Giurista romano (sec. 1º a. C.), nato forse a Velia, amico di Cicerone, dal quale ebbe dedicati i Topica. Nulla ci è rimasto delle sue opere, che trattavano (non sappiamo se in un'opera sola o in varie monografie) il diritto civile e le religiones (in nove libri). I giuristi posteriori citano spesso le sue opinioni ...
Leggi Tutto
Giureconsulto romano del periodo classico, contemporaneo di Trebazio e forse discepolo di Volcazio. Fu questore, ma respinse il consolato offertogli da Augusto. Forse ebbe anche la pretura. Repubblicano [...] fiero delle sue convinzioni, non si peritò di manifestarle pubblicamente rifiutando di concedere azioni a coloro che avevano ricevuto terreni dai triumviri. Forse di lui è un iudicium Cascellianum di cui ...
Leggi Tutto
Giureconsulto romano (n. prima del 43 a. C. - m. prima del 22 d. C.) della scuola di Trebazio Testa. Figlio di Pacuvio Antistio, giurista, avversario di Cesare, che si era fatto uccidere dopo la battaglia [...] di Filippi (42), L., imbevuto di filosofia stoica, restò fedele alla tradizione paterna e alla costituzione libera. Raggiunse la pretura, ma, secondo Pomponio, rifiutò il consolato offertogli da Augusto, ...
Leggi Tutto
Umanista, nato nel 1472 in Abruzzo, donde trasse l'appellativo "dei Marsi", morto a Napoli il 1555. A Napoli, dove si recò giovanissimo e fu forse discepolo di Pietro Gravina, assunse il cognome di Epicuro, [...] mirto; ma da un ramo spezzato esce la voce sua, invocante la pietà dell'amante. Per consiglio di un amico satiro, Trebazio invoca Venere, perché ridoni a Mirzia la forma umana: la preghiera è esaudita, e i due giovani sono congiunti da Imeneo. Altre ...
Leggi Tutto
CORINTHIARIUS
I. Calabi Limentani
Corinthiarius (aerarius c. o faber c.) era chiamato l'artefice o il mercante del cosiddetto aes corinthium, qualità di bronzo che ebbe una straordinaria moda in Roma [...] , fu veramente una particolare qualità di lega metallica. Nel Digesto (xxxii, 100, 3) Iavolenus riporta le sententiae di Trebazio, Labeone e Proculo, giuristi dell'età augustea, circa il diritto dell'erede di corinthia vasa di avere anche le ἐνβάσεις ...
Leggi Tutto
VELIA (‛γέλη, più tardi ‛Ελέα; lat. Velia)
Giulio Giannelli
Colonia. greca della Magna Grecia, posta sulla spiaggia tirrenica della Lucania, in un luogo dominante la baia dove sbocca il fiume Alento [...] . Dopo la guerra sociale, divenne municipio romano e fu luogo di villeggiatura: Cicerone vi soggiornò più volte nella villa di Trebazio e vi ebbe un drammatico colloquio con Bruto. Nel 36 a. C., presso le vicine scogliere del Capo Palinuro naufragò ...
Leggi Tutto
LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] volgari, e latine, a cura di P. Serassi, Roma 1760, pp. 162 s.; Ode di Benedetto Lampridio cremonese a Bernardino Trebazio vicentino, trad. di B. Morsolin, in Nozze Cogollo-Girotto, Vicenza 1863, pp. 17-25; Antologia della lirica latina in Italia ...
Leggi Tutto
FASANINI, Filippo (Fasianino, Philippus Phasaninus)
Floriana Calitti
Figlio di Bernardino, apparteneva ad una nobile famiglia bolognese. Non sappiamo con esattezza la sua data di nascita ma sappiamo [...] di edizioni successive italiane e straniere dei Hieroglyphica fino al 1542 fu la concorrente edizione (Basilea, J. Frobenius) di Bernardino Trebazio del 1518 (anche se la dedicatoria è datata 20 apr. 1515: cfr. Sbordone, p. LX, e Catal. translationum ...
Leggi Tutto
Imperatore romano che governò dal 117 al 138. Publio Elio Adriano era nato nella provincia Baetica ad Italica (oggi Santiponce, non lungi da Siviglia), antica colonia romana, fondata dagli Scipioni durante [...] a governare una provincia vicina al teatro della guerra: la Pannonia inferiore. Nell'anno 108 fu nominato console con M. Trebazio Prisco. Nel 112 fu eletto arconte in Atene, onore che a pochissimi Romani fu concesso, e che indubbiamente significava ...
Leggi Tutto
MIMO
F. Ber.
*
. La voce mimo, mentre genericamente indica l'imitazione (μιμεῖσϑαι, "imitare"), vuol designare in modo specifico quelle forme comiche minori che, nella letteratura d'ogni paese, meno [...] e l'amante s'intendono per beffare lo sciocco marito con astuzia diversa, scoppiano gli applausi. Cicerone motteggiando l'amico Trebazio che forse seguirebbe Cesare in Britannia, gli fa temere d'essere messo in un mimo da Laberio: "sarebbe un buon ...
Leggi Tutto