Figlio (n. Costantinopoli 1640 circa - m. 1709) del mercante Pendèlis M., si addottorò in medicina e filosofia a Bologna, e divenne poi medico del sultano e gran dragomanno (1673). Plenipotenziario della [...] ; potente alla corte del sultano Mustafà II e poi di Ahmed III, esercitò la sua influenza a vantaggio dei cristiani in Turchia. Pubblicò a Bologna, in latino, un trattato di medicina (1644) e scrisse in greco opere, mediocri, di storia, fisica e ...
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Appartenente a una famiglia della piccola aristocrazia moldava (Galaţi 1820 - Heidelberg 1873) tornato in patria dagli studî all'estero (Parigi, Pavia e Bologna) con idee liberali, prese parte ai moti [...] prevista dal congresso di Parigi del 1856. L'appoggio della Francia e della Sardegna fece superare le opposizioni dell'Austria, della Turchia e dell'Inghilterra, sì che nel 1861, dopo una conferenza delle potenze, A. ottenne dalla Porta il firmano di ...
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Uomo politico (Venezia 1518 - ivi 1595), fratello di Daniele. Si mise in luce in una ambasceria a Carlo IX (1561-64) e gli fu affidato (1568) il baliato di Costantinopoli, da dove, pur prigioniero durante [...] Mirabili per acume politico le sue relazioni sull'Impero Ottomano (Ritratto delle forze turchesche; Scritture illustrative della Turchia) e le sue lettere. Assertore dell'indirizzo architettonico del Palladio, fu ispiratore di grandi lavori pubblici ...
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Famiglia magnatizia della Bosnia; in essa si distinsero Vlatko Vuković (m. 1392), suo nipote Sandalj Hranić (m. 1435) e il nipote di questo, il duca Stjepan (m. 1466). Dopo la caduta della Bosnia, alcuni [...] discendenza rimase sino alla seconda metà del sec. 17º; altri si trasferirono in Transilvania e in Moldavia, dove vissero sino alla fine del sec. 16º; altri poi vissero in Turchia, e furono in rapporto con Ragusa sino alla prima metà del sec. 17º. ...
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Uomo politico romeno (n. in Moldavia 1823 - m. Bucarest 1899); esponente dei conservatori, nel 1858 fu candidato dei boiari al trono dei Principati, e dopo l'elezione del principe A. G. Cuza divenne capo [...] 'elezione di Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen, fu più volte presidente del consiglio (maggio 1866-marzo 1871; marzo 1871-aprile 1876; 1891-95). In politica estera fu contrario alla guerra contro la Turchia (1877) e favorevole alla Triplice alleanza. ...
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Etmano cosacco (n. 1680 - m. 1739), di origine ceca; fu l'ultimo capo cosacco che tentò di sottrarre l'Ucraina al dominio della Russia e della Polonia. Divenuto (1700) aiutante di I. S. Mazepa, dopo la [...] , e condusse, d'accordo con i cosacchi del Zaporož´e, un'aspra guerriglia durante la campagna di Pietro il Grande contro la Turchia (1711). Si rifugiò quindi a Costantinopoli e vi rimase sino al 1722, poi in Svezia e infine in Francia, dove morì. ...
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Ammiraglio (n. Lipsia 1864 - m. 1946). Comandante (1913) della divisione navale tedesca del Mediterraneo, costituita dai due incrociatori Goeben e Breslau, allo scoppio della prima guerra mondiale compì [...] Bona e Philippeville; riparato quindi a Costantinopoli, e nominato comandante delle forze navali turche (e tale rimase fino al settembre 1917), riordinò la flotta turca e insieme a essa bombardò Odessa, Sebastopoli, Novorossijsk provocando, con quest ...
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Capostipite (Topola, Kragujevać, 1762 - Smederevo 1817) della dinastia dei Karađorđević. Il suo vero nome Giorgio (Đorđe) Petrović fu modificato dai Turchi in K. ("Giorgio il Nero"). Nel 1804 divenne il [...] con Belgrado. Quando (1812) la Russia, che sino allora aveva sostenuto K., concluse la pace di Bucarest con la Turchia, questa poté concentrare le sue forze contro i Serbi, e K., attaccato (1813), dovette passare in territorio austriaco. Confinato ...
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Economista e finanziere statunitense (Scranton, Pennsylvania, 1875 - Princeton, New Jersey, 1945), prof. nell'univ. Cornell (1909-12) e quindi in quella di Princeton, dove insegnò finanza internazionale [...] 1919; Colombia, 1923 e 1930; Cile, 1925; Polonia, 1926; Ecuador, 1926-27; Bolivia, 1927; Cina, 1929; Perù, 1931; Turchia, 1934); fece parte del comitato Dawes (1924) e presiedette il Comitato nazionale per la politica monetaria (1937-40). Tra le sue ...
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Uomo politico greco (Patrasso 1867 - Atene 1922), fu ministro delle Finanze dal 1907 al 1909; presidente del Consiglio e ministro degli Esteri nel marzo 1915, fu contrario alla spedizione contro i Dardanelli [...] Ràllis, divenne poi primo ministro e ministro degli Esteri e in tale qualità negoziò a Londra la pace con la Turchia (1921-22). Dopo il disastro militare greco in Asia Minore, venne fucilato con altri cinque, ritenuti responsabili da un comitato ...
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turchio
tùrchio agg. e s. m. – Variante ant. di turco (per retroformazione dal plur. turchi): credendo che turchio fosse, il fé battezzare e chiamar Pietro (Boccaccio).