viene usato inizialmente nell'ambito dell'allevamento degli animali (probabilmente originato dal francese [...] visivi, con particolare attenzione a quelli cosiddetti vessilliferi. Se fossimo cani, e quindi in possesso di un olfatto e un udito ben più sviluppati del nostro, apprezzeremmo molto di più gli odori e le inflessioni della voce dei nostri simili che ...
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LAURENTI
Carlo Vitali
Famiglia di musicisti bolognesi.
Il capostipite fu Bartolomeo Girolamo, nato a Bologna nel 1644 o 1645, allievo di Ercole Gaibara e di Giovanni Benvenuti, pionieri della scuola [...] inoltre la tromba marina, il violoncello e altri strumenti ad arco. Era lui, con ogni probabilità, "der jüngste Laurenzi" udito da Uffenbach nel 1715 come violoncellista e interprete di un assolo di propria composizione sulla viola d'amore, durante ...
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MOLA, Pier Francesco
Laura Possanzini
– Figlio di Giovan Battista (architetto e pittore) e di Elisabetta Conticilla, nacque a Coldrerio (Coldrè) vicino Como nel 1612 e fu battezzato il 9 febbraio (Voss, [...] le tele con le Allegorie dei Sensi (Bacco per il gusto, Giacinto per l’olfatto, Narciso per la vista e Omero per l’udito), citate per la prima volta nell’inventario (databile al 1667-69) del palazzo Chigi di Ariccia senza il nome dell’autore.
Si ...
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Protesi
Serenella Salinari
Con protesi viene generalmente intesa la sostituzione con strutture artificiali di una parte dell'organismo che risulti mancante, fisicamente o funzionalmente, a causa di [...] riguarda le protesi sostitutive per la macrovisione, anche in questo caso viene normalmente utilizzato il senso del tatto o dell'udito. Per il riconoscimento degli ostacoli i tipi più interessanti di protesi risultano essere il bastone a raggi eco e ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...