Vedi PIETRABBONDANTE dell'anno: 1965 - 1996
PIETRABBONDANTE (v. vol. VI, p. 160)
S. Capini
La ricerca dell'ultimo ventennio, che ha visto un singolare incremento degli studi sul mondo italico, ha portato [...] edifici più recenti), si sono trovati anche elementi attribuibili a edifici minori della medesima fase, costruiti in tufo (probabilmente campano) rivestito di stucco bianco e frammenti di terrecotte architettoniche. I materiali recuperati si possono ...
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Vedi VERONA dell'anno: 1966 - 1997
VERONA (Verona)
L. Beschi
Una tra le più significative città romane della Venetia (Strab., v, 213; Martial., xiv, 195, 1) nell'antichità e tra le più considerevoli, [...] S si elevarono due settori di mura di mattoni, alte circa 13 m. Il cardo e il decumanus maximus entravano in città da porte in tufo e mattoni, con due fornici e due piani di ronda a finestre. Una tabella iscritta (C.I.L., v, 3434) sulla parte rimasta ...
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Vedi VELLETRI dell'anno: 1966 - 1997
VELLETRI (Velitrae)
E. Lissi Caronna
Antica città sulle estreme propaggini dei colli laziali, posta su di un'altura di 400 m in posizione strategicamente importante [...] di queste può essere in parte ricostruito tenendo conto dei dislivelli del terreno e dei rinvenimenti in antico di blocchi di tufo e di peperino.
È provata l'esistenza di un anfiteatro da una iscrizione che ne conunemora il restauro tra il 364 ...
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L'Italia preromana. I siti laziali: Lavinium
Giulia Rocco
Lavinium
Situata a sud di Roma, al XVII miglio dell’antica via Laurentina, sorge su un pianoro sopraelevato a circa 4 km dal mare, presso il [...] sepolture e da una abitazione. I 13 altari, di epoche diverse, orientati a est e allineati in direzione nordsud, sono di tufo dipinto di rosso e mostrano una commistione di spunti ellenici e italici; gli ultimi quattro si datano alla fine del IV sec ...
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Vedi DODONA dell'anno: 1960 - 1973
DODONA (Δωδώ, Δωδώνη)
S. Ferri
L. Guerrini
S. Ferri
L. Guerrini
Località situata tra Molossia e Tesprozia, nel centro dell'Epiro (oggi Grecia nord-occidentale, presso [...] ampia, del VI sec.). Del tempio si distinguono però ancora da E ad O: il pronao, il naòs con due file di colonne in tufo (rimangono 8 rocchi) di cui l'ordine è sconosciuto, e l'opistodomo.
Più ad occidente, al centro del recinto sacro, è un edificio ...
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Vedi SEZZE dell'anno: 1966 - 1997
SEZZE (v. vol. Vil, p. 230)
E. Bruckner
L. Crescenzi
La colonia latina di Setta fu fondata, secondo la tradizione riportata da Velleio Patercolo (1,14), nel 382 a.C.; [...] ., p. 20, n. 2), un Postumio Albino console (ibid., n. 3) eresse, entro la metà del II a.C., un tempio ionico in tufo, che fu poi restaurato da un praetor (ibid., pp. 22-23, n. 4)·
Numerose le villae: quelle disposte lungo le pendici dei colli setini ...
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FIDENE (Fidenae, Fidena)
L. Quilici
Antica città del Lazio, recentemente localizzata con sicurezza sul gruppo collinare che si raccoglie attorno al poggio di Villa Spada, di fronte al Tevere e lungo [...] a nuclei dissociati all'intorno, mentre queste colline vengono aggredite e sempre più devastate da cave da cui si estraeva il tufo utilizzato nelle costruzioni di Roma (è significativo anche l'impiego per l'innalzamento delle mura del castro di Ostia ...
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CACCHI, Giuseppe
Alfredo Cioni
Nacque a L'Aquila intorno al 1535 e dovette fare buoni studi che proseguì probabilmente a Napoli ove risiedette per vari anni entrando in relazione con Orazio Salviani, [...] et orationes di Pietro Gravina e De gestis regum Neapo. ab Aragonia,libri qui extant di G. Albino. Di Giovan Battista Del Tufo stampò successivamente: Natione et costumi di mons. Paolo Regio vescovo di Vico. Il volumetto è privo di data, ma elementi ...
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Piccola città della Campania, posta a 4 miglia ad oriente di Napoli, lungo le basse pendici del Vesuvio che in quel luogo formava un piccolo promontorio eminente sulla linea del litorale, delimitato, ai [...] a penetrare in ogni spazio, ha assunto l'aspetto di un banco compatto, che, senza raggiungere la durezza del tufo, presenta gli stessi caratteri di una formazione tufoide (pappamonte), ineguale di composizione e di resistenza, a seconda delle varie ...
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È la maggiore, dopo Rodi, delle isole italiane dell'Egeo, misurando 282 kmq. di superficie, una lunghezza di 42 km. e una larghezza massima di chilometri 11. Ha forma allungata con l'asse maggiore diretto [...] 106 m. s. m., con 1412 ab. Caratteristiche di questo villaggio sono le stalle e le cantine, completamente scavate nel tufo vulcanico, che pare venissero un tempo utilizzate anche come abitazioni. I varî centri dell'isola sono collegati fra loro e con ...
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tufo1
tufo1 s. m. [dal lat. tardo (in glosse) tūphus o tūfus, variante del lat. class. tōphus o tōfus, di incerta origine]. – Roccia sedimentaria piroclastica formata da brandelli di lava di medie dimensioni (tufo propriam. detto) o da ceneri...