Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] essi, con sempre maggior successo, di mobilitare la loro comunità internazionale, islamica o araba che fosse; e, ironia della sorte dei loro vincoli con l'Occidente. Non vi erano più trattati con le potenze occidentali, nè basi straniere, nè truppe o ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] Michels si possa leggere come un vero e proprio trattato di sociologia della leadership, e della leadership di posizione centrale negli studi sul potere e viene ad assumere rinomanza internazionale. Il contributo di Lasswell è legato a un libro e ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] penisola al nuovo ordine, ma apriva anche una questione internazionale non di poco conto: se non si consentiva al 77 senatori (65 favorevoli, 11 contrari, 1 astenuto).
Non si trattava certo di un’eccezione. Nel periodo 1861-74 la presenza media di ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] nel campo dei diritti degli altri» (Mazzini 1997, p. 131). Insomma, per Mazzini si trattò sempre «dell’internazionale dei popoli contro l’internazionale dei re» (Salvatorelli 1963, p. 158). Ancora nel 1858, rivolgendosi a Cavour, il patriota ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] 'uomo, divenuti uno degli strumenti del pensiero politico internazionale, avevano creato le basi su cui la società descrivere la situazione precedente alla caduta del comunismo. Si è trattato al di là di ogni dubbio di una trasformazione drammatica, ...
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Le forme della politica
Carlo Galli
La politica dell’età globale si deve sempre misurare, a ogni livello e in ogni spazio, con problemi che si producono su scala planetaria; la sua caratteristica non [...] a svolgere un ruolo politico, benché non più esclusivo, e che con i trattatiinternazionali e con l’ONU danno vita al quadro di legalità formale del diritto internazionale – e i poteri caratteristici della prima fase dell’età globale, ossia tanto le ...
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Amministrazione, scienza della
Renate Mayntz
Sviluppo della scienza dell'amministrazione
Nelle nazioni dell'Occidente industriale avanzato la scienza dell'amministrazione ha oggi una solida stabilità [...] seguito che l'opera di Lorenz von Stein ebbe in ambito internazionale, egli non riuscì a fondare una scienza non giuridica dell' nella fase iniziata a metà degli anni sessanta si è trattato per lo più di consulenza scientifica sul piano politico per ...
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Vivere insieme
Ermanno Detti
Grandi e piccole comunità
Gli uomini tendono a vivere insieme. Formano così grandi e piccole comunità. Grandi comunità sono una città o un intero Stato. Piccole comunità [...] Governo la richiede, attraverso una votazione, il Governo cade.
Al Parlamento spettano inoltre l'approvazione dei trattatiinternazionali e la deliberazione dello stato di guerra. Oltre al presidente della Repubblica, il Parlamento nomina persone di ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] , a ciò spinto dall'evoluzione della situazione internazionale, dai progressi del comunismo in Europa, dal avrebbe smarrito la sua identità.
Si trattava di una posizione complessa, per taluni tratti ambigua: la politica di collaborazione critica ...
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Regionalismo
Luciano Vandelli
1. Introduzione: le ambiguità del termine
Inteso genericamente quale dottrina, tendenza o atteggiamento connesso a un'area territoriale variamente contraddistinta da elementi [...] dall'ordinamento comunitario (si veda, in particolare, il Trattato di Maastricht).
Pur con varietà di modelli e di forme costituente si trovava talora di fronte a vincoli di carattere internazionale e, comunque, a forme di autonomia già riconosciute. ...
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trattato
s. m. [dal lat. tractatus -us, der. di tractare «trattare»]. – 1. a. Opera scientifica o tecnica, storica, letteraria, che svolge metodicamente una materia o espone i principî e le regole di una disciplina: t. di zoologia, di botanica,...
internazionale
agg. [comp. di inter- e nazione, sull’esempio dell’ingl. international, coniato nel 1780 dal filosofo e giurista J. Bentham]. – 1. a. Che avviene tra nazione e nazione o tra più nazioni: relazioni i.; commercio i.; scambî i.;...