L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] rosa, p. 281)
(18) Eravamo gente lenta a scaldarci, ma d’un tratto qualcosa cominciò a bruciare (Maria Corti, L’ora di tutti, p. 25)
) una in cui questo complemento nominale semantico diventa soggetto grammaticale della predicazione aggettivale ( ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] il regresso del caso come segnale dei ruoli semantici» (Nocentini 1996: 41).
Lo stadio conclusivo del riso nella dispensa?
L’es. (16) b. dà lo spunto per trattare delle costruzioni italiane in cui è possibile l’omissione dell’articolo, senza che ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] , ecc.). Nelle locuzioni con verbo supporto il significato si concentra nel complemento, mentre il verbo, semanticamente vuoto, ha solo la funzione di esprimere i tratti di tempo, aspetto, modo e persona. In locuzioni come fare luce o avere fame l ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] si dà anche il caso in cui il soggetto precede il gerundio. Si tratta il più delle volte del gerundio composto formato con essere, e il valore semantico della costruzione è prevalentemente causale:
(39) Lo sportello di comunicazione essendo chiuso a ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] latino, in cui la paratassi si manifesta in varie forme (esempi tratti da Orlandini & Poccetti 2010):
(7) filiam quis habet di un significato o effetto complessivo di varia natura semantica, che può essere apprezzato solo nell’intero periodo. Ed ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] ad es., in italiano i nomi possono flettersi in base ai tratti di ➔ genere e ➔ numero; anche gli articoli e Mouton de Gruyter, pp. 3-45.
Casadei, Federica (2003), Lessico e semantica, Roma, Carocci.
De Mauro, Tullio (200312), Vocabolario di base, in ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] e l’intera formazione risultante ha un valore semantico specifico: lasciar stare o lasciar perdere «non dare mettendo in atto
L’omissione del complementatore nelle oggettive è un tratto condiviso con altre lingue europee come l’inglese e il tedesco ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] sintagma la Bowenia rimanda a un proprio referente (l’insieme delle piante appartenenti a questo gruppo) in virtù dei trattisemantici propri del nome Bowenia (cioè «pianta tropicale; cresce nelle foreste pluviali; ha aspetto simile a una palmetta o ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] tutte le loro tenerezze, senza posa (Gabriele D’Annunzio, L’innocente, tratto da Ferrari 1994: 58)
Di solito, non contano invece come temi -128.
Dijk, Teun van (1980), Testo e contesto. Semantica e pragmatica del discorso, Bologna, il Mulino (ed. orig ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] nel caso dei verbi fraseologici, che aggiungono al predicato tratti di ➔ aspetto che possono indicare l’imminenza di un modo, una proposizione. Il numero degli argomenti dipende dalla semantica del predicato (è il concetto di arietà o adicità del ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...