Poeta satirico tedesco (metà sec. 12º). Appartenne forse al ceto dei cavalieri. Ritiratosi dalla vita mondana, sostenne con sferzante efficacia oratoria le posizioni di un sopravvissuto rigorismo ascetico [...] , mentre l'opera principale, Von des todes gehugde (1160 circa), smaschera le magagne morali di tutti i ceti sociali, compiacendosi nella drammatica rappresentazione della caducità della vita e culminando nell'evocazione del trionfo della morte. ...
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Scrittore svedese (Hönsinge 1860 - Büyükdere, İstanbul, 1925). Nelle prime raccolte liriche, Dikter ("Poesie", 1884) e Notturno (1885), evocò con grande sensibilità e nuova libertà formale il paesaggio [...] ad abbandonare la patria. L'influenza di F. Nietzsche lo portò a una esaltata fede in una rinascenza germanica attraverso il trionfo di una aristocrazia contadina: Ung Ofegs visor ("I canti del giovane Ofeg", 1892) e il romanzo Resan hem ("Il ritorno ...
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Architetto e poeta (Padova 1653 - Modena 1732), custode (dal 1691) della Bibl. univ. di Padova. Come architetto, riprese con vivacità le forme del Palladio fondendole con elementi tratti dal barocco romano; [...] Pisani a Stra e alcuni edifici del parco. Come poeta, è noto per alcuni drammi musicati da A. Scarlatti (Il trionfo della libertà, 1707; Mitridate Eupatore, 1707), da A. Pollarolo (Ottone, 1694; Irene, 1695), da A. Caldara (Il selvaggio eroe, 1707 ...
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Scrittore danese, nato a Ribe il 25 agosto 1901. Scenografo a Parigi e a Londra prima, poi al "Reale" di Copenaghen. Esordì nel 1935 con una commedia Melodien der blev vaek ("La melodia perduta"), dove [...] di bambina") rincrudì il tono della sua polemica contro il conformismo della borghesia danese. Nel 1939 ottenne un trionfo col dramma Anna Sophie Hedvig, vibrato appello alla ancor fiacca volontà popolare di resistere al nazismo. Durante e dopo ...
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AMELONGHI (Amelunghi, Amalonghi), Girolamo, detto il Gobbo da Pisa, il Forabosco, Martin Paladel, Ser Galigastro da Varlecchio
Anna Buiatti
Poeta pisano, visse intorno alla metà del sec. XVI. La sua [...] da una lettera di N. Martelli e dai ricordi di A. da Sangallo) prese parte alla grandiosa mascherata, detta del Trionfo della Pazzia, organizzata da Alfonso de' Pazzi, che colse l'occasione per lanciargli un violento epigramma di scherno.
Della varia ...
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Critico e storico danese (Copenaghen 1865 - ivi 1942). Prof. universitario di storia della letteratura, uno dei propugnatori del realismo sulle orme di G. M. C. Brandes, maestro entusiasta del "liberalismo [...] lui nota anche per i suoi lunghi viaggi in Italia, Fra Italien ("Dall'Italia", 1892: impressioni di viaggio); Dante (1892); Renaissances Frembrud ("Il trionfo del Rinascimento", 1922); infine lavori su Corneille (1927), Molière (1929), Racine (1932). ...
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Poeta (Bassano del Grappa 1749 - ivi 1835). Visse tra Bassano, Venezia e Padova ora senza, ora con mediocri uffici. Dopo alcuni poemetti (i pariniani Il tupè, 1772, e lo Specchio, 1773; il Farnetico, 1773; [...] misura di sé nelle 40 Anacreontiche a Irene e in poche altre a Dori, scritte dal 1770 alla fine della vita. Nella raffinata grazia, arguta e patetica, nella serenità mescolata a lieve mestizia di V., l'Arcadia celebra il suo ultimo fragile trionfo. ...
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Poeta russo (Kazan´ 1903 - Mosca 1958). Cominciò a pubblicare poesie nel 1927 insieme a libri per bambini. Attaccato da A. I. Bezymenskij al primo Congresso degli scrittori sovietici (1934) come nemico [...] prima raccolta di versi (Stolbcy; trad. it. Colonne di piombo, 1962), del 1930 il poemetto burlesco Toržestvo zemledelija ("Il trionfo dell'agricoltura"); Vtoraja kniga stichov ("Secondo libro di versi"), dal tono già più pacato e pensoso, è del 1937 ...
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Romanza, componimento poetico spagnolo di carattere epico-lirico, in doppi ottonari assonanzati, di cui è attestata l’esistenza già a metà del 15° secolo. Disdegnato dapprima dalle classi più colte, all’epoca [...] y Pelayo e poi da R. Menéndez Pidal, che ha collegato il formarsi di questo genere poetico con il trionfo di forme sociali borghesi.
Una fondamentale partizione distingue i r. in viejos, anteriori al pieno fiorire del Rinascimento e comprendenti ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] nelle iscrizioni turche dell’Orchon sia nei testi cinesi. L’importanza che ebbero i Tatari spiega come, anche dopo il trionfo del gruppo ‘mongolo’ in senso stretto, il nome (divenuto in Occidente Tartari, salvo che presso i Russi) sia ancora servito ...
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trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...
trionfare
(ant. triunfare) v. intr. [dal lat. triumphare, der. di triumphus «trionfo»] (io trïónfo, ecc.; aus. avere). – 1. Ricevere l’onore del trionfo, celebrare il trionfo: Al grande Augusto che di verde lauro Tre volte trïunfando ornò...