È forse il più antico trovatore catalano in lingua provenzale (metà del sec. XII); ma non è certo chi sia il conte Jaufres, cui egli si rivolge. Era originario di Pallol presso Elno (Rossiglione). Fu - [...] dice l'antica biografia - della Catalogna, della terra del conte del Rossiglione; cavaliere povero, però destro, educato e prode in armi, e "atrovò" buone canzoni; ma non si conferma che cantasse "di Ermesinda ...
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Poeta svedese (Stigtomta, Nyköping, 1818 - Stoccolma 1877). Giornalista, traduttore (Byron, libretti d'opera tra cui Il Trovatore di S. Cammarano), si fece interprete del liberalismo patriottico e scandinavista [...] con liriche e canti che risentono dell'influsso di E. Tegnér (Vilda rosor "Rose selvatiche", 1848). Nella raccolta Dikter ("Poesie", 1854-61), il tono della sua ispirazione si fa più riflessivo, con momenti ...
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DORIA, Paolo (Polino)
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1260 da Simone, figlio del celebre trovatore Percivalle. Suoi fratelli furono Manfredo (morto prima del 1291) ed Oliviero. Nel 1275, in testamento, [...] Ferretto, in Atti della Soc. ligure di storia patria, XXXI (1901-1903), ad Indicem; A. Ferretto, Documenti intorno ai trovatori Percivalle e Simone Doria, in Studi medievali, II (1906-1907), pp. 283 s.; Documenti sulle relazioni tra Voghera e Genova ...
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COSSEZEN
Mario Pagano
Rimatore del sec. XII, originario dell'Italia settentrionale, e solitamente considerato il primo trovatore italiano; di lui si ignorano sia la data di nascita sia quella di morte.
Le [...] su C. provengono dalla strofa XIII, vv. 73-78, del sirventese di Peire d'Alvernha Chantarai d'aquestz trobadors, rassegna satirica di trovatori e di giullari a lui coevi: "E l dotzes, us veilletz lombartz, / que clama sos vezins coartz, / et ill eis ...
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a
Gianluigi Toja
Preposizione provenzale, segnacaso del dativo, nei versi in lingua d'oc attribuiti da D. al trovatore Arnaut Daniel (Pg XXVI 141, 146, 147). ...
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Notaio (m. Ferrara poco dopo il 1330). Compilò un'antologia provenzale. Si conosce di lui una tenzone con il trovatore Raimon Guillem, in lode dei signori d'Este. ...
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Ara ausirez encabalitz cantars (" Ora udirete dei canti eccellenti ")
Gianluigi Toja
È l'incipit della canzone ‛ illustre ' del trovatore Giraut de Bornelh (v.), citata da D. per l'esemplare inizio endecasillabico [...] (VE II V 4). Così suona la lectio vulgata, ma il moderno editore della poesia, Adolf Kolsen, seguendo quella di un minore gruppo di manoscritti, l'ha mutata in Er'ausiretz enchabalir chantars (" Ora udirete ...
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som
Voce provenzale (sostantivo maschile), che significa " sommità ", " parte più alta ". Allude al Paradiso terrestre, nelle parole che il trovatore Arnaldo Daniello pronuncia nel suo parlar materno: [...] per aquella valor / que vos guida al som de l'escalina (Pg XXVI 146) ...
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denan
Gianluigi Toja
Voce provenzale (avverbio), " dinnanzi ": ricorre in uno dei versi fatti pronunciare da D., nella sua lingua, al trovatore Arnaut Daniel: e vei jausen lo joi qu'esper, denan (Pg [...] XXVI 144) ...
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esperar
Gianluigi Toja
Verbo provenzale, " sperare ": ricorre (nella I singol. del pres. indic.) nel quinto verso in lingua materna del trovatore Arnaut Daniel: e vei jausen lo joi qu'esper, denan (Pg [...] XXVI 144) ...
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trovatore1
trovatóre1 s. m. (f. -trice) [der. di trovare], raro o ant. – Chi trova, soprattutto nel sign. di scoprire, inventare, ideare (e per lo più seguito dal compl. indicante la cosa trovata): il t. della nuova arte, di quest’astuto inganno.
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...