DUGHET, Jean
Marie Nicole Boisclair
Sesto figlio di Jacques e di Dorotea Scaruffo, nacque a Roma nel 1619. Era fratello del pittore Gaspard e cognato di Nicolas Poussin, che aveva sposato sua sorella. [...] (Weigert, 1960, p. 279). Nel censimento degli artisti rimasti a Roma durante la peste del 1656 il D. è indicato come povero (Narducci a lui in ogni circostanza, specialmente quando gi trattavadi firmare atti notarili. Infine Poussin, designando il D ...
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CROCE, Giovanni Battista
Luciano Tamburini
Orefice e gioielliere milanese, attivo nella seconda metà del sec. XVI per Emanuele Filiberto di Savoia (risulta in Manno"gioielliere di S.A.R. il 7 maggio [...] d'una intenzionalità letteraria "quasi si trattassedi un padiglione sacro, creato ai bordi della cappella di S. Margherita, in Boll. d. Soc. piem. di archeol. e belle arti, n. s., XIX (1965), pp. 105-111, figg. 1-7; N. Carboneri, A. Vitozzi, Roma ...
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MAIMERI, Giovanni (Gianni)
Rossella Canuti
Nacque il 21 giugno 1884 a Varano, presso Varese, da Leone, ingegnere industriale, e Zoe Bouffier (figlia di Adolphe, fondatore dell'Elvetica, una delle prime [...] ibid.). Tra il 1911 e il 1912 si recò in viaggio di studio a Roma e a Firenze e partecipò alle esposizioni della Famiglia artistica a . Tra il 1931, anno in cui iniziò a scrivere un Trattato sulla pittura (rimasto inedito), e il 1935, anno in cui ...
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FORMENTON, Francesco
Aurelio Cevolotto
Nacque a Vicenza il 25 giugno 1799 da Domenico e Anna Bondella. Intraprese la carriera di pubblico impiegato che poi abbandonò per proseguire gli studi all'università [...] suoi studi interessandosi anche di politica (lavorò, fra l'altro, a un trattato sulla "civile società"), di maggio e giugno.
All'indomani del rientro degli Austriaci in Vicenza (10 giugno) preferì abbandonare la città spostandosi tra Firenze, Roma ...
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ANDREOLI, Giorgio (Mastro Giorgio da Gubbio)
Giuseppe Liverani
Figlio di Pietro, nacque a Intra verso il 1465-70; si trasferì a Pavia e di qui, intorno al 1490-92, a Gubbio, dove esercitò l'arte del [...] si trasferisce fuori Gubbio (a Roma nell'ottobre del 1517, per occuparsi degli affari di una chiesa in diocesi di Pesaro, e nel marzo del 1518 a Pesaro stessa per il medesimo affare), ma tratta affari di compra-vendita, di affitto, ecc., con l ...
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GORI, Lamberto Cristiano
Serenella Rolfi
Nato a Livorno nel 1730, apprese l'arte della sca-gliola, nel corso del sesto decennio, e per la durata di sette anni, presso il monaco vallombrosano Enrico [...] di preghiera (ibid., n. 11307).
In questo contesto assume particolare risalto l'idea di scrivere il trattato 84-87, figg. 1, 6; A.M. Massinelli, Scagliola: l'arte della pietra di luna, Roma 1997, pp. 34-44, 255-258 (con bibl.); U. Thieme - F. Becker, ...
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CAPROTTI, Gian Giacomo de', detto Salaj (Andrea Salaino)
Jack Wasserman
È menzionato per la prima volta nei quaderni di Leonardo da Vinci, ove (Richter, p. 363, n. 1458) si può leggere che il giorno [...] il commento laconico e rassegnato di Leonardo. Ma il C. aveva forse trattidi generosità e di lealtà che controbilanciavano i difetti del il maestro tornò a Milano nell'anno 1506, di nuovo nel 1509, e a Roma poi nel 1513. La separazione avvenne nel ...
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CARBONI, Giovanni Battista
Camillo Boselli
Figlio di Rizzardo, stuccatore e intagliatore, e di Paola Panteghini, fratello di Bernardino e di Domenico, nacque a Brescia il 29 marzo 1725. Alla scuola [...] se più tardi, nel 1779, ci si aspettava da lui quanto prima un trattato sull'anatomia a uso dei pittori al quale attendeva già da cinque anni (ms del SS. Sacramento della chiesa di Montichiari "furono scolpite a Roma" (A.C., Pel secondo centenario ...
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BENVENUTI, Giovanni Battista, detto l'Ortolano
Evelina Borea
Figlio di Francesco di Benvenuto, il B. nacque a Ferrara intorno al 1485; fu detto l'Ortolano dal mestiere paterno. Un documento del 1512 [...] (rispettivamente a Roma, Galleria Borghese e a Napoli, Museo di Capodimonte, quest'ultima del 1521). Nell'ultima sua opera datata, l'Adorazione del Bambino della Galleria Doria, del 1527, forse per influenza del soggetto tante volte trattato, si ...
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COMANINI, Gregorio
Marina Coccia
Nacque a Mantova verso la metà del sec. XVI. Sulla sua vita si hanno poche notizie; mentre è ampiamente menzionata dai critici del sec. XVII e del successivo la sua [...] ne riceve.
Ma la grande importanza del trattato del C. consiste soprattutto nell'affermazione 101 n.; A. Pupillo Ferrari Bravo, "Il Figino" del C. Teoria della pittura di fine 500, Roma 1975 (già edito, in parte in Storia dell'arte, IV[1972], 13, pp ...
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di prossimita
di prossimità loc. agg.le 1. Che comporta la vicinanza, la presenza anche fisica e, nel caso di enti, istituzioni o servizi, l’aiuto e l’assistenza. 2. Detto di dispositivi o sistemi dotati di un microprocessore che può memorizzare...
mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il...