Specie (Sarpa salpa) di pesce osteitto Attinopterigio Perciforme Sparide comune nel Mediterraneo e Atlantico orientale, nelle acque costiere poco profonde. Ha corpo alto e compresso (fig. 1), grigio argento, [...] generazione, tra forme solitarie e agame (oozoidi) e forme aggregate a catena, sessuate e vivipare (blastozoidi), caratterizza questi Tunicati. Al genere S. appartengono S. maxima (fig. 2) e S. fusiformis, presenti nei vari oceani e nel Mediterraneo ...
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Biologia
Condizione in cui gli organi genitali, e perciò i gameti dei due sessi, si trovano in uno stesso individuo. La condizione opposta si chiama dioicismo o dei sessi separati o gonocorismo. L’e. [...] , che pure si incontrano, a reagire fra di loro e a fecondarsi (autosterilità dovuta a cause biochimiche per es. alcuni Tunicati); diverso periodo in cui maturano le cellule germinali dei due sessi. Nei due primi casi ( e. contemporaneo) l’individuo ...
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KOVALEVSKIJ, Aleksandr Onufrievič
Giuseppe Montalenti
Biologo russo, nato il 19 novembre 1840 a Dvinsk (ora Daugavpils), morto il 22 novembre 1901 a Pietroburgo. Studiò a Heidelberg e a Tubinga; fu [...] all'università di Pietroburgo e membro dell'Accademia delle scienze russa.
È autore di lavori fondamentali sull'embriologia dei Tunicati (1866-71), nei quali dimostrò la presenza della corda dorsale, e dell'Anfiosso (1867), che lo condussero a ...
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In biologia vegetale, movimento di organi in accrescimento dovuto a uno stimolo chimico e orientato verso l’origine di questo ( c. positivo) o in direzione contraria ( c. negativo). Si osserva nei miceli [...] di alcuni funghi, nei tubetti pollinici e nelle radici di molte piante. Il termine è anche usato in biologia animale con particolare riferimento ad animali sessili (antozoi, anellidi sedentari, tunicati ecc.). ...
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Organo per la respirazione acquatica. Le b. sono costituite essenzialmente da estroflessioni della parete esterna del corpo, limitate da un sottile strato epiteliale, e hanno forma di appendici frangiate, [...] sangue circolante nei vasi e acqua che le circonda. Respirano per b. molti gruppi di Cordati: i Cefalocordati o Leptocardi, i Tunicati o Urocordati e, tra i Vertebrati, i Ciclostomi, i Pesci e gli Anfibi (questi solo durante la vita larvale); tra gli ...
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FEDELE, Marco
Maria B. Dambrosio
Nacque a Napoli il 10 dic. 1884 da Giovanni e da Concetta Prestinengo. Dopo aver compiuto gli studi nella sua città, nel 1909 vi si laureò in scienze naturali con una [...] 1089-1093; Sul ritmo muscolare somatico delle Salpe, ibid., VIII (1933), pp. 475-478; Ancora sulla inesistenza di una rete nervosa periferica nei Tunicati, in Rend. d. R. Acc. d. Lincei, cl. di scienze fis. mat. e nat., s. 6, XXV (1937), pp. 656-661 ...
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Genere della famiglia Branchiostomidi, del sottotipo dei Cefalocordati o Acranî, del tipo dei Cordati (sinonimi: Branchiostoma Costa, dal gr. βράγχιον "branchia" e στόμα "bocca"),
Storia. - L'anfiosso [...] fra anfiosso e Vertebrati, e infine, nel 1867, il Kowalewsky, studiandone lo sviluppo, dimostrò le affinità fra anfiosso e ascidie (Tunicati). In tal modo fu definitivamente stabilito che l'anfiosso è un cordato, che, per alcuni caratteri, si lega ai ...
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Anatomista (Tripi 1839 - Roma 1918); ancora studente, combatté nelle file dei garibaldini a Corriolo e a Milazzo (1860); fu poi prof. di anatomia nelle univ. di Messina e di Roma (dal 1871). Socio nazionale [...] Eustachio, che fu in suo onore chiamato tendine di Todaro. Intraprese lunghi studî sulla struttura delle Salpe (varietà di Tunicati). I suoi scritti di maggiore importanza sono: Sopra la struttura delle orecchiette del cuore umano (1865); Lo sviluppo ...
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Oltre che poeta fu anche, come Goethe, naturalista, e il suo nome dev'essere ricordato nella storia della zoologia, soprattutto perché, durante il viaggio di circumnavigazione della nave russa Rjurik negli [...] anni 1815-1818, osservò e descrisse esattamente l'alternanza di generazioni delle salpe (v. tunicati, XXXIV, p. 485 segg.). Che esistessero forme diverse, in una stessa specie, e con diverso modo di riproduzione era già noto anche al Cuvier; ma lo Ch ...
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Animali marini detti così da Linneo (Systema Nat., II, 1, 1767) per la forma del corpo a guisa di sacco con due prolungamenti tubulari, più o meno lunghi, detti sifoni (fig. 1). Troviamo cenno di una ascidia [...] , v. tav. a colori), o in gruppi d'individui, detti ascidiozoi, riuniti intorno a un'apertura cloacale comune e involti in una tunica comune (figg. 4 e 5) e formanti colonie o cenobî, che hanno l'aspetto di croste o di masse compatte, viventi sul ...
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tunicati
s. m. pl. [lat. scient. Tunicata, dal lat. class. tunicatus agg. «vestito di tunica»]. – Sottotipo di cordati, detti anche urocordati (Urochordata), comprendente circa 2000 specie, tutte marine, solitarie o coloniali, ermafrodite,...
tunica
tùnica s. f. [dal lat. tunĭca (cfr. tonaca); come termine della moda femm., dal fr. tunique]. – 1. Indumento maschile e femminile usato presso i popoli antichi e soprattutto presso i Romani, che lo indossavano direttamente sul corpo:...