ABONDIO (Abbondio), Antonio, detto l'Ascona
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Originario di Ascona sul Lago Maggiore, fu scultore attivo intorno alla metà del sec. XVI.
Di una sua attività come "statuario" del duomo di Milano, ricordata [...] di Venere e Cupido,poi trasportato in Francia da Francesco I; di questo gruppo, che il Lomazzo cita però solo nell'indice del suo Trattato capi d'arte e d'archeologia di Lodi,Lodi 1818, p. 65; A. Bertolotti, Artisti svizzeri in Roma nei secc. XV, XVI, ...
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Architetto e trattatista (Verona 1433 circa - Roma 1515), appartenente all'ordine dei domenicani. A Napoli (1489-95) fu architetto del duca di Calabria e di re Alfonso II, lavorò alla costruzione di Poggio [...] , e aggiunse 126 illustrazioni al trattatodi architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini (1476). Recatosi in Francia (1500) lavorò al castello di Gaillon, ora distrutto. Diede poi (1506-09) i piani di fortificazione per Treviso e ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] espresse – che si trattidi angeli senz’ali, di pastori, di omosessuali – e accantonando _n=6&page_n=130.
2 A. Condivi, Vita di Michelangelo Buonarroti, Roma 1553, a cura di G. Nencioni, con saggi di M. Hirst, C. Elam, Firenze 1998, pp. 8-9 ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] il lusso e il cerimoniale della Chiesa diRoma, emerge l’esigenza di una nuova architettura religiosa semplice e denominato il Settecento, in particolare la seconda metà, dal trattatodi Aquisgrana (1748) alla Rivoluzione francese, quando i sovrani ...
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Verona Comune del Veneto (198,9 km2 con 259.087 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 59 m s.l.m., al margine settentrionale della Pianura Veneta, ai piedi dei Monti Lessini e in [...] Roma). Nel secondo dopoguerra, a un’intensa opera di ricostruzione del nucleo storico, seriamente danneggiato dai bombardamenti, si accompagnò una nuova fase di Consegnata dal trattatodi Campoformio agli Austriaci (1798), la pace di Lunéville (1801 ...
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Architetto (Capiatone, Rota d'Imagna, 1744 - Pietroburgo 1817). In tempo neoclassico Q. fu il maggiore interprete del Palladio; non cercò in lui il pittorico, germe sviluppato dal barocco, bensì l'armonia [...] l'analisi dei monumenti antichi mediata, anche, dalla lettura del trattatodi Palladio, l'opera che contribuì notevolmente all'evoluzione linguistica della sua definitiva attività di architetto. Viaggi di studio per l'Italia (1771; 1775, a Venezia si ...
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Architetto e teorico dell'architettura (Bologna 1475 - Fontainebleau 1554). Nonostante l'incerta cronologia degli esordî, è indubbia la lunga formazione a Bologna, dove S. iniziò e condusse, fino al 1510 [...] di conoscere anche le architetture di G. Genga. Soggiorni a Roma (1515-22 circa) lo avvicinarono allo studio delle antichità sotto la guida di ), che prefigurano sin da allora il progetto di un trattatodi architettura in più libri, dati poi alle ...
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Editore-libraio, calligrafo e disegnatore (Bourges 1480 circa - Parigi 1533), "imprimeur du Roi" dal 1530. Umanista, conoscitore dell'arte italiana e dell'Italia, T. deve considerarsi uno degli iniziatori [...] del Rinascimento francese. Scrisse un trattatodi estetica, Champ-fleury (1529), che può essere considerato il , prima a Roma, dove frequentò il collegio della Sapienza, poi a Bologna per seguire in quella università le lezioni di Filippo Beroaldo. ...
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Diplomatico pontificio e scrittore (Bologna 1570 - San Salvatore 1632). Accompagnò in Francia lo zio card. Filippo Sega nella sua legazione (1591) e poi il cardinale Aldobrandini nella sua ambasciata per [...] il trattatodi Lione e il matrimonio di Enrico IV (1600-1601), restando al suo servizio a Ravenna e a Roma (fino al 1615). Fu poi nominato vescovo titolare di Amasea e nunzio a Venezia da Urbano VIII (1623). Si dedicò a studî di astronomia (fu in ...
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Architetto (Parigi 1653 - Montpellier 1701). Studiò a Roma (1676-81) e lavorò quindi a Parigi con J.-H. Mansart. La sua attività si svolse soprattutto a Nimes, Carcassonne, Montpellier (Promenade du Peyrou, [...] . Nel 1693 divenne "architecte de la province" (Linguadoca). La sua opera principale è il pal. arcivescovile di Tolosa. Tradusse il libro VI del Trattatodi V. Scamozzi e scrisse un Cours complet d'architecture (1750), che è uno dei testi principali ...
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di prossimita
di prossimità loc. agg.le 1. Che comporta la vicinanza, la presenza anche fisica e, nel caso di enti, istituzioni o servizi, l’aiuto e l’assistenza. 2. Detto di dispositivi o sistemi dotati di un microprocessore che può memorizzare...
mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il...