È una ghiandola annessa all'intestino; la più grossa del corpo; riversa il suo secreto in un complesso sistema di canali denominati vie biliari; esse sono costituite dapprima dai sottili dotti biliferi, [...] dar luogo a serie conseguenze. È rara la chiusura dell'arteria epatica; più frequente quella della vena porta (trombosi, compressione, tumori). In quest'ultimo caso le piccole vene accessorie aumentano di proporzioni (vene della cistifellea, vene dei ...
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drepanocitosi
Massimo Breccia
Claudio Cartoni
Disordine genetico, chiamato anche anemia falciforme, legato ad un’alterata sintesi della catena beta dell’emoglobina. È causata da una mutazione puntiforme [...] (a mezza luna o a falce), divengono rigidi e incapaci di scorrere all’interno dei piccoli vasi, creando trombosi del microcircolo. Il quadro clinico che ne deriva è estremamente variabile passando da un disordine lieve, riscontrabile casualmente ...
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MENINGI (dal gr. μῆνιγξ"membrana")
Alberto Pepere
Sono le membrane che rivestono il sistema nervoso centrale derivate dalla meninge primitiva dell'embrione in numero di tre: la dura madre (dura mater), [...] e alla pia madre.
Anatomia patologica. - Per i vizî di sviluppo v. cervello; midollo spinale; rachischisi.
La trombosi dei seni della dura madre, primitiva (marantica, autoctona) o secondaria (infiammatoria), più spesso otogena, da carie ossea, ecc ...
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LERMOYEZ, Marcel
Agostino Palmerini
Otorinolaringoiatra, nato il 24 luglio 1858 a Cambrai, Nord, morto il 1 febbraio 1929 a Parigi. Si laureò a Parigi nel 1886, nel 1891 fu medico degli ospedali, nel [...] otosclerosi, spasmo dell'arteria uditiva interna, ecc.) e diede importanti contributi all'otochirurgia (meningiti, ascesso cerebrale, trombosi dei seni, ecc.).
Fra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: (insieme con A. Gouguenheim) Physiologie de ...
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Leriche, René
Chirurgo francese (Roanne, Loira, 1879 - Cassis 1955). Direttore (1924) della clinica chirurgica dell’università di Strasburgo e poi (1931) dell’Istituto di chirurgia sperimentale di Lione. [...] di L.: ostruzione cronica aorto-iliaca dovuta a un processo di arteriosclerosi obliterante che si complica con una trombosi sovrapposta; sintomi caratteristici sono dolore, disturbi trofici e della termoregolazione degli arti inferiori, impotenza; la ...
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Le forme più frequenti di cancrena sono quelle arteriosclerotiche, quelle nella malattia di Buerger e quelle da embolia arteriosa.
La cancrena degli arti da arteriosclerosi può essere dovuta a un progressivo [...] nel torrente circolatorio (tipo cancrena embolica), o perché l'arteria periferica, colpita dal processo, va incontro a una trombosi massiva. Nel primo caso, la cancrena è parcellare e più o meno rapidamente progressiva; nel secondo compare all ...
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immobilizzazione
In ortopedia, pratica terapeutica consistente nell’abolizione dei movimenti di un segmento scheletrico mediante opportuni mezzi di contenzione: ha l’indicazione più caratteristica nel [...] una vera e propria sindrome (sindrome da i.), con rallentamento del circolo e conseguente facilità alle trombosi venose, diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, abolizione dei riflessi posturali, diminuzione delle masse ...
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Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti [...] valida a seconda dei casi, contro le emorragie, è quella di coagulare quando esce dai vasi; solo in condizioni patologiche (trombosi) il s. coagula nell’interno di essi. Fisicamente il s. è una sospensione; infatti risulta di una parte corpuscolata ...
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Sangue
Lucio Luzzatto
Il sangue è il liquido di colore rosso che circola nelle arterie e nelle vene (vasi sanguigni) degli animali superiori. In biologia, il sangue è un tessuto, perché consiste di [...] a cause contingenti o locali: per es., può essere una complicanza di un intervento operatorio o di un tumore). La trombosi però, soprattutto se gli episodi sono ripetuti, può essere dovuta invece a una predisposizione ereditaria, che di solito è la ...
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anticoagulanti, fàrmaci Sostanze che ostacolano la coagulazione del sangue sia in vivo, prevenendo l’instaurarsi o l’estendersi della tromboembolia o disciogliendo il trombo formato e ristabilendo la normale [...] poiché hanno numerose applicazioni di laboratorio, e taluni anche cliniche, in svariate condizioni morbose in cui vi sia pericolo di trombosi o di embolia. Di questi i più noti sono l’eparina, il dicumarolo, i loro derivati, i sali di terre ...
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trombosi
trombòṡi s. f. [dal gr. ϑρόμβωσις, der. di ϑρόμβος «grumo, trombo»]. – 1. In medicina, condizione morbosa caratterizzata dalla formazione di trombi nei vasi sanguiferi e nel cuore: t. delle arterie o arteriosa, secondaria ad alterazioni...
splenotrombosi
splenotrombòṡi s. f. [comp. di spleno- e trombosi]. – In medicina, la trombosi della vena splenica, che si manifesta clinicamente con tumefazione dolorosa della milza, e talora si complica con trombosi della vena porta (pileflebite).