BOERI, Giovanni
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Nato a Demonte (Cuneo) l'11 apr. 1867, si trasferì presto a Napoli, ove si laureò in medicina e chirurgia nel 1891. Allievo e assistente di E. De Renzi, nel 1897 ottenne la docenza [...] provocata con la palpazione del muscolo trapezio, che è oggi considerata uno dei segni più costanti e importanti della tubercolosi polmonare (segno di Boeri); nel 1929, al XXXV congresso di medicina interna, tenutosi a Genova, tenne una relazione ...
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WEIL, Adolf
Agostino Palmerini
Medico, nato il 7 febbraio 1848 a Heidelberg, morto a Wiesbaden il 23 luglio 1916. Laureatosi nel 1871 a Heidelberg, perfezionatosi a Berlino e a Vienna, nel 1872 conseguì [...] docenza in medicina interna, divenne professore straordinario nel 1876 e nel 1886 ebbe la cattedra di Dorpat. Ammalatosi di tubercolosi laringea, lasciò l'insegnamento, esercitando la professione nell'inverno a Ospedaletti e a S. Remo e nell'estate a ...
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SANFELICE, Francesco
Igienista e patologo, nato a Roma il 31 dicembre 1861. Laureatosi a Napoli nel 1887, fu dal 1889 al 1893 assistente nell'Istituto d'igiene di Napoli. Nel 1894 ebbe la cattedra d'igiene [...] a Napoli, nel 1903 a Messina, nel 1912 a Modena, nel 1929 a Bari. I suoi lavori più importanti si riferiscono alla tubercolosi e ai tumori maligni.
Ha scritto: Etiologia e cura dei tumori maligni (Torino 1911; Napoli 1930). ...
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Poncet, Antonin
Chirurgo francese (Saint-Trivier, Ain, 1849 - Culoz, Ain, 1913). Prof. di clinica chirurgica a Lione. A lui si devono l’attuazione della cistotomia sovrapubica nell’ipertrofia prostatica, [...] miglioramenti della tecnica dell’uretrostomia perineale, dell’asportazione del gozzo, ecc., la descrizione di una particolare forma di poliartrite (pseudoreumatismo tubercolare di P.), che si riscontra in corso di tubercolosi acuta. ...
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linfocitosi
Aumento del numero dei linfociti nel sangue circolante. La l. può essere assoluta (numero totale per mm3 aumentato), oppure relativa (aumento della percentuale dei linfociti nella formula [...] (per es., nei neonati o dopo una vaccinazione) e una l. patologica, nel corso di alcune malattie infettive (tubercolosi, malattie virali varie e, in part., da citomegalovirus, HIV, mononucleosi infettiva). Molte volte la l. è contemporanea alla ...
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incubazione
Periodo che intercorre fra la penetrazione del germe di una malattia infettiva nell’organismo e la comparsa dei primi sintomi della malattia stessa; il periodo di i. varia nelle diverse malattie, [...] ma è pressoché costante in ciascuna di esse: può essere di pochi giorni (influenza, scarlattina, colera) o di settimane e mesi (rabbia, tetano) e talora di anni (tubercolosi, lebbra). ...
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. La pratica d'inviare nel periodo estivo gruppi di fanciulli alle cure climatiche montane o marine ha dato origine alle cosiddette colonie temporanee estive.
Queste sorsero in Italia nel 1822 quando l'ospedale [...] nel 1853 e proseguito per oltre un trentennio, per trarre fuori dalle corsie degli ospedali comuni i fanciulli malati di tubercolosi delle ossa, delle articolazioni, del tessuto linfatico e portarli alla cura del sole e del clima marino. Il movimento ...
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ZOMOTERAPIA (dal gr. ξωμός "succo di carne" e ϑεραπεία cura")
Francesco Galdi
Cura con il plasma muscolare che nel 1865 fu raccomandata da J.-J.-N. Fuster di Montpellier (1801-1876), contro la tisi e [...] , sciroppo di scorze di arancio, brodo caldo, sale o zucchero.
Si sono notati dei benefizî specie nei primi stadî della tubercolosi quando l'infezione non riconosce che il solo bacillo di Koch; ma quando si passa agli stadî ulteriori delle infezioni ...
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PONFICK, Emil
Agostino Palmerini
Anatomopatologo, nato il 3 novembre 1844 a Francoforte sul Meno, morto a Breslavia il 3 novembre 1913. Laureatosi nel 1867 a Heidelberg; studiò a Würzburg anatomia patologica [...] .
Sono molto importanti i suoi lavori sull'emoglobinuria, sulla trasfusione sanguigna nelle ustioni; sulla tubercolosi miliare successiva a tubercolosi del dotto toracico, sull'actinomicosi, sulla steatonecrosi del pancreas (che egli descrisse per ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] malattie frequenti e un numero molto più elevato di malattie meno frequenti o rare).
Le grandi malattie infettive
Tubercolosi
L'eziologia della tubercolosi venne stabilita nel XIX sec., in due fasi distinte. Il passo decisivo nella prima fase fu il ...
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tubercolosi
tubercolòṡi s. f. [der. di tubercolo]. – 1. Malattia infettiva e contagiosa dell’uomo e di alcuni animali (soprattutto bovini, e altri a sangue caldo), provocata da uno schizomicete parassita, della specie Mycobacterium tuberculosis,...
tubercolare
agg. [der. di tubercolo]. – 1. Nelle scienze biologiche, del tubercolo, o caratterizzato dalla presenza di tubercoli: struttura t.; forma t. della lebbra. 2. Nell’uso com. e anche medico, della tubercolosi, relativo alla tubercolosi,...