(lat. Lavinia) Mitica figlia di Latino, sposa di Enea dopo la vittoria su Turno. La leggenda è svolta soprattutto nell’Eneide di Virgilio. Livio la dice madre di Ascanio, Catone di un figlio postumo di [...] (6°-5° sec. a.C.) a Castore e Polluce. Sulla via che conduceva al porto sorgeva il santuario delle XIII are (altari di tufo allineati), cui era connessa una tomba a tumulo, trasformata nel 4° sec. a.C. in heroon di Enea, con la costruzione di una ...
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Matera
Carlo Pozzi
M. è un piccolo centro della Basilicata (il comune ha 58.643 ab., secondo stime del 2004), ma più di una volta è riuscita a catturare l'attenzione nazionale e internazionale. Già [...] , sono state realizzate alcune opere che hanno sperimentato un diverso rapporto con la tradizione attraverso l'uso del tufo come pietra da rivestimento (uffici Enel, 1988, P. Corazza; piazza Mulino, 1991, Aymonino, Corazza, R. Panella) oppure come ...
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Popolo dell’Etruria meridionale, fra i Monti Cimini e il Tevere, assoggettato da Roma nel 3° sec. a.C. Loro città capoluogo era Falerii, corrispondente alla moderna Civita Castellana. Esisteva già nella [...] nel tipo a inumazione a fossa con loculo (7°-6° sec., tombe a camera, con arredi e decorazioni interne in tufo). Improntata a modelli etrusco-meridionali è anche la morfologia vascolare locale da mensa, in impasto lucido rossastro decorato a graffito ...
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(lat. Capua) Antica città della Campania, sul luogo dell’odierna Santa Maria Capua Vetere. Fondata probabilmente intorno all’800 a.C., restò a lungo nell’orbita della cultura etrusca; passò sotto dominio [...] il Capitolium, dell’acquedotto, e di un mitreo con pitture. Da un tempio nel fondo Patturelli provengono terrecotte e sculture in tufo di una divinità matronale con bambino in braccio (Museo Campano). La necropoli ha tombe a camera con pitture, e due ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Bolsena
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Bolsena
La città etrusca di Orvieto (lat. Volsinii), distrutta dai Romani nel 264 a.C., fu rifondata nel sito dell’attuale B. (lat. [...] così un’area notevolmente più ampia di quella poi effettivamente occupata dalla città. Il circuito delle mura, a blocchi squadrati di tufo, documentato in più punti, si estendeva per circa 4,4 km (un tratto ben conservato del lato rivolto verso il ...
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Gravina, castello di
NNicola Masini
Il territorio di Gravina, in età sveva, è legato alla presenza di un castello e di un parco per la caccia, considerati dal cronista Giovanni Villani tra le "cose [...] consistenza di un rudere senza coperture e con muri in tufo calcarenitico che solo in minima parte conservano l'altezza originaria, palatium si conservano le pareti esterne in conci squadrati di tufo, consistenti tracce di archi e volte, boccioli di ...
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L'Italia preromana. I siti laziali: Castel di Decima
Fausto Zevi
Castel di decima
Località a circa 18 km da Roma che deriva il nome dalla sua ubicazione presso il X miglio dell’antica via Laurentina, [...] fine dell’VIII sec. a.C., mentre un secolo più tardi un ampliamento del terrapieno, sostenuto da un muro di controscarpa di blocchi di tufo tenero locale, si sovrappose a livelli di abitazione di VIII-VII sec. a.C.
Infine, a metà del VI sec. a.C. si ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] santuario nei pressi della città. Si tratta di figure di donne sedute, con uno o più bambini in braccio, scolpite nel tufo. Un’iconografia analoga era caratteristica della Sicilia: si pensi all’esemplare di Megara; ma in questo caso il rendimento è ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] anni Ottanta del Novecento, di un muraglione di schegge di tufo miste a terra, con bastione posto a protezione di nota come “serviana”. Le mura sono in opera quadrata di tufo di Grotta Oscura proveniente dalle cave presso Veio, il che presuppone ...
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L'Italia preromana. I siti campani: Cales
Nicoletta Scala
Cales
Il sito dell’antica C. è collocato nella località che conserva il toponimo di Calvi Vecchia, nell’attuale comune di Calvi Risorta (Caserta), [...] per sinecismo intorno a spazi urbani pubblici; a quest’epoca risale la costruzione della cinta urbica, in blocchi di tufo uniti senza malta (alcuni settori della quale presentano successivi rifacimenti in opera incerta e quasi reticolata), di cui si ...
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tufo1
tufo1 s. m. [dal lat. tardo (in glosse) tūphus o tūfus, variante del lat. class. tōphus o tōfus, di incerta origine]. – Roccia sedimentaria piroclastica formata da brandelli di lava di medie dimensioni (tufo propriam. detto) o da ceneri...