Pseudonimo anagrammatico del poeta in dialetto romanesco Carlo Alberto Salustri (Roma 1871 - ivi 1950). Autore di sonetti, nei quali raffigurò la Roma borghese e piccolo borghese, T. abbandonò assai presto, quasi completamente, questa forma espressiva, per passare alla creazione, intorno al 1907, d'un tipo di favola che, nella prima idea, avrebbe dovuto essere una sorta di parodia delle favole classiche, ...
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Damiani, Claudio. - Poeta italiano (n. San Giovanni Rotondo 1957). Considerato uno dei più significativi poeti italiani contemporanei, laureato in Lettere alla Sapienza di Roma, è stato tra i fondatori [...] . Arte e poesia (1992); Orazio, Arte poetica, con interventi di autori contemporanei (1995); Le più belle poesie di Trilussa (2000). Ha pubblicato le raccolte poetiche Fraturno (1987), La mia casa (1994), La miniera (1997, Premio Metauro), Eroi ...
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Critico letterario italiano (Roma 1923 - ivi 1983), prof. di storia della letteratura italiana moderna e contemporanea dal 1964, prima nell'univ. di Messina e poi in quella di Roma; dal 1948 redattore [...] ed. 1983); La giovane narrativa italiana tra documento e poesia (1962); Preistoria del Futurismo (1970); Il primo Marinetti (1970); Trilussa, storia di un poeta (1974); La vita sospesa (1978); L'orologio del Pincio. Leonardo Sinisgalli tra certezza e ...
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FABRIZI, Aldo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 1º nov. 1905 da Giuseppe e da Angela Petrucci, fruttivendoli in Campo de' fiori. All'indomani dell'improvvisa morte del padre, rinunciò a frequentare la [...] , secondo lui, esprimevano "l'anima del popolo", scrisse monologhi e poesie in dialetto romanesco che presentò a Trilussa (C. A. Salustri) ricevendone incoraggiamento a proseguire.
Presero così forma personaggi della Roma popolare e piccolo borghese ...
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GORI, Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Roma, il 7 luglio 1876, da Vincenzo Guglielmo e Giovanna Santi. Terminato il liceo, si laureò dapprima in giurisprudenza, iscrivendosi poi a medicina, senza tuttavia [...] illustrato de La Tribuna di Roma -, si fece presto la fama di critico militante severo e intransigente. Amico di Trilussa e suo ammiratore, compose poesie e canovacci teatrali in romanesco.
Anticlericale e massone, allo scoppio della Grande Guerra fu ...
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JANDOLO, Augusto
Arnaldo Bocelli
Poeta romanesco, nato il 25 maggio 1873 a Roma, dove vive. Fu per un anno (1898) attore nella compagnia drammatica di Eleonora Duse; quindi si diede al commercio antiquario, [...] sue Memorie d'un antiquario (Milano 1935; 2ª ed., ivi 1938).
La poesia dello J., come in genere quella dei poeti romaneschi posteriori a Trilussa, distaccandosi dal grande esempio del Belli e da quella tradizione satirica e realistica di cui appunto ...
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Pseudonimo di Mario Fagiolo, poeta in dialetto romanesco e architetto, nato a Roma il 12 marzo 1905; ha fondato alcune riviste di poesia e curiosità dialettali, fra cui Orazio (1949) e Il Belli (1952).
La [...] in Una striscia de sole) serve di remora al trasmodare del suo gusto "macaronico". Ha anche scritto una Lunga vita di Trilussa (Roma 1951) e compilato, in collaboraz. con P. P. Pasolini, un'antologia della Poesia dialettale del Novecento (Parma 1952 ...
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GIAQUINTO, Adolfo
Carlo D'Alessio
Nacque a Napoli il 25 ott. 1847 da Antonio e Amalia Cicciarella; quando aveva tre mesi, la famiglia si trasferì a Roma.
Dopo aver completato la prima istruzione, il [...] vide tra i suoi collaboratori N. Ilari, A. Chierici, il giovane Trilussa, F. Sabatini e l'illustratore O. Rodella. Ma a seguito di viaggiatore", accolse scritti di N. Martoglio, A. Sindici, Trilussa e di altri scrittori in vernacolo.
Ma la fase più ...
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BRIGANTE COLONNA ANGELINI, Gustavo
Giovanni Orioli
Nato a Fano (Pesaro) il 3 febbr. 1878 da Giulio e da Maria Giovannini, si impiegò a vent'anni al ministero della Guerra, dove divenne primo segretario [...] fu specialmente famoso nel mondo dei romanisti sia come squisito dicitore della propria e dell'altrui poesia (Belli, Trilussa, Pascarella in primo piano), sia quale epigrammista e autore di pasquinate. Alcuni epigrammi fece conoscere lo stesso autore ...
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anagramma
s. m. [comp. del gr. ἀνά (che qui indica inversione) e γράμμα «lettera», rifacimento del gr. tardo ἀναγραμματισμός, che aveva questo stesso sign., der. di ἀναγραμματίζω «invertire le lettere di una parola»] (pl. -i). – Sostituzione...