Streptomicetacee Famiglia di Actinomiceti, distinta per il micelio che non si frammenta; comprende il genere Streptomyces cui appartengono più di 70 specie per lo più saprofite viventi nel terreno, più [...] grandissima importanza in quanto è stata, tra il 1947 e il 1952, l’unico agente altamente attivo nei confronti della tubercolosi, ma il suo impiego, anche sotto forma di derivati, si è sensibilmente ridotto con la scoperta di altri antibiotici e ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] -29), ideatore della sezione sottocutanea del tendine di Achille nel piede equino (1816), e il primo a stabilire la natura tubercolare del morbo di Pott.
Alfredo A. L. M. Velpeau, successo nella cattedra al Boyer, ebbe influenza sullo sviluppo della ...
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IMMUNITÀ
Dante DE BLASI
Luigi MONTEMARTINI
. Medicina. - In medicina e nelle scienze biologiche immunità in generale significa quella proprietà per la quale alcuni organismi animali o vegetali resistono [...] . Le reazioni più adoperate sono quelle verso la tubercolina e la malleina (sostanze estratte rispettivamente dal B. della tubercolosi e dal B. della morva). Poiché l'organismo sensibile presenta questa ipersensibilità in quasi tutti i suoi tessuti ...
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IPERIDROSI (dal gr. ὑπέρ "oltre" e ἱδρώς "sudore")
Antonio Gasbarrini
Eccesso di secrezione sudorale. Può essere generale o parziale e si manifesta con umidore della cute, che a volte è ricoperta da [...] molte malattie infettive febbrili, ma specialmente la malaria, il reumatismo articolare acuto, la febbre melitense, la tubercolosi polmonare (sudori notturni). Manca poi raramente negli stati cachettici, e in alcune sindromi nervose (coma apoplettico ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] la formazione delle spore che era stata supposta da F. Cohn (1876) e annunciò nel 1882 la scoperta del microbo della tubercolosi, da lui coltivato. A questi studî e a queste scoperte seguì un lavoro attivissimo e una sempre più perfezionata tecnica d ...
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LANFRANCHI, Alessandro
Stefano Arieti
Nacque da Antonio e Francesca Ferrero il 9 febbr. 1877 a Firenze e qui, dopo aver frequentato le scuole dei padri scolopi, nel 1896 si diplomò presso la sezione [...] Nuova Veterinaria, IV [1926], pp. 49-51), studiò varie forme morbose animali tra le quali in modo particolare la tubercolosi e le brucellosi quali possibili malattie trasmissibili all'uomo (Il contributo che la medicina veterinaria ha portato e deve ...
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FALCHI, Francesco
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Chiaramonti (Sassari), da Cristoforo e da Maria Madau, il 28 febbr. 1848. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Torino, [...] 44).
Tra i lavori del F. di più stretta pertinenza clinica meritano una menzione particolare quelli dedicati alla tubercolosi dell'occhio. All'argomento egli si era interessato fin dagli anni trascorsi nella clinica del Reymond, attratto dallo studio ...
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ASTACHOVA, POLINA
Francesco Zippel
Unione Sovietica • Doneck (Ucraina), 30 ottobre 1936 • Specialità: Parallele asimmetriche, Trave, Corpo libero, Concorso generale
Vincitrice di nove medaglie olimpiche, [...] dovette trasferirsi con la famiglia a Severoural´sk, alle pendici degli Urali settentrionali, dove si ammalò di una forma di tubercolosi. Ritornata a Doneck, riuscì a guarire e all'età di tredici anni iniziò a dedicarsi alla ginnastica. Due anni ...
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Storia. - L'alcoolismo, che significa l'abuso delle bevande alcooliche fermentate (vino, birra ecc.) o distillate, con tutte le conseguenze funeste agl'individui, alle famiglie, alla società, alla razza, [...] lit de la tuberculose. Di questa opinione sono molti medici, mentre per altri l'alcoolismo agevola indirettamente lo sviluppo della tubercolosi per le tristi condizioni in cui mette le sue vittime. L'alcoolista infatti, nella sua vita di miseria, di ...
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SANARELLI, Giuseppe
Medico, nato a Monte San Savino (Arezzo) il 24 settembre 1864. Si laureò a Siena (1889), dove fu libero docente d'igiene (1893), poi professore titolare (1895). Fondò e diresse l'istituto [...] che il cosiddetto carbonchio interno o alimentare è un processo enteritico di origine ematogena e setticemica. Nel campo tubercolare si consacrò allo studio dei fattori ereditarî giungendo alla nuovissima concezione dell'eredo-immunità (1916-1931) da ...
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tubercolosi
tubercolòṡi s. f. [der. di tubercolo]. – 1. Malattia infettiva e contagiosa dell’uomo e di alcuni animali (soprattutto bovini, e altri a sangue caldo), provocata da uno schizomicete parassita, della specie Mycobacterium tuberculosis,...
tubercolare
agg. [der. di tubercolo]. – 1. Nelle scienze biologiche, del tubercolo, o caratterizzato dalla presenza di tubercoli: struttura t.; forma t. della lebbra. 2. Nell’uso com. e anche medico, della tubercolosi, relativo alla tubercolosi,...