Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] fra loro vengono percepiti non per ciò che sono in realtà, ma come se si trattasse di angoli di un triangolo equilatero. Chiaramente, perché questo meccanismo operi, è necessario che il prolungamento virtuale dei segmenti di retta visibili sia ben ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale esso designa ogni esperienza conoscitiva. In un senso più specifico indica l’esperienza conoscitiva ... ...
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Presa di coscienza da parte del soggetto di una realtà esterna o interna.
Neurofisiologia
La vista, l’udito, il dolore, l’olfatto, il gusto e la sensazione dei movimenti del corpo sono p. che prendono tutte origine dai sistemi sensoriali e a loro volta costituiscono il fondamento della nostra conoscenza ... ...
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Atto cognitivo mediato dai sensi con cui si avverte la realtà di un determinato oggetto, e che implica un processo di organizzazione e interpretazione. L’insieme dei processi organici e mentali coinvolti nell’attività percettiva può essere analizzato considerandone, di volta in volta, le componenti ... ...
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Atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo Kurt Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt (alla quale si deve una svolta fondamentale in questo campo di ricerche), percepire significa sperimentare stimoli sensoriali (visivi, uditivi, tattili ecc), effettuare discriminazioni ... ...
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Marco Aversano
Come la nostra mente si fa un’idea del mondo esterno
L’uomo non è un osservatore oggettivo e neutrale che fotografa il mondo così com’è: al contrario, il cervello dell’uomo vede il mondo come desidera vederlo e arricchisce continuamente le percezioni di significati del tutto soggettivi. ... ...
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Luciano Mecacci
(XXVI, p. 715)
La p. costituisce il principale processo psicologico che presenti un interesse multidisciplinare, dalla filosofia alla psicologia, dalla neurofisiologia all'intelligenza artificiale e alla robotica. Questa posizione privilegiata è direttamente connessa al ruolo che la ... ...
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percezióne [Der. del lat. perceptio -onis "l'atto del percepire", dal part. pass. perceptus di percipere:(→ percettibilità)] [FAF] Il prendere coscienza della realtà esterna mediante l'analisi intellettiva degli stimoli sensoriali (sensazioni) che essa produce. ◆ [FAF] P. immediata: concetto base del ... ...
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(gr. κατάληψις; lat. perceptio; ted. Wahrnehmung)
Antonio Aliotta
Questo termine è usato da alcuni filosofi in un significato molto largo: Cartesio, p. es., l'usa nel senso di atto conoscitivo (perceptio, sive operatio intellectus) e come modi diversi di percezione considera il sentire, l'immaginare ... ...
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Anatomia e medicina
Formazione molle di vario tipo racchiusa, circoscritta o protetta dal tessuto osseo.
M. allungato
La regione di transizione fra encefalo e m. spinale.
Anatomia comparata
Deriva embriologicamente [...] nei Missini e Petromizontiformi non sono distintamente differenziate; nei Pesci la sostanza grigia occupa in sezione una zona a triangolo isoscele con il vertice in alto, e sono presenti solo le colonne ventrali. Nello strato marginale o periferico ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] il dipolo cardiaco è immerso in un mezzo conduttore omogeneo;
c) il dipolo cardiaco è posto al centro di un triangolo equilatero (triangolo di Einthoven) ai cui vertici sono posti le radici del braccio sinistro, del braccio destro e delle gambe (fig ...
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Geografia
La disciplina che studia le relazioni che si possono stabilire, sulla base di modelli teorici, tra l’insieme finito di coordinate di punti e quello di grandezze misurabili; affronta poi le problematiche [...] angoli compresi fra le direzioni con tre punti fissi A, B, C; nell’intersezione lineare si misurano i lati del triangolo definito dai due punti fissi e dal punto nuovo (fig. 2B). Per determinare punti in successione, si rilevano percorsi poligonali ...
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Gelosia
Carlamaria Del Miglio
La gelosia (dall'aggettivo geloso, derivato dal latino medievale zelosus, "pieno di zelo") costituisce un'emozione complessa, un sentimento e una passione; la psicoanalisi [...] detta anche gelosia sessuale, ma impropriamente, perché secondo la psicoanalisi ogni tipo di gelosia affonda le sue radici nel triangolo edipico, che prende forma nella mente del bambino nel corso del primo anno di vita (Klein 1921). La svalutazione ...
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Matematica
Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza; è tale, per es., la traiettoria d’un punto in moto, l’intersezione di due superfici (per es., di una sfera con un piano) ecc.; [...] le impedenze fra i conduttori risultino equilibrate, ciò che si ottiene disponendo i conduttori secondo i vertici di un poligono regolare, per es., a triangolo equilatero (fig. 5A) nel caso di una l. trifase, a esagono regolare (fig. 5B) o a doppio ...
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Affettività
Franco Cambi e Red.
In psicologia, con il termine affettività ‒ che deriva dal latino affectus, a sua volta da afficere "impressionare, influenzare" ‒ si intende l'insieme dei fenomeni affettivi [...] , ormai socioculturale, che si collocano le stesse esperienze di codici emotivi di cui parla Freud richiamando il triangolo dell'Edipo e dando la sua interpretazione della sessualità infantile: i meccanismi di gratificazione e di frustrazione, le ...
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Archeologia
Monumento sepolcrale proprio dell’antico Egitto, dove era per lo più riservato ai faraoni. La forma della costruzione è quella del solido geometrico che da essa ha preso il nome. Le prime p. [...] C e perpendicolare al piano di questa.
Apotema di una p. retta è l’altezza a relativa al vertice V, di uno qualunque dei triangoli che formano le facce laterali. Una p. retta con base regolare si dice p. regolare (fig. C).
P. indefinita è la parte di ...
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segmento Tratto di linea compreso tra due punti o tratto di un corpo qualsiasi compreso fra due estremi; anche, parte più o meno grande tagliata da un determinato oggetto o corpo.
Antropologia
In antropologia [...] una circonferenza, di s. parabolico nel caso di una parabola ecc. L’area di un s. parabolico è 2/3 dell’area del triangolo circoscritto al s. (fig. 1).
Analogamente, nello spazio si dice s. la parte di spazio compresa tra una porzione di superficie ...
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Chimica
Si dicono t.: un atomo di carbonio che in una molecola organica risulta unito ad altri tre atomi di carbonio (così nel metilpropano, CH3CH(CH3)CH3, è un carbonio t. l’atomo centrale); il radicale [...] In elettrotecnica, nei trasformatori trifase, avvolgimento t., avvolgimento supplementare (rispetto al primario e al secondario) collegato a triangolo e talvolta adoperato soltanto allo scopo di creare una via di passaggio per la terza armonica della ...
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triangolo
trïàngolo s. m. [dal lat. triangŭlum, comp. di tri- e angŭlus «angolo»]. – 1. a. Figura piana limitata da tre segmenti (lati del t.) che congiungono a due a due tre punti non allineati (vertici del t.): è dunque un poligono di tre...