PARRONCHI, Alessandro
Anna Dolfi
Poeta, traduttore e critico d'arte, nato a Firenze il 26 dicembre 1914. Ha insegnato Storia dell'arte nelle università di Urbino e di Firenze ed è tra i rappresentanti [...] di Racine l'hanno accompagnato fin dalla giovinezza, e gli studi dedicati ad artisti dall'inquietante modernità come Paolo Uccello e Michelangelo, o a protagonisti della pittura moderna come Degas e Van Gogh, e del Novecento italiano e toscano ...
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Eros
Massimo Di Marco
Il dio dell'amore, simbolo del principio vitale dell'Universo
Eros è il dio greco dell'amore, conosciuto come Cupido dai Romani. La sua azione non si esercita solo sugli uomini, [...] lo sguardo sfrontato.
Piccole piccole ha le manine, ma colpisce lontano, fino all'Acheronte, fino alla reggia di Ade. [...] Alato come un uccello svolazza dall'uno all'altro, uomini e donne, e si posa sul loro cuore.
Ha un arco molto piccolo, e sull ...
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Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] a Firenze, l'A. si accorse che un'arte nuova vi era sorta, rappresentata da innovatori come Brunelleschi, Donatello, Masaccio, Paolo Uccello, ecc. Di qui il trattato De pictura (1435) da lui composto in latino e poi tradotto in volgare, e dedicato al ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] antologizzata da Giosuè Carducci in Primavera e fiore della lirica italiana, supera la impenetrabile allusività della prima e, aprendosi nella similitudine dell'uccello in gabbia (vv. 18-23), distende il senso complessivo della canzone: 'Farò come l ...
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folletti e gnomi
Ermanno Detti
I piccoli popoli del fantastico
Folletti, gnomi, orchi, draghi, hobbit, sirene… Tutti ne parlano. Ma chi li ha mai visti? Esistono davvero? O sono solo un'invenzione degli [...] che vola via dal defunto. Gli antichi infatti pensavano che l'anima, del tutto incorporea, avesse sembianze di farfalla o di uccello e al momento della morte della persona si distaccasse dal corpo e volasse via.
La vita del folletto nei vari paesi ...
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Ovidio, Publio Nasone
Francesco Ursini
Publio Ovidio Nasone
Il più moderno tra gli antichi
Ovidio è considerato uno dei poeti latini più apprezzati e più letti sia per i contenuti sia per lo stile: [...] e barbaro e prega gli amici rimasti a Roma di supplicare Augusto affinché lo faccia ritornare. Scrive infine l’Ibis (un uccello che nell’antichità aveva pessima fama), poemetto di invettive contro un individuo di cui non si conosce l’identità. Le ...
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Cenerentola
Francesca Borruso
Dalla cenere alla corte: il sogno di diventare principessa
La fiaba di Cenerentola è nota al grande pubblico anche grazie alla versione cinematografica di Walt Disney. [...] perché la mandi alla festa. Il ruolo magico è svolto dal fantasma materno per mezzo delle colombe e di un altro uccello che, evocato da Cenerentola sulla tomba della madre, le getta tra le braccia gli splendidi abiti.
Anche il finale è completamente ...
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CARRARA SPINELLI, Giambattista
Felice Del Beccaro
Nacque a Clusone (Bergamo) il 26 nov. 1779 da Giovanni Luigi, di famiglia comitale (il titolo era stato conferito dalla Repubblica di Venezia nel 1721 [...] Furin (Bergamo 1838) e la prefazione a C. Bucetti, Canzoniere inedito (Milano 1836).
Fonti e Bibl.: Clusone, Archivio parrocchiale; A. Uccelli, Necrologia del sig. conte G. C. S., in Il Giorn. della prov. di Bergamo, 15 nov. 1842; R. Barbiera, Il ...
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Čechov, Anton Pavlovič
Guido Carpi
Da medico di provincia a grande scrittore
Di origini umili e provinciali, Anton Čechov divenne col tempo lo scrittore più amato della Russia. Le sue opere teatrali [...] tutto, il perché e il come", medita un vecchio contadino in uno dei suoi ultimi e più commoventi racconti, Nella conca: "All'uccello sono assegnate non quattro ali, ma due, perché anche con due è capace di volare; così anche l'uomo è stabilito che ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] 79, 320 e 435.
38 P. Mazzolari, La pieve sull’argine-L’uomo di nessuno, cit.
39 Ibidem, p. 83.
40 M. Pomilio, L’uccello nella cupola, Milano 1978. p. 135.
41 F. Monicelli, Lacrime impure (il gesuita perfetto), Milano 1999, p. 8 (prima ed. 1960).
42 R ...
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uccello
uccèllo s. m. [lat. tardo aucĕllus, da *avicellus, avicella, dim. di avis «uccello»]. – 1. Nome comune e generico delle varie specie di animali della classe degli uccelli (v. la voce), caratterizzati dal corpo ricoperto di penne e...