Poeta turco (Beşiktaş 1869 - İstanbul 1944), uno dei pionieri della poesia nazionalista moderna turca. Abbandonata la prosodia arabo-persiana, fu tra i primi a usare il verso sillabico (Canti del soldato, [...] La cetra turca, Voci dell'alba). ...
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Scrittore turco (Vanikoÿ, Costantinopoli, 1847 - Costantinopoli 1913); una delle più notevoli figure della letteratura turca della seconda metà del sec. 19º. È noto col soprannome di ustādh "maestro", [...] per l'eleganza dello stile e la conoscenza della lingua e retorica turca. Tradusse tra l'altro, dal francese, Le mie prigioni di S. Pellico. ...
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Ammiraglio e scrittore italiano (Roma 1875 - ivi 1956). Si di stinse particolarmente nella guerra italo-turca, meritandosi due medaglie d'argento al valore. Dai continui viaggi trassero incentivo il suo [...] gusto per le avventure e per il romanzesco e il suo senso ottimistico della vita, che sono, appunto, le principali caratteristiche dei suoi numerosissimi racconti e romanzi, cui non mancò largo successo ...
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Letterato turco del periodo delle riforme (Erzerum 1825 - Kastamonu 1872). Fu tra i primi rinnovatori della letteratura turca ottomana, con traduzioni e imitazioni dal tedesco e dal francese. ...
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Orientalista tedesco (Stargard 1870 - Eichwalde, Teltow, 1944); prof. a Berlino e Breslavia. Si occupò soprattutto di storia e letteratura turca ottomana (Die altosmanischen anonymen Chroniken, 1922-25, [...] ecc.) ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1857 - ivi 1907). Descrisse nei suoi racconti (Török historiák "Racconti turchi", 1887) il periodo dell'occupazione turca in Ungheria; ma il suo nome è ricordato soprattutto [...] per la raccolta di aneddoti ungheresi (A magyar anekdótakincs "Il tesoro aneddotico ungherese", 1898-1903) ...
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Matematico, architetto ed erudito (Messina 1494 - ivi 1575), figlio di un medico bizantino rifugiatosi in Sicilia per l'invasione turca. Benedettino, insegnò dal 1569 matematica allo studio di Messina; [...] uomo dottissimo, scrisse opere sui più svariati argomenti (astronomia, meccanica, ottica, geometria, filosofia, storia civile e letteraria). Nel campo della matematica, particolarmente importanti alcune ...
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Poeta turco (presso Baghdād 1495 - Baghdād 1556), è considerato il maggiore autore classico ottomano, pur essendo legato alla letteratura turca azerī. Nato in Iraq, vide la conquista di Baghdād da parte [...] di Sulaimān il Magnifico (1534) e a questo sultano offrì la sua devozione pur avendo, in gioventù, espresso fedeltà allo scià alide Ismā‛īl, il grande rivale degli Ottomani. Passò tutta la vita nel territorio ...
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Storico, letterato e uomo di stato turco (Loveč 1822 - Bebek 1895). Fu più volte ministro. È autore di una pregevole Storia turca (dal 1774 al 1825), basata su cronache di predecessori, ma anche su documenti [...] di archivio, e nella quale si notano gli inizî di una certa considerazione critica dei fatti narrati. Con una grammatica e con lezioni di letteratura contribuì anche all'elaborazione di una lingua letteraria turca. ...
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Scrittore e critico russo di origine polacca (Antokolon, Vilnius, 1800 - Pietroburgo 1858). Prof. (dal 1822) di lingua araba, persiana e turca all'univ. di Pietroburgo, si dedicò alla narrativa d'intrattenimento, [...] ottenendo grande successo con Fantastičeskie putešestvija barona Brambeusa ("I viaggi fantastici del barone Brambeus", 1833). Dal 1834 al 1848 diresse la popolare rivista Biblioteka dlja čtenija ("Biblioteca ...
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turchio
tùrchio agg. e s. m. – Variante ant. di turco (per retroformazione dal plur. turchi): credendo che turchio fosse, il fé battezzare e chiamar Pietro (Boccaccio).