tularemia Malattia infettiva acuta molto diffusa nei roditori e trasmissibile all’uomo, sostenuta da Francisella tularensis, piccolo bacillo pleiomorfo, immobile, asporigeno, aerobio, gramnegativo. Endemica [...] nel distretto di Tulare, California, dove fu descritta nel 1911 da G.W. McCoy (il quale nel 1912, insieme a C.W. Chapin, ne isolò l’agente eziologico), è diffusa in tutti gli USA, in Giappone, ex URSS, ...
Leggi Tutto
zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] febbre Q, leishmaniosi. Da contatto con ambienti contaminati da materiali organici animali, o nei quali vi sia stata presenza animale derivano: criptococcosi, alcune dermatomicosi, listeriosi, larva migrante, tetano, tularemia, nonché pulci e zecche. ...
Leggi Tutto
TROPICALE, PATOLOGIA (XXXIV, p. 410; App. II, 11, p. 1025)
Gabriele AMALFITANO
Il progresso delle scienze e l'evoluzione dei popoli ha portato in quest'ultimo decennio a notevoli e sostanziali realizzazioni [...] tutto modificato il decorso clinico e la prognosi, oltre a costituire in determinati casi un valido mezzo profilattico.
Per la tularemia (App. I, p. 1072), malattia a prognosi favorevole ed a distribuzione geografica molto diffusa in tutti i climi e ...
Leggi Tutto
tropico Parallelo della sfera celeste che segna ciascuna delle declinazioni estreme (±23°27′) che il Sole raggiunge durante il suo moto annuo apparente, quando cioè arresta il suo moto apparente verso [...] la realizzazione di una chemioprofilassi individuale; gli studi sulle bartonellosi e sulle pasteurellosi (peste, tularemia), gli studi sulle rickettsiosi e sull’istoplasmosi, l’individuazione del granuloma inguinale da Calymmatobacterium granulomatis ...
Leggi Tutto
TROPICALE, PATOLOGIA (XXXIV, p. 410)
Gabriele AMALFITANO
Lo studio delle malattie tropicali in questi ultimi decennî ha subìto un notevole impulso. Si è potuto constatare che quasi tutte le malattie [...] ; per la dissenteria amebica il Chiniophon e il Dijodoquin; per il colera la sulfoguanidina e la fuxina; per la tularemia e la peste la streptomicina; per il bubbone climatico (malattia di Nicolas e Favre) i sulfamidici e la penicillina ...
Leggi Tutto
Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] di incidenza era soltanto di 83 casi su 100.000 abitanti.
Le zoonosi, come la rabbia, il carbonchio, la tularemia e la psittacosi, sono oggi sporadiche e rare, ma costituiscono tuttavia una minaccia importante.
La riduzione drastica delle febbri da ...
Leggi Tutto
Infettive, malattie
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Si definiscono infettive le malattie determinate dalla penetrazione di un microrganismo patogeno all'interno di un organismo ospite. Il concetto [...] presenza di altri casi in famiglia (micoplasma), sul contatto con uccelli domestici (clamidie), o con altri animali (tularemia, febbre Q), su pregresse esposizioni al freddo (pneumococco), all'aria condizionata (legionellosi) o all'alcol (pneumococco ...
Leggi Tutto
tularemia
tularemìa s. f. [comp. del nome del bacillo (Pasteurella) tular(ensis), così chiamato perché l’infezione si manifestò dapprima nel distretto della città di Tulare in California, e del suff. -emia]. – Malattia infettiva acuta, simile...
pasteurellosi
pasteurellòṡi ‹paster-› s. f. [der. di pasteurella, col suff. -osi]. – Denominazione di varie malattie contagiose provocate da microrganismi del genere pasteurella, i quali, pur potendo infettare l’uomo, colpiscono di regola...