Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] completare l'effetto dell'"oratione", si giova anche di uno "stile concitato" a mo' del tempo pirrichio dei Greci, rendendovi il tremolo degli archi. Altri madrigali e arie in recitativo, canzonette e madrigali a 2 e a 3 voci apparvero poi sotto varî ...
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FONTANA, Giovanni Battista, detto Giovanni Battista del Violino
Rodolfo Baroncini
Nacque a Brescia nel 1589 da "ms. Stefano" e da "mad.a Margaritta", come risulta da una polizza d'estimo da lui inviata [...] , in uno stile diminutivo costantemente spezzato da ampi salti melodici e bruschi cambi di registro. Passaggi e "tremolo", "groppi", prescrizioni articolatorie e frequenti escursioni, nelle posizioni acute, completano una partitura che, già per il ...
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GRANDI, Alessandro
Augusto Petacchi
Incerti sono il luogo e la data di nascita di questo importante compositore attivo nei primi decenni del XVII secolo. La frequente attribuzione di natali siciliani [...] operistici monteverdiani; e i numerosi effetti coloristici presenti nei lavori del periodo bergamasco (in particolare il tremolo d'archi) dovrebbero presumibilmente molto agli esempi monteverdiani di stile concitato. In alcuni casi, spingendosi ben ...
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DE LEGGE, Venereo
Cesare Corsi
Organaro attivo a Roma e a Ravenna nella seconda metà del XVI secolo, di sicura patria veneta, discendeva probabilmente da una antica famiglia della nobiltà veneziana [...] regale); il principale è rafforzato per tutta la sua estensione e lo strumento è pure provvisto di un tremolo meccanico.
Nel suo insieme la disposizione fonica dello strumento sembra riflettere l'influenza sul gusto della committenza ravennate dell ...
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COLOMBI, Giuseppe
Bianca Maria Antolini
Nacque con ogni probabilità a Modena (nella dedica a Francesco II d'Este della sua Opera seconda afferma di essere nato "riverentissimo suddito" del duca) nel [...] contrappuntistica eper una maggiore cantabilità, anche se i motivi non sempre sono originali; il frequente uso del tremolo indica inoltre il tentativo di dare una maggiore espressività alle sue composizioni. L'accusa rivoltagli dal Torchi ...
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BUONAMENTE, Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo compositore, che, forse allievo di Salomone Rossi e di Claudio Monteverdi, contribuì all'affermazione [...] dell'impiego di posizioni alte sino ad allora mai praticate, di salti di decima e di doppie ottave e di effetti di tremolo, caratteristiche in realtà non del tutto nuove, ma forse per la prima volta usate in senso nettamente violinistico.
Tuttavia il ...
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LEO, Leonardo de (di)
Luisa Cosi
Nacque a San Vito degli Schiavi (l'odierna San Vito dei Normanni, nel Brindisino) il 5 ag. 1694, secondogenito di Corrado e di Rosabetta (Elisabetta) Pinto. Rimasto orfano [...] messe in campo (I, 3: Quel destrier, con trombe lunghe e timpani; II, 14: Gemo in punto, con archi ora in tremolo ora a note sbalzate).
Il ritmo produttivo imposto dalla nuova gestione teatrale (il S. Carlo è fin da principio sotto la vigilanza del ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] che la glottide dovesse far quel ufficio, che fa la piva dell’oboe, della quale un labbro battendo nell’altro concepisce un moto tremolo, che all’aria si comunica, e che la trachea facesse l’ufficio della canna stessa dell’oboe.
Tra Otto e Novecento ...
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PAGANINI, Niccolo
Roberto Grisley
PAGANINI, Niccolò (Nicolò, Nicola). – Nacque a Genova il 27 ottobre 1782 da Antonio (1754-1817, nato dal matrimonio nel 1745 fra Giovanni Battista Paganini e Maria [...] ecc.) e delle loro combinazioni, nell’uso protratto di terze, seste, ottave e decime, nella combinazione simultanea di tremolo e melodia, nell’ampio impiego di suoni armonici anche doppi, nell’abbondante sfruttamento delle risorse della corda singola ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] un’ ‘Aria di furore’ a piacere, utilizzando senza dubbio un particolare codice o un gruppo di codici associati, come il tremolo, le triadi minori, lo spostamento di registri, e così via» (Irving 1998, pp. 61-72). L’analisi retorica si sovrappone ...
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tremolo
trèmolo agg. e s. m. [variante di tremulo]. – 1. agg. Forma meno com. di tremulo, tremolante: era il lucignolo della lucerna, che, vicino a spegnersi, scoccava una luce tremola, e subito la ritirava, per dir così, indietro, come è...
tremola
trèmola s. f. – Variante di tremolo, nome di pesce: è cosa notissima tra gli scrittori che quel pesce marino chiamato ῾tremola’, ῾torpedine’ ovvero ῾torpiglia’ se sia toccato, renda tormentita e stupida la mano ed il braccio di colui...