'Ala-al-din Khalji (Juna Khan)
‛Ala-al-din Khalji
(Juna Khan) Sultano di Delhi (m. 1316). Membro della dinastia turca Khalji, che resse il sultanato di Delhi dal 1290 al 1320. Salì al trono nel 1296 [...] dopo aver ucciso lo zio Jala al-din. Allestì un esercito che gli permise di espandere il suo dominio e di far fronte all’invasione mongola. La sua eredità fu dissipata nelle lotte tra i discendenti ...
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Sobborgo di Costantinopoli, dove sono stati sottoscritti vari trattati fra la Turchia e le potenze cristiane. In particolare la convenzione russo-turca (1849) che regolava il diritto d’intervento delle [...] due potenze nei principati danubiani ...
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Chiamato dai Turchi Cighāleh-Zādeh Yūsuf Sinān Pascià; nativo di Messina, oriundo di Genova, da madre turca schiava. Fu preso insieme col padre dai corsari di Dorghūt Pascià nel 1561, condotto a Tripoli [...] di connivenza con navi toscane che vi avevano condotto un assalto. Cinque anni dopo comandò una spedizione contro la Persia; volti i Turchi in fuga, egli indietreggiò fino a Dyarbekir dove morì alla fine del 1605. Doveva avere circa 60 anni.
Bibl.: J ...
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Generale e uomo politico (Bursa 1839 - Costantinopoli 1899). Ministro dei Lavori pubblici nel 1873, si di stinse durante la guerra russo-turca per la difesa di Kars ed Erzerum. Nel 1878 fu capo di stato [...] maggiore dell'esercito e nel 1895 alto commissario turco in Egitto. ...
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wālī Fino dal 1° sec. dell’Egira, i governatori delle province nello Stato musulmano. Nell’Impero ottomano, il titolo pronunciato alla turca valì (e in questa forma adattato in italiano) competeva al [...] governatore delle grandi province (vilayèt) in cui si divideva lo Stato. Il nome si è mantenuto anche nella repubblica kemalista, riservato al capo dell’unità amministrativa locale ...
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qaṣr Castello, forte e, anche, palazzo di principi o governatori. È usato nella toponomastica di paesi di lingua araba, persiana e turca, sia nella forma qaṣr dell’arabo classico, sia nella forma dialettale [...] qṣar. In Spagna, unito all’articolo arabo al, ha dato origine al nome comune e toponimo alcàzar.
Da q. deriva anche la denominazione di cassero data al castello di poppa e ad altre sovrastrutture delle ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...]
È stà fatto Pregadi su questa materia molti dì continui, dubiosi de quel che se doveva far, perché la terra è in pase con Turchi, e no par che sia ben mandar ambassadori a Mantoa, per no restar soli su 'l fatto [il corsivo è mio>: e finalmente ...
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. Vocabolo persiano (da āb "acqua" D e dest "mano") che presso i Musulmani di lingua persiana e turca è il termine tecnico per designare le abluzioni obbligatorie per chi, non trovandosi già in stato di [...] purità rituale, debba accingersi a fare una delle preghiere canoniche dell'islamismo ...
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Poeta turco (Bebek 1851 - Costantinopoli 1937). Con la sua opera lirica e drammatica (Rūḥlar "Gli spiriti", Ṭārıq, ecc.) si affermò nella letteratura turca il romanticismo d'ispirazione europea. ...
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Titolo assunto da alcuni sovrani dell'Algeria e della Tunisia durante alcuni periodi dell'età posteriore alla conquista turca del sec. XVI. È la pronunzia arabo-algerina del vocabolo turco dāyī "zio materno" [...] in uno solo, quello del dey o principe d'Algeri. Dal 1671 al 1830 (conquista francese) si ebbero z7 dey, sotto l'alta sovranità della Turchia. Nella Tunisia governarono 25 dey dal 1590 al 1705, anno in cui la loro dominazione fu sostituita dai bey. ...
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turchio
tùrchio agg. e s. m. – Variante ant. di turco (per retroformazione dal plur. turchi): credendo che turchio fosse, il fé battezzare e chiamar Pietro (Boccaccio).