È la perdita di sangue dall'intestino; avviene prevalentemente nei processi ulcerativi di quello, per ulcera duodenale, dissenteria, tifo, tubercolosi, carcinoma, colite ulcerosa, ma può aversi anche come [...] emofilia, leucemia, ecc.) e ancora in seguito a infezioni settiche, oppure a stasi venosa generale, a embolia o trombosi di vasi intestinali, a invaginazione, a elmintiasi (anchilostoma), e finalmente per necrosi prodotta da veleni ad azione caustica ...
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Ramo della medicina che si occupa della patologia del sistema venoso. Con l’acquisizione di nuove tecniche diagnostiche e a seguito dei progressi della chirurgia vascolare, la f. tende a costituirsi come [...] opacità dalla forma tondeggiante o allungata e situata lungo il decorso dei vasi. La flebotrombosi designa una varietà di trombosi venosa consistente nella formazione di un trombo nel lume di un segmento venoso integro (e non infiammato come nella ...
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Fisiologo statunitense (West Pembroke, Maine 1899 - Toronto 1978). Allievo, a Toronto, del fisiologo J. J. Macleod, fu associato alle ricerche di F. G. Banting sulla possibilità che il pancreas producesse [...] la prima dose di insulina ad un paziente. Sono anche importanti i suoi studî sugli anticoagulanti per la prevenzione della trombosi e la scoperta dell'istaminasi e della colina. Dal 1925 prof. di fisiologia all'univ. di Toronto e dal 1941 ...
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trombofilia
Condizione clinica caratterizzata da una predisposizione al tromboembolismo venoso (➔). Tale predisposizione può determinare un aumento del rischio trombotico, senza una causa apparente o, [...] , morte intrauterina del feto). Le manifestazioni cliniche dei soggetti trombofilici sono rappresentate da trombosi venosa profonda, embolia polmonare, più raramente trombosi di altri distretti e delle vene degli arti superiori. Si distinguono una t ...
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bioassorbibile
agg. Che si assorbe o si decompone in modo naturale.
• L’azienda statunitense Abbott Laboratories, già presente sul segmento degli stent coronarici, un mercato da 4 miliardi di dollari, [...] lattico (sostanza presente nell’organismo umano), lo stent ha ripristinato l’elasticità naturale del vaso senza rischio di trombosi intrastent sebbene rimanga ancora da valutare la durata del risultato, ossia se negli anni, non avvenga nuovamente un ...
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tromboplastina
Fattore proteico tissutale della coagulazione del sangue. La t. è una lipoproteina, detta anche fattore III, la cui funzione è quella di agire insieme al fattore VII per accelerare l’attivazione [...] nella cosiddetta via estrinseca della coagulazione. Il significato clinico dell’aumento della t. è rappresentato dalla tendenza alla trombosi; la sua diminuzione indica una minor capacità del sangue a coagulare, ed è spesso indice dell’efficacia di ...
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In patologia medica, condizione morbosa contrassegnata da incapacità di un organo (cuore, vasi, reni ecc.) o di una sua parte (valvole cardiache, corteccia surrenale ecc.) a espletare integralmente le [...] corporeo connesso ad alterazioni strutturali delle arterie (arteriti, arterosclerosi avanzata ecc.), a spasmi, od occlusione (trombosi, embolia, compressioni estrinseche). La sintomatologia che ne deriva è diversa a seconda del distretto corporeo ...
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piastrinosi
Condizione patologica, in cui il numero delle piastrine è superiore a 400.000÷500.000 per mm3 di sangue. Le cause di p. sono: splenectomia (con conseguente mancata distruzione di piastrine [...] spesso subito dopo interventi di chirurgia maggiore e sanguinamenti abbondanti. Le conseguenze della p. sono trombosi arteriose e venose. Il trattamento è eziologico, quando possibile, eventualmente associato ad antiaggreganti piastrinici (salicilato ...
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ileostomia
Comunicazione chirurgica dell’ultima ansa dell’ileo con l’esterno. Si pratica con carattere di urgenza, nell’impossibilità di procedere a interventi più demolitori, in caso di stenosi del [...] a questo tratto (poliposi multipla maligna), per colite ulcerosa cancerizzata che non risparmia l’ultimo tratto del retto, per trombosi massiva dell’arteria mesenterica inferiore con conseguente necrosi del colon. Le conseguenze di una i. sono spesso ...
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atetosi
Malattia del sistema extrapiramidale, che si manifesta con movimenti involontari degli arti, specie dei segmenti estremi, della faccia e della lingua: i movimenti delle dita sono detti tentacolari [...] È legata a una particolare lesione del corpo striato. Sovente i movimenti atetosici sono associati a quelli coreici (coreoatetosi). È possibile l’origine vascolare (aterosclerosi, trombosi) di movimenti atetosici che complicano sindromi emiparetiche. ...
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trombosi
trombòṡi s. f. [dal gr. ϑρόμβωσις, der. di ϑρόμβος «grumo, trombo»]. – 1. In medicina, condizione morbosa caratterizzata dalla formazione di trombi nei vasi sanguiferi e nel cuore: t. delle arterie o arteriosa, secondaria ad alterazioni...
splenotrombosi
splenotrombòṡi s. f. [comp. di spleno- e trombosi]. – In medicina, la trombosi della vena splenica, che si manifesta clinicamente con tumefazione dolorosa della milza, e talora si complica con trombosi della vena porta (pileflebite).