IL CAIRO
L. Guerrini
(el Qāhirah = La Vittoriosa). − Capitale della repubblica egiziana. Al momento della conquista araba (640) esisteva al S del C. moderno una fortezza fondata dai Romani, Babylon, [...] cresciuti verso N, al-῾Askar ("l'accampamento", residenza dei governatori abbasidi) e al-Qata'i ("le porzioni", residenza dei Tulunidi).
Museo egizio. − Fondato nel 1857 da A. Manette, il museo sorse in un primo tempo a Gīzah, poi nel quartiere ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] e portarono solo il loro nome e quello dell'eventuale erede designato. Soltanto i governatori assurti a un alto grado di autonomia, come i Tulunidi in Egitto e in Siria dal 254 a.E./868 al 292 a.E./905 e i Samanidi nel Khorasan e in Transoxiana dal ...
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CAIRO
B. M. Alfieri
(Il Cairo; arabo al-Qāhira)
Capitale dell'od. Repubblica egiziana, il C. è uno dei centri religiosi, politici e culturali più importanti dell'Islam. Sviluppatasi intensivamente nel [...] di Sarre e di Herzfeld (Herzfeld, 1912): ciò permise di datarle proprio all'epoca degli Abbasidi e dei loro governatori in Egitto, i Tulunidi (868-905). Già dal 750 la città di al-Fusṭāṭ si era sviluppata verso N, con la creazione del sobborgo di al ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] profanazione delle tombe dell'epoca omayyade, in odio alla dinastia sconfitta.Al periodo successivo - che vide D. nell'orbita dei Tulunidi (fine del sec. 9°) e degli Ikhshidi (inizio del sec. 10°) con sede in Egitto, impegnati nel difendere la città ...
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FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] animali, bottiglie globulari. Per quanto riguarda la decorazione, gli artisti fatimidi si ispirarono ovviamente a Samarra e ai prodotti tulunidi, ma il semplice stile samarreno durò per un breve periodo e già alla fine del sec. 10° la decorazione ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] ) vi fu l'oppressione più grave e l'ultima delle insurrezioni. La situazione migliorò con una dinastia locale, quella dei Tulunidi (868-905), con i quali i Copti godettero di una rinnovata considerazione; l'architetto copto Ibn Katib al-Firghani fu ...
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GIORDANIA
F.R. Scheck
(arabo al-Urdunn)
Stato del Vicino Oriente, confinante a N con la Siria, a E con l'Iraq, a S con l'Arabia Saudita e a O con Israele. L'attuale regno hashemita di G. (alMamlakat [...] .Dall'878 gli Abbasidi persero il potere politico nell'area giordano-palestinese a vantaggio di dinastie egiziane: dapprima i Tulunidi, poi gli Ikhshididi e infine, dagli anni sessanta del sec. 10°, i Fatimidi, che divisero la pretesa al dominio ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] interessarono l'area nordafricana: in Egitto, nei pressi del quartiere militare di al-῾Askar ancora nominalmente abbaside, i Tulunidi (868-905), semindipendenti, fondarono il nucleo urbano di al-Qaṭā'i', di cui sopravvive solo la Grande moschea ...
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