Onomatopea
Domenico Russo
Parole come suoni
Il termine onomatopea, dal greco onomatopoiìa («fare, costruire una parola»), si applica a quell’insieme di espressioni linguistiche che imitano quasi alla [...] imitino fenomeni naturali o stati d’animo. Versi onomatopeici famosi sono in Dante (Papé satan, papé Satan aleppe), Petrarca, Ariosto (con tanti tuoni e tanto ardor di lampi, / che par che ’l ciel si spezzi e tutto avvampi), D’Annunzio, Pascoli (il ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] mai prescelto io sia
tre volte il bronzo ignivomo
dalla gran torre tuoni
È ovvio che il compito dei libretti d’opera non era quello fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo;
[...] sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta
va fischiando, ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] zone segni di cedimento: residui sono, nel napoletano cittadino, le forme [karˈʧɔfːələ] «carciofi» e [ˈtrɔnələ] «tuoni»; in altri centri, invece, sono tuttora presenti parecchie occorrenze, spesso divenute normali forme plurali: a Palena (Ch) [ˈletːr ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] , faccendo ponti da casa a casa, ond’era sì grande il romore e ’l tumulto, ch’apena si potea udire il suono del tuono
Si noteranno: l’uso insistito del gerundio; le costruzioni «piacque a Dio [...] il quale volle» («piacque a Dio di volere»), con la ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...