ARGIROPULO, Giovanni
Emilio Bigi
L'anno della sua nascita, avvenuta certamente a Costantinopoli, sembra potersi fissare con buona approssimazione intorno all'anno 1415. Nulla si sa della sua prima giovinezza [...] presso la corte papale. In realtà questa speranza non dovette realizzarsi. Il Reuchlin ricorda di averlo ascoltato leggere e spiegare Tucidide a Roma, ma nessuna notizia si ha di un suo insegnamento regolare né di altri incarichi a lui affidati in ...
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SAMMARCO, Ottavio
Luca Addante
SAMMARCO, Ottavio. – Nacque verosimilmente negli anni Sessanta del XVI secolo a Napoli, da Gian Vincenzo, mentre è incerto il nome della madre. Secondo la Biografia universale [...] , accanto a Tacito, non mancano Platone, Aristotele e Plutarco menzionati dal filosofo, affiancati da altri storici dell’antichità come Tucidide, Polibio, Sallustio e Tito Livio. E sebbene tra i moderni sia Guicciardini l’autore più citato, e né ...
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FRANCINI, Antonio.
Franco Bacchelli
Nacque a Montevarchi, probabilmente dopo il 1480; nulla si sa dei suoi maestri, né della sua formazione, che dovette essere però di alto livello, considerata la sua [...] di Efestione, ecc.) e avere emendato le Epistulae ad familiares di Cicerone, dedicava, con una lettera greca, un Tucidide al pallesco Alessandro Corsini. Fecero seguito nel 1527, nel maggio, in una Firenze già ribellata ai Medici, un Tacito ...
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CANTARELLA, Raffaele
Piero Treves
Nato a Mistretta (Messina) il 25 apr. 1898 da Francesco e da Eva Rebeck, trascorse la giovinezza a Salerno, ove il padre fu a lungo insegnante di lettere classiche [...] morte dello statista, contro la probabile realtà dei fatti e contro, comunque, il giudizio difficilmente trascurabile di Tucidide).
L'antimoderne del C., riaffermato con eloquenza commossa, in occasione dei conferimento della laurea honoris causa ...
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NICCOLI, Nicolò
Concetta Bianca
– Nacque a Firenze nel 1365, come si deduce dal Catasto del 1430, in cui risulta di anni 65 (Arch. di Stato di Firenze, Catasto 1430, f. 275v), primogenito di Bartolomeo, [...] cui a Pisa, dove si era rifugiato per la peste, Niccoli acquistava da Giovanni Aurispa un codice di Tucidide.
Nell’esaltante avventura della scoperta dei codici che Poggio Bracciolini andava conducendo nei suoi numerosi viaggi ad antichi monasteri ...
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LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] non sempre equilibrata tra le parti, del processo di formazione della storiografia - da Ecateo ai bizantini, attraverso Erodoto, Tucidide e Polibio -, per la prima volta ricondotta nell'ambito della periegesi dell'età ionica, come digressione nella ...
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SEYSSEL, Claudio
Paolo Rosso
(Claude de Seyssel). – Nacque intorno al 1450 probabilmente ad Aix-les-Bains, figlio naturale dell’omonimo maresciallo di Savoia e governatore di Piemonte, esponente di [...] di Cesarea (la cui Storia ecclesiastica venne consultata nella versione latina di Rufino di Aquileia) e Tucidide. Per la complessa traduzione della narrazione tucididea delle guerre peloponnesiache Seyssel ebbe a disposizione la versione latina ...
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GRIFFOLINI, Francesco
Stefano Benedetti
LINI Nacque nel 1420 ad Arezzo da Mariotto, mercante in Ungheria, e dalla sua seconda moglie Bartolomea, figlia di Giovanni detto il Piccino. Alla tragica perdita [...] di autori greci, come confermano i prestiti dalla Biblioteca Vaticana, tra il 1455 e il 1457, di autori quali Tucidide, Eliodoro, Demostene, Origene, Giovanni Crisostomo. Ne seguì la traduzione di oltre cento Omelie di quest'ultimo, alcune dedicate ...
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GIOVAN PIETRO (Giampietro) d'Avenza (da Lucca)
Franco Pignatti
Nacque verso la fine del XIV o al principio del XV secolo ad Avenza, presso Carrara; è citato nei documenti anche come Giovan Pietro da [...] (Eschine; Isocrate; Aristotele, Topica e Logica; Cicerone, De oratore; Quintiliano; Prisciano), lessici, storie (Erodoto; Tucidide; Sallustio); ma sono presenti anche opere filosofico-morali (Aristotele, Etica; Cicerone, De natura deorum, De amicitia ...
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CAPRA (Capella, Cappella), Galeazzo (Galeatius Flavius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Milano il 7 marzo 1487 da Giovanni Pietro, originario di Verona. Le buone possibilità economiche della sua famiglia [...] sia nell'inserzione di frequenti discorsi diretti sia in certa presunzione metodologica è visibile nel C. l'influsso di Tucidide, a lui noto (è citato, ad esempio, nel cap. VI del Della eccellenza delle donne) probabilmente nella traduzione latina ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...