TRIFORA
Veniero Colasanti
. Si chiama trifora la finestra di un edificio, esterna o interna, a tre luci, risultanti da due regoli o pilastri o colonnine, che ne dividono in tre parti lo spazio compreso [...] , acuti il gotico, or sì or no inclusi e unificati da un solo arco soprastante operato nel pieno della parete. Le trifore sono frequentissime: a) nei campanili: esempio bellissimo, tra i molti di Roma - S. Cecilia, S. Giorgio in Velabro, S. Maria in ...
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TRIFORIUM
Bruno Maria Apollonj
. Si dà il nome di triforium a quella serie di finestre, per lo più trifore (di qui l'etimologia), che frequentemente si riscontrano aperte sulla navata maggiore delle [...] cattedrali gotiche, in particolare d'oltralpe, senza che peraltro alle finestre stesse corrisponda più il matroneo, elemento dell'architettura religiosa paleocristiana, che da secoli ha perduto ormai la ...
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PISTOIA (XXVII, p. 426)
La città è dotata anche di una scuola industriale.
Nell'illustrazione a p. 426 riproducente la Piazza del Duomo, le trifore del palazzo comunale risultano chiuse, mentre in realtà [...] esse sono state da gran tempo riaperte.
Il politeama Mabellini (p. 428 e) è oggi denominato Politeama nazionale.
Lo stemma di Pistoia riprodotto a p. 429 è errato: lo stemma consta in realtà di sei scacchi ...
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Famiglia di architetti e scultori fiorentini. Francesco (m. dopo il 1369) si formò forse nell'ambito del duomo di Orvieto, dove è documentato nel 1325, e la sua arte presenta molti punti di contatto con [...] -64; 1366-68), terminò la costruzione del campanile (lavorò agli ordini con bifore fin dal 1343, e realizzò quello con le trifore e la balaustra di coronamento) e portò avanti, modificando il progetto di Arnolfo di Cambio, la navata del duomo. Jacopo ...
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Del palazzo comunale (tav. XVII) è stato restaurato il lato esterno verso levante, in base a elementi forniti dall'edificio e da un'incisione del Bourgeois (principio del sec. XIX).
Il palazzo, in antichi [...] 'edificio fu un magister Iacobus, lombardo, che lo compì circa il 1164; ma la graziosa loggetta pensile e le trifore archiacute sono indubbiamente posteriori, forse del tempo di Alessandro IV (1254-1261), anagnino, che restaurò il palazzo danneggiato ...
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Città della Francia, capoluogo di cantone, circondario di Digione, dipartimento della Côte d'Or; è situata sulla Saône, a 190 m. s. m., ed è stazione della ferrovia Parigi-Lione-Mediterraneo. Nel 1926 [...] , per la parte principale, al XIII. La galleria che gira all'interno, passando dietro i pilastri, e le trifore sormontate da un archivolto nelle campate di destra del coro, ricollegano questo edificio alla scuola borgognona. Il portico, costruito ...
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GRAVEDONA (A. T., 20-21)
Carlo Calzecchi Onesti
Importante centro della provincia di Como, situato sulla sponda destra del lago omonimo, a 200 m. s. m., sul delta-conoide del torrente Liro. Il comune [...] basi si apre il nartece. Nel campanile stesso i piani al disopra del tetto sfoggiano movimento e chiaroscuro con bifore, trifore, cornici e con la pianta ottagonale. Accuratissima l'opera muraria a fasce di diverso colore. L'interno è singolarissimo ...
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ARCHITETTURA - Secoli 11°-12°
F. Gandolfo
Al di là dei toni millenaristici di cui è carica, la notizia riportata da Rodolfo il Glabro secondo cui, agli inizi del sec. 11°, l'Europa sarebbe stata tutta [...] condiziona con la sua presenza la forma della facciata, nel senso che, date le vaste dimensioni, la sequenza delle aperture, trifore inquadrate da arcate, si pone, come a Goslar, in contrasto con il pieno del muro sottostante. Il rapporto tra livelli ...
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TALENTI, Simone
Simone Caldano
Figlio di Francesco Talenti, nacque in un anno imprecisato, probabilmente tra la fine del terzo e l’inizio del quarto decennio del XIV secolo.
La prima attestazione della [...] giugno 1380 e il 19 febbraio 1381), è ricordato per la realizzazione di un modello per le griglie metalliche delle nuove trifore (17 marzo 1371) e di un altro per le schermature delle arcate (10 gennaio 1374), oltreché per l’esecuzione del pavimento ...
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FARFA, Abbazia di
G. Curzi
Abbazia benedettina situata a km. 40 ca. a N di Roma, in Sabina, lungo la valle del fiume omonimo alle pendici del monte San Martino.Le vicende storiche riguardanti le origini [...] contesto. Una parte di questi si trova riutilizzata nelle trifore degli ultimi due piani del campanile, sottoposto recentemente a conservati nel Mus. dell'abbazia -, tutti provenienti dalle trifore del secondo campanile, abbattuto agli inizi del sec. ...
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trifora
trìfora agg. e s. f. [comp. di tri- e lat. foris «battente, apertura», sul modello di bifora]. – Tipo di finestra caratterizzato dalla suddivisione del vano in tre luci minori; è costituita per lo più da una grande arcata piena sotto...
triforio
trifòrio s. m. [dal lat. mediev. triforium, comp. di tri- «tre» e foris «battente, apertura»]. – Galleria posta al disopra delle navate laterali (corrispondenti all’antico matroneo), che frequentemente nelle cattedrali gotiche d’oltralpe...