FAILLA, Gioacchino
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Nacque a Castelbuono (Palermo), da Nicola e da Sara Spoleti, il 19 luglio 1891. Rimasto orfano di padre all'età di soli tre anni, e avendo la madre deciso di raggiungere i propri [...] scoperta di M. Curie, la medicina disponeva allora di un'arma efficace, anche se non risolutiva, nel trattamento dei tumori: la radioterapia, effettuata con applicazioni superficiali di radio o di contenitori ripieni di radon, poi anche con impianto ...
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CALIFANO, Luigi
Giancarlo Vecchio
Nacque a Salerno il 12 ott. Igoi da Giuseppe, magistrato, e da Elimena Maida. Orfano di padre, fu educato da uno zio paterno, Salvatore, che gli comunicò una profonda [...] . Anche il Rondoni, come il Pentimalli, era cancerologo di fama internazionale, fondatore, direttore e organizzatore dell'Istituto dei tumori di Milano.
Dopo la laurea, il C. continuò a frequentare l'istituto di patologia generale, la cui direzione ...
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GALLI, Giuseppe
Salvatore Vicario
Nacque a Rovato, in provincia di Brescia, il 21 giugno 1892 da Angelo e da Angela Vezzoli, e, rimasto orfano del padre in tenera età, si trasferì a Chiari ove completò [...] di chirurgia, II [1932], pp. 1231-1246; Torsione intravaginale del funicolo spermatico, ibid., pp. 1629-1640; I tumori mesenchimali maligni del testicolo; considerazioni sudue casi di reticulo-sarcoma del testicolo ed in generale sulle neoplasie del ...
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tumore
tumóre s. m. [dal lat. tumor -oris, der. di tumere «esser gonfio»]. – 1. ant. a. Gonfiore, gonfiezza. b. fig., poet. Alterigia, superbia; atteggiamento dell’animo gonfio di superbia: tuo vero dir m’incora Bona umiltà, e gran tumor m’appiani...
tumoroso
tumoróso agg. [der. di tumore], letter. ant. – Gonfio, tumido, o anche grasso: Le guance sue non eran tumorose Né magre fuor di debita misura (Boccaccio).