MACCIOTTA, Giuseppe
Italo Farnetani
Primo degli undici figli di Aniello e di Rita Deffenu, nacque a Messina il 7 genn. 1892.
La famiglia, originaria della Sardegna nordoccidentale, era di tradizione [...] . di clinica pediatrica, XXV (1927), pp. 857-952; Sulla digestione dei grassi nei bambini in alcune condizioni morbose estranee al tubogastroenterico, in Studi sassaresi, s. 2, V (1927), pp. 189-229; Il rapporto timo-milza nell'accrescimento, in La ...
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MONTANARI, Arrigo.
Stefano Arieti
– Nacque il 1° agosto 1892 a S. Alberto (Ravenna), da Giuseppe e da Barberina Fabbri.
Compì gli studi secondari a Faenza dopo che il padre vi si era trasferito per [...] (vene dell’orecchio). Montanari ritenne che lo stimolo provocato determinasse un minore assorbimento di glucosio da parte del tubogastroenterico e una tendenza a un maggior assorbimento degli organi tributari delle cave (escluso il fegato) o dei ...
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FANZAGO, Francesco Luigi
Alessandro Porro
Nacque a Padova, dal medico Marc'Antonio e da Concordia Fabris, il 12 luglio 1764 e venne battezzato il giorno seguente nella chiesa di S. Lorenzo.
Dopo aver [...] o i suoi derivati, e ne codificò la cura in tre prescrizioni fondamentali: una sana alimentazione per restituire vigore al tubogastroenterico, abluzioni in acqua e latte o siero di latte per tonificare la pelle, l'uso di adeguati medicamenti (oppio ...
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MARFORI SAVINI, Pio
Stefano Arieti
MARFORI SAVINI (Marfori), Pio. – Nato a Urbania, nel Pesarese, il 20 dic. 1861 da Ercole e da Marianna Pierpaoli, dopo aver compiuto gli studi classici a Urbino e [...] suoi derivati, in sostituzione del creosoto per il trattamento della tubercolosi e di alcune patologie infettive del tubogastroenterico (Sull’azione fisiologica di alcuni prodotti di sostituzione del guaiacolo, in Arch. di farmacologia e di terapia ...
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AUGENIO, Orazio
Loris Premuda
Nacque attorno al 1527 a Monte Santo (Marche) da Luigi, archiatra di Clemente VII. Si addottorò in medicina a Camerino o a Fermo. Ma sia prima sia dopo la laurea studiò [...] e ottimestre come sul parto, sulla gravidanza e sulla verginità. S'interessò vivamente pure alle affezioni del tubogastroenterico e a problemi di dietetica.
Fonti e Bibl.: Rotulus et matricula Iuristarum et Artistarum gymnasii Patavini, a ...
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FIGARI, Francesco
Antonia Francesca Frantini
Nacque a Genova, da Prospero e da Francesca Lavarello, il 7 giugno 1870, e nell'università genovese si laureò in medicina e chirurgia nell'anno accademico [...] I, pp. 277-288); Sul passaggio delle agglutinine ed antitossine tubercolari nel latte e loro assorbimento per via del tubogastroenterico (ibid., pp. 359-375); Il vaccino antitubercolare italiano. Tecnica di preparazione modalità di attuazione (con L ...
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epatocito (o epatocita)
La cellula propria del fegato, con caratteristiche uniche nell’organismo, vero e proprio laboratorio metabolico e catabolico. Gli e. costituiscono i due terzi circa della massa [...] da una parte poggia sui capillari che provengono dalle diramazioni della vena porta, e recano tutte le sostanze assorbite dal tubogastroenterico, e sono detti sinusoidi epatici, e dall’altra è in rapporto con l’endotelio capillare della vena epatica ...
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colon irritabile
Maria Cristina Morelli
Sindrome funzionale (ossia non riferita a una patologia organica dell’intestino) caratterizzata da dolore addominale cronico e ricorrente, associato a disturbi [...] i sintomi possono risolversi spontaneamente o evolversi verso altre forme di disturbi funzionali. È una delle patologie più frequenti del tubogastroenterico: prevale nel sesso femminile con un rapporto di 2:1 e nella fascia di età tra i 30 e i ...
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tetraciclina
Antibiotico appartenente alla classe delle tetracicline di prima generazione (di estrazione naturale) estratto e isolato per la prima volta nel 1953. Il suo uso intensivo ha provocato l’insorgere [...] dello scarso assorbimento intestinale e del circolo entero-epatico, che determinano alte concentrazioni di t. nel tubogastroenterico. Raramente si osservano epatotossicità, esofagiti o infezioni opportunistiche da candida. Può indurre fenomeni di ...
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plutonio
Elemento metallico radioattivo di cui si conoscono gli isotopi con numeri di massa da 232 a 246; quelli con tempo di dimezzamento più lungo hanno numero di massa 242 e 244. Il p. forma composti [...] leucopenia, sindromi emorragiche, e leucemiche. L’eliminazione del p. fissatosi nell’organismo avviene, attraverso il tubogastroenterico, con estrema lentezza (nel corso di parecchi anni), ma può essere alquanto accelerata dalla somministrazione di ...
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gastroenterico
gastroentèrico agg. [comp. di gastro- e enterico] (pl. m. -ci). – In medicina e anatomia, relativo allo stomaco e all’intestino: malattia g.; il tratto g. del tubo digerente.
melena
melèna s. f. [dal gr. μέλαινα, propr. femm. dell’agg. μέλας «nero» (sottint. νόσος «malattia»)]. – Nel linguaggio medico, emissione di feci nere, per la presenza di pigmenti ematici derivanti dalle trasformazioni chimiche che l’emoglobina...