Genere di piante della famiglia Liliacee, sottofamiglia Melantioidee o Colchicacee (Linneo, Genera plantarum); sono piante tuberose, con foglie lineari che si sviluppano insieme o dopo i fiori; questi [...] vegetativa e sulle funzioni che vi si riferiscono; i capillari del dominio dello splacnico sono dilatati; il tubodigerente s'infiamma, specialmente l'intestino tenue; la sensibilitb della mucosa intestinale diviene massima a ogni piccolo stimolo ...
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SACCARINA (o solfoimide benzoica C7H5O3NS)
Luigi MASCARELLI
Alberico BENEDICENTI
È la sostanza più usata come surrogato dello zucchero: però in parecchi stati il suo impiego per edulcorare bevande [...] P. Bert (1918) essa aumenterebbe la secrezione dell'acido cloridrico del succo gastrico. Viene rapidamente assorbita dal tubodigerente, non lo irrita e non dà nemmeno irritazione renale pur esercitando una certa azione antisettica. Sono stati presi ...
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Si designano con questa parola i processi tossici provocati dall'azione sull'organismo di veleni di origine endogena. È concetto ancora molto vago e a limiti indistinti. Fatti di autointossicazione in [...] nei limiti del possibile causale, varia notevolmente. Nelle forme intestinali si cercherà di modificare la flora del tubodigerente, o di ristabilirne le funzioni. Nelle forme da riassorbimento vale l'allontanamento dei focolai di origine. Nelle ...
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Famiglia d'Insetti Ditteri, della superfamiglia dei Calitteri (o Miodarî superiori), racchiudente specie distinte dagli altri Calitteri per la grande riduzione del postscutello. Secondo Bezzi comprendono [...] nei tessuti causando miasi cutanee (Wohlfahrtia e affini); 2. penetrazione delle larve per via indiretta nel tubodigerente, ove determinano miasi intestinali (Sarcophaga haemorrhoidalis e qualche specie affine); 3. sviluppo come parassiti endofagi ...
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È un germoglio raccorciato, nello stato morfologico permanente di grossa gemma destinata a vivere tipicamente sotterra e caratteristica di alcune famiglie di piante monocotiledoni specialmente, senza escludere [...] il tratto dilatato all'inizio nella vena giugulare esterna; il bulbo duodenale, tratto importantissimo nella semeiotica radiologica del tubodigerente (v. duodeno); il bulbo dell'uretra, il bulbo del corpo cavernoso, il bulbo vestibolo-vaginale, del ...
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Con questo termine s'indica l'immissione di liquido nell'intestino per la via del retto con apposito strumento. L'uso delle lavande intestinali è antichissimo e fu particolarmente diffuso nel sec. XVIII. [...] dell'enteroclisi sono numerose: più spesso vi si ricorre per ottenere pronte evacuazioni dei segmenti distali del tubodigerente (enteroclisi evacuativa): s'introduce a tale scopo dell'acqua semplice, bollita, tiepida, in quantità variabile secondo i ...
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Sotto questo nome si comprendono comunemente tre gruppi distinti di Insetti Ditteri: i Gasterflphilidae, appartenenti alla divisione dei Miodarî medî (Antomiarî), gli Oestrinae e gli Hypoderminae, che [...] , faringe).
Gli Hypoderma depongono le uova sul pelame dell'ospite, il quale, leccandosi, le ingoia; schiudono nel tubodigerente e le larve della prima età (stadio penetrante) traversano la mucosa e arrivano nel tessuto sottomucoso della parete ...
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SENAPE (fr. moutarde, oppure sénevé; sp. mostaza; ted. Senf; ingl. mustards)
Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI
Esistono due sorta di senape: la senape nera e la bianca. La prima è fornita dai [...] . A forti dosi, per bocca, produce gastroenterite; in forte diluizione, invece, si limita a eccitare la secrezione del tubodigerente e si usa perciò come condimento. Posta sulla pelle, l'essenza di senape produce bruciore e rossore vivo a tipo ...
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Nome generico per designare quei farmaci che hanno un'azione inibente la divisione cariocinetica o mitotica; essi sono anche detti citostatici in quanto determinano citostasi, cioè impediscono la riproduzione [...] patologia arigenerativa secondo la nomenclatura di A. Baserga: si ha per una dose forte anzitutto un'atrofia del tubodigerente (enteropatia arigenerativa) poi un'aplasia del midollo osseo che si rende evidente nei giorni successivi con diminuzione ...
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. Nel 1833, per la prima volta, venne estratto dall'Aconitum napellus un alcaloide, detto aconitina (Geiger e Hesse). Tuttavia esistono diverse altre specie di aconitina, non meno interessanti, ma ancor [...] mortali. Dopo l'ingestione di una dose tossica, compaiono in pochi minuti sintomi evidenti, riferibili innanzi tutto al tubodigerente. Il bruciore e il pizzicore localizzati alla lingua e alla faringe, seguìti in breve da spasmo faringeo, si ...
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tubo
s. m. [dal lat. tubus, di oscura origine]. – 1. Elemento cilindrico, meno spesso prismatico, cavo, di lunghezza variabile, usato essenzialmente per il trasporto di fluidi, e inoltre nelle costruzioni meccaniche, nella tecnica mineraria,...
digerente
digerènte agg. [part. pres. di digerire]. – Che digerisce, che serve alla digestione: apparato d. (detto anche tubo d., e talora, nell’uso medico, soltanto il digerente s. m.), complesso di organi e di strutture che provvedono negli...