MONTI, Cesarina (Rina)
Ariane Dröscher
, Cesarina Nacque il 16 agosto 1871 ad Arcisate, vicino a Como, da Francesco, magistrato, e da Luigia Mapelli.
Nel 1875, dopo la morte del padre, si trasferì con [...] dendroceli d’acqua dolce (ibid., XVIII [1896], pp. 46-57), fornendo una Contribuzione alla conoscenza dei plessi nervosi nel tubodigerente di alcuni sauri (ibid., XIX [1897], pp. 99-106) e, occupandosi di un campo ancora del tutto sconosciuto, un ...
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MARFORI SAVINI, Pio
Stefano Arieti
MARFORI SAVINI (Marfori), Pio. – Nato a Urbania, nel Pesarese, il 20 dic. 1861 da Ercole e da Marianna Pierpaoli, dopo aver compiuto gli studi classici a Urbino e [...] caratterizzato dalla potenziale azione disinfettante sul canale digerente, nell’organismo (Ricerche intorno all’acido Nuovo contributo alla questione dell’assorbimento del ferro nel tubodigerente, in Annali di farmacoterapia e chimica biologica, III ...
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INTROZZI, Paolo
Elio Guido Rondanelli
Nacque a Como il 20 luglio 1898 da Gaspare e da Flaminia Scolari. Conseguito il diploma di maturità classica, fu chiamato alle armi e partecipò al conflitto mondiale [...] , pertanto, il diretto continuatore dell'opera del maestro, e dirigendo inoltre le scuole di specializzazione in malattie del tubodigerente, del sangue e del ricambio, in malattie infettive e in medicina interna. Collocato fuori ruolo per raggiunti ...
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FRANCHINI, Giuseppe
Giuseppina Bock Berti
Nato a San Pietro Capofiume di Molinella, a circa 30 km da Bologna, il 6 marzo 1879 da Clemente e da Teresa Neri, si laureò in medicina e chirurgia presso l'università [...] nelle pulci e nei pidocchi, in Pathologica, III [1910-11], pp. 429-432; La Leishmania Donovani può vivere e svilupparsi nel tubodigerente dell'anopheles, ibid., pp. 611-613, e in Malaria e malattie dei paesi caldi, II [1911], pp. 325 s.; Leishmanie ...
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VIOLA, Giacinto
Stefano Arieti
– Nacque a Carignano (Torino) il 20 marzo 1870 da Nicola, impiegato governativo, e da Luigia Monticelli.
Si laureò in medicina e chirurgia nell’Università di Roma nel [...] Nei longitipi (microsplacnici) sarebbero state più frequenti malattie come le nevrosi, le respiratorie e del tubodigerente, mentre nei brachitipi (megalosplacnici) le malattie artritiche, cardiovascolari, renali, cutanee da eccessiva ipersecrezione ...
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BUSCAINO, Vito Maria
Giuseppe Armocida
Nato a Trapani il 1° dic. 1887 da Giuseppe e Maria Cernigliaro, si trasferì a Reggio di Calabria con la famiglia quando era ancora bambino, e in questa città compì [...] aminica. Cercò di documentare una patologia extraneurale della psicosi: Patologia extraneurale della schizofrenia. Fegato, tubodigerente, sistema reticolo-endoteliale fu la relazione che presentò su questo tema al I congresso internazionale di ...
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Ano
Daniela Caporossi
Red.
L'ano (dal latino anus, propriamente "cerchio", poi "orifizio") rappresenta l'apertura attraverso cui l'intestino retto sbocca all'esterno a livello del perineo posteriore [...] o membrana buccofaringea, e dalla membrana cloacale, rispettivamente. In seguito alla rottura di queste membrane, il tubodigerente prende rapporto con l'esterno. Modificazioni specifiche dell'originario stomodeo e della regione entodermica anteriore ...
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simbiosi
Alessandra Magistrelli
Meglio alleati che nemici
La simbiosi è una forma di rapporto tra viventi di specie diversa – i simbionti – basato sulla collaborazione. Si parla di mutualismo quando [...] scudo delle tartarughe marine o sulla pelle dei Cetacei. Esistono poi pesciolini (genere Fierasfer) che vivono all’interno del tubodigerente di alcuni echinodermi come l’oloturia – il comune cetriolo di mare (stelle, gigli e cetrioli di mare) –, da ...
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BUSI, Aristide
Mario Crespi
Nacque a Bologna il 21 luglio 1874 da Attilio e Fanny Belvederi. Di famiglia non agiata, dovette affrontare con non pochi sacrifici il corso di laurea in medicina e chirurgia, [...] da Atti del III Congr. ital. di radiologia medica, Roma, 28-30 ott. 1920; L'esplorazione radiologica del tubodigerente, Ferrara 1928), la descrizione della morfologia degli ili polmonari, delle alterazioni polmonari provocate dalla tubercolosi, dell ...
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Feci
Daniela Caporossi
Red.
Le feci (dal latino faex, "feccia") rappresentano il materiale di scarto risultante dai processi di digestione e di assorbimento del nutrimento. Sono costituite per il 75% [...] di un tratto terminale il quale è adibito all'eliminazione delle scorie (ano).
Nei Molluschi, il cui tubodigerente comprende regioni specializzate, le cellule del rivestimento interno dello stomaco e dell'intestino anteriore assorbono il nutrimento ...
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tubo
s. m. [dal lat. tubus, di oscura origine]. – 1. Elemento cilindrico, meno spesso prismatico, cavo, di lunghezza variabile, usato essenzialmente per il trasporto di fluidi, e inoltre nelle costruzioni meccaniche, nella tecnica mineraria,...
digerente
digerènte agg. [part. pres. di digerire]. – Che digerisce, che serve alla digestione: apparato d. (detto anche tubo d., e talora, nell’uso medico, soltanto il digerente s. m.), complesso di organi e di strutture che provvedono negli...