PIZZUTO, Antonio
Rosalba Galvagno
PIZZUTO, Antonio (Antonino). – Nacque a Palermo il 14 maggio 1893, primogenito di Giovanni, avvocato, e di Maria Amico, poetessa e cultrice di musica, figlia di Ugo [...] , e da un lavoro costante di lettura e di traduzione sui classici greci e latini tra i quali Platone, Tucidide, Tacito, Seneca; nonché Shakespeare, Proust, Joyce, che Pizzuto lesse in originale. Appena diciannovenne, pubblicò il suo primo racconto ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] epidemia non si trova quasi traccia nei suoi scritti, che citano invece ampiamente la "peste d'Atene" descritta da Tucidide.
Fin qui l'itinerario di lettura dei suoi trattati delineato dall'autore stesso; esso non esauriva affatto la grande mole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Arnaldo Momigliano
Rita Lizzi Testa
Arnaldo Momigliano è annoverato tra i più grandi storici italiani del nostro tempo per l’elevata qualità degli studi dedicati al mondo antico e alla sua percezione [...] che la forma artistica potesse condizionare il contenuto (per es., spingendo a falsificare i dati), Momigliano mostrò come Tucidide fosse andato oltre Erodoto, elaborando l’idea che la storia fosse possibile solo se contemporanea.
Gli interessi di ...
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Storico romano (n. Amiterno 86 a. C. - m. forse 35 a. C.). Venuto a Roma assai giovane, entrò nella carriera politica e fu questore (55 o 54), tribuno della plebe (52), poi forse legatus pro quaestore [...] Dopo i primi attacchi, la fama di S. si affermò: fin dal periodo giulio-claudio egli fu messo alla pari di Tucidide, ammirato e imitato, per es., da Tacito. Nei secoli successivi la sua fortuna continuò e prese maggior vigore nel Rinascimento. Basti ...
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MAJORANA (Maiorana, Mayorana), Cristoforo
Valentina Sapienza
Di questo miniatore, originario di Napoli, non si conosce l'anno di nascita. Se ne ipotizza la formazione e una lunga permanenza (1465-80 [...] , 586).
Ancora per Ferdinando, il M. eseguì la decorazione di numerosi codici: gli si attribuiscono in particolare il Tucidide, De bello Peloponnesiaco (Valencia, Biblioteca universitaria, Mss., 397-764), esemplato da Mennio nel 1475 (De Marinis, II ...
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GROSSO, Stefano
Francesco Millocca
Nacque ad Albissola Marina, presso Savona, il 22 marzo 1824 da Lorenzo e Angela Maria Scotto. Compì gli studi classici a Savona frequentando le scuole pubbliche dei [...] , ma in contestazione aperta anche nei confronti di opere di colleghi italiani, quali, per esempio, la traduzione di Tucidide effettuata da A. Peyron e la storia letteraria latina di C. Cantù, da lui stesso riprovate duramente e pubblicamente ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] è espressa in una lingua austera, con uno stile «ufficiale» e tecnico, non sempre però molto chiaro. Viene spesso paragonato a Tucidide per l'impegno nell'indagine dei fatti e per aver bandito dalla storia, che è storia degli uomini, ogni intervento ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] fino allora interpretato oratori e poeti, si volgeva agli storici e il corso del 1539-40 fu tenuto su Livio e Tucidide.
Con il tempo anche le sue riserve verso i testi volgari si vennero probabilmente attenuando, poiché anch'egli, come appare dai ...
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Storico greco (Alicarnasso tra 490 e 480 a. C. - Atene 424 circa). Fu esule a Samo, poi tornò in patria quando cadde la tirannide, e di lì si recò ad Atene, dove conobbe e ammirò Pericle e fu amico di [...] cui egli segue i fatti, le battaglie, gli aneddoti e le singolarità dei costumi e delle leggi. ▭ Il suo ritratto barbato idealizzato è noto da varie copie di un originale creato dopo la morte. Nell'erma di Napoli, iscritta, è accoppiato a Tucidide. ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] credere che sono stato contento di aver veduto Agrigenti e Siracusa. Anzi quest'ultima mi ha fatto venir voglia di legger Tucídide; e noi lo faremo insieme, se le piacerà, al mio ritorno" (Lettere, I, p. 17). Donde, fra parentesi, la famigliarità con ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...