meningite
Patologia infiammatoria delle leptomeningi, che rivestono l’encefalo e il midollo spinale. È caratterizzata da un anomalo numero di globuli bianchi all’interno del liquido cefalorachidiano [...] focali, incluse epilessia (spec. per la m. da Haemophilus), e patologie dei nervi cranici, papilledema, perdita dell’udito da distruzione suppurativa della coclea nell’orecchio interno. Le sequele neurologiche sono ridotte dal tempestivo trattamento ...
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LANFRANCHI ROSSI, Carlo Giuseppe
Paola Lunetta Franco
Figlio di Federigo, nacque intorno al 1730 quasi certamente a Pisa, poiché in diversi suoi libretti è indicato come patrizio pisano.
Apparteneva [...] l'8 sett. 1766 gli scrisse da Vienna una lettera di ringraziamento in cui dichiarava di avere "già per l'innanzi udito rammentar con elogio" il nome dell'autore e ne lodava il talento poetico: "La bellissima e giudiziosa lettera dedicatoria, il ...
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grotte
Massimo Benedetti
Cavità sotterranee esplorabili
Le grotte possono avere forma ed estensione molto variabili. Il fascino e l'interesse che suscitano sull'uomo è dovuto al fatto che tali luoghi [...] arrivano a essere completamente ciechi ‒, ha piccole dimensioni e spesso arti allungati e sensi specializzati, come l'udito a ultrasuoni dei pipistrelli.
Testimonianze dal passato
Un diverso tipo di grotta è quello generato dalla forza demolitrice ...
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pratyaksa
pratyakṣa
Termine sanscr. («relativo agli organi di senso») che indica la percezione come strumento conoscitivo (➔ pramāṇa). Tutte le tradizioni indiane accettano il ruolo epistemologico della [...] che da esso dipartono e colgono forme e colori, oppure passivi ricettori degli oggetti, come nel caso dell’organo uditivo e delle onde sonore. Con l’assimilazione dell’ontologia della tradizione Vaiśeṣika (➔) nel Nyāya a partire da Uddyotakara (6 ...
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barriere architettoniche
Fabrizio Di Marco
Ostacoli da rimuovere
Una barriera architettonica è un impedimento che limita o rende impossibile la fruizione di spazi, edifici e strutture, ostacolando in [...] anche favorire tutti i tipi di percezione: quella dei non vedenti, che possono essere aiutati per esempio stimolando il loro udito (semafori a emissione di suoni) e il tatto (percorsi tattili), o quella dei non udenti, che trovano un fondamentale ...
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Anatomia e medicina
Volta della cavità boccale nell’uomo e nei Vertebrati in genere.
Anatomia comparata
Si chiama volta palatina la volta della cavità boccale nei Vertebrati Amnioti, cioè il p. secondario [...] palatino. Può essere bilaterale o unilaterale e determina disturbi della deglutizione, della fonazione (rinolalia) e dell’udito (paracusie). Si verifica per lesione dei tronchi nervosi interessati alla innervazione del velo palatino (glossofaringeo ...
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Affezione di natura molteplice (infiammatoria, infettiva, tossica ecc.) che colpisce simmetricamente più tronchi nervosi interessando sia le fibre motorie sia le sensitive. Ne possono essere responsabili: [...] del nervo sciatico-popliteo esterno, più di rado agli arti superiori; frequenti i disturbi sensitivi, visivi e dell’udito. La p. da sulfamidici è causata di solito dalla somministrazione prolungata ed eccessiva del farmaco. È costituita da paralisi ...
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È l'appartenenza di una persona allo stato. Nel diritto privato, la cittadinanza non è più condizione indispensabile per il godimento dei diritti, giacché per l'art. 3 del nostro codice civile "lo straniero [...] , "senza il godimento dei diritti politici e senza gli obblighi del servizio militare" può essere concessa per decreto reale, udito il Consiglio di stato, a stranieri anche non residenti nel regno, i quali appartengano a famiglie di origine italiana ...
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STRADA (XXXII, p. 799; App. II, 11, p. 911)
Angelo PATRASSI
Mario DUNI
Carmelo D'AGATA
La circolazione stradale. - L'enorme sviluppo assunto dall'automobile nel nostro secolo ha sovraccaricato le [...] spostamenti, l'intelligenza, la pratica, le emotività, diversi da uomo a uomo, influenzano ogni corrente di traffico. L'udito e, specialmente, la vista sono i sensi interessati; il ritardo con cui rispondono a determinati stimoli si chiama "tempo ...
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LISZT, Ferenc (Franz)
Alfredo Casella
Musicista, nato a Raiding nel Burgenland (allora in Ungheria, oggi in Austria) il 22 ottobre 1811. Suo padre, Adam, era agente contabile al servizio del principe [...] luogo al conservatorio di Parigi nel novembre 1828, L. eseguì il quinto concerto di Beethoven, che non era mai stato udito in quella città e che parve incomprensibile). Furono, quelli, anni di raccoglimento e di intenso studio, che avvicinarono il ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...