Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] . Al contrario, quando il nome base si contraddistingue per il tratto [– animato], il genere si accosta alla flessione; in questi casi, vista l’assenza di un fondamento semantico, la commutazione è impossibile. Vi sono, però, formazioni che possono ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] );
(c) sono caratterizzati da specifici trattisemantici.
In italiano gli aggettivi e pronomi presto. Inoltre, la presenza dei dimostrativi nelle lingue del mondo è un tratto universale: come i nomi ed i verbi, sono parte del vocabolario basico ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] telefonone, chiaramente rifatto su telefonino nell’esempio seguente tratto da Google: «credo che rimarrò con il one, anche -otto può formare accrescitivi, benché sia «semanticamente ambiguo, nel senso che la modificazione dimensionale che imprime alla ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] . Ciò che accomuna i diversi tipi è il tratto [+ umano] che hanno sempre le formazioni definite nomi participio passato ha sempre valore passivo, mantengono manifestamente una semantica ‘paziente’ (adottato, arrestato, salariato), e vengono ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] ». Il primo a occuparsi della questione fu Bruno Migliorini (1927), da cui molta ricerca successiva ha tratto esempio. In genere, lo slittamento semantico è basato sul nome dello scopritore o dell’inventore di un certo denotato, come in pullman (dal ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] in -e al 51% maschili (cfr. Sgroi 2008).
Per quanto riguarda la funzione semantico-referenziale, l’opposizione maschile ~ femminile dà luogo a diversi tipi.
Si tratta di nomi unigeneri, cioè indicanti solo individui maschi o solo individui femmine ...
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La sciarada è lo schema enigmistico (➔ enigmistica) che richiede di saldare due parole per ottenerne una terza.
È uno degli schemi enigmistici fondamentali e il suo nome è tra quelli appartenenti alla [...] il solutore è estrema, mancando quasi ogni appiglio semantico che indirizzi verso le parole della soluzione. I l’intarsio, nella cui forma base il primo elemento si segmenta in tre tratti e il secondo elemento in due: cala / ring = carlinga (cala ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] un cambiamento nella parte del discorso, solo nei nomi i suffissi possono determinare un importante mutamento semantico, per es., modificando il tratto di animatezza in un verso (arte → artista) o nell’altro (cane → canile). Nel caso degli aggettivi ...
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I dispregiativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) il cui significato è peggiorativo con una forte componente affettiva. Ciò implica che la valutazione espressa dal parlante per mezzo dell’alterato [...] , e dato più in generale l’ampio spettro semantico che caratterizza gli alterati, non ci sono procedimenti formazioni […], alcune delle quali […] riescono a comunicare un tratto ironico-spregiativo che nasce forse dal contrasto tra la ‘piccolezza ...
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Sono ambigeneri le parole che possono essere usate sia al maschile sia al femminile senza che si modifichi la forma del suffisso flessivo (➔ genere):
(1) il nipote / la nipote
(2) il giornalista / la giornalista
(3) [...] i nomi il genere è un tratto inerente, mentre per gli aggettivi il genere è un tratto contestuale: in altri termini, di norma dalla loro forma, anche se sono identificabili alcuni criteri semantici e formali. Ad es., l’attribuzione del genere ai ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...