usare /u'zare/ [lat. ✻usare, der. di usus, part. pass. di uti "usare"]. - ■ v. tr. 1. a. [fare funzionare un oggetto piegandolo agli scopi per i quali è stato costruito, ideato e sim.: sai u. il computer?] [...] sinon. più appropriati al contesto. Un sinon. adatto a quasi tutti gli usi è utilizzare, che presuppone però di solito un lei quando era sola in casa). Il fam. maneggiare ha accezione estremamente negativa se è riferito a persone (ancora più intens. ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] occhio). □ vedersela brutta (o nera) [trovarsi in un brutto guaio: con tutto quel diluvio ce la siamo vista davvero brutta] ≈ (fam.) passare un brutto spesso, non individuati (riuscì a mala pena a distinguere la sua casa, a quella distanza); il terzo, ...
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vendere /'vendere/ [lat. vēndĕre, comp. di venum dare "dare in vendita"]. - ■ v. tr. 1. a. [trasferire ad altri, dietro corrispettivo di un prezzo, la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, [...] ≈ ↓ darsi, passare. 2. [esercitare la prostituzione, con la prep. a o assol.: una donna che si vende (atutti) per vivere] ≈ prostituirsi, [con uso assol.] (volg.) fare marchette. 3. a. [dare a credere di essere quello che non si è, con la prep. per ...
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posto² s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre "porre"]. - 1. [area disponibile per essere occupata da persone o da cose: non spingete, c'è p. per tutti] ≈ spazio. ● Espressioni: fare posto (a qualcuno) [...] appropriato per aree circoscritte: la cucina è il luogo della casa che preferisco; i piatti si trovano al solito posto. In si parla di area o settore indicando una parte di un tutto, per es. riguardo a idee, studi e sim. I sinon. più com. sono ambito ...
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forza /'fɔrtsa/ [lat. tardo fortia, der. di fortis "forte¹"]. - ■ s. f. 1. [l'essere forte in senso fisico: la f. di un uomo, dei muscoli; essere, sentirsi in forze, nella pienezza delle f.] ≈ energia, [...] atutti i costi; per forza di cose [riferito a un insieme di circostanze che generano determinate conseguenze: siamo stati costretti a prep.: di forza [di prepotenza: entrò di f. in casa nostra] ≈ prepotentemente. ↔ delicatamente, dolcemente. 5. [di ...
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Fabio Rossi
caldo. Finestra di approfondimento
Gradi di caldo - C. e freddo hanno due ambiti semantici fondamentali: quello letterale, connesso con la temperatura, e quello figurato, riguardante il carattere, [...] sono usati iperb.): sentii quelle membra che io stringeva tremar tutte e coprirsi d’un sudor gelato (V. Imbriani); che gelida che io uscissi di casa (P. Giannone). Soprattutto riferito al clima (spec. all’aria e al vento) oppure a una bevanda, è ...
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Fabio Rossi
ricco. Finestra di approfondimento
Gradi di ricchezza - Numerosi agg. ed espressioni si riferiscono a chi ha molti soldi. R. è l’agg. più com., mentre facoltoso è formale, danaroso è abbastanza [...] sim. (suo padre non se la passa male: ha appena comprato una casa da un milione di euro). D’uso ancora più fam. sono le spiantato, che però può anche riferirsi a chi era ricco un tempo e poi ha perso tutto: un nobile spiantato. Uno straccione è ...
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giocare (meno com. giuocare) [lat. iocare, iocari "scherzare"] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare). - ■ v. intr. (aus. avere)1. a. [dedicarsi a un gioco, [...] 3. (sport.) a. [prendere parte a una competizione sportiva cui si dà il nome di gioco: g. bene; g. in casa; domenica prossima la troppo seri o da attività troppo stancanti (non a caso tutte queste parole – distogliere,distrarre,diversivo e divertire ...
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sopra /'sopra/ (ant. e lett., o region., sovra) [lat. supra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. "nella parte superiore, più alta", abl. femm. dell'agg. supĕrus "che sta sopra"]. - ■ prep. (radd. sint.) [...] o che si susseguono incessantemente, anche fig.: si costruì la casa mattone s. mattone; gli faceva domande s. domande] ≈ di superiorità: si crede al di s. di tutti] ≈ migliore di, superiore a. ↔ inferiore a, peggiore di. ■ s. m., invar., fam ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] lett. oppure più o meno spreg.: cominciai a sentirmi forestiera in casa (N. Tommaseo). Per designare i cittadini di più spreg., un estraneo considerato fastidioso può essere detto intruso: tutti lo avevano guardato dall’alto, come un intruso, come ...
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Tutti a casa
Jean A. Gili
(Italia/Francia 1960, bianco e nero, 120m); regia: Luigi Comencini; produzione: Dino De Laurentiis per Dino De Laurentiis/Orsay; soggetto: Age e Scarpelli; sceneggiatura: Age e Scarpelli, Luigi Comencini, Marcello...
Regista cinematografico italiano (Salò 1916 - Roma 2007), con A. Lattuada e M. Ferreri gettò le basi della fondazione, a Milano, della Cineteca italiana. Il suo primo lungometraggio fu Proibito rubare (1948), seguito da un breve periodo di cinema...